sabato 27 febbraio 2021

Ospedale di Santa Sofia, Pasini (Udc): "Forte carenza di medici". Ausl: "Situazione nota"

Ospedale di Santa Sofia, Pasini (Udc): "Forte carenza di medici". Ausl: "Situazione nota"

Andrea Pasini, segretario regionale Udc, solleva il problema dell'ospedale di Santa Sofia. "Mancano medici e quelli ancora in 'trincea' sono sottoposti a ritmi di lavoro che non possono essere ulteriormente procrastinati...

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Ospedale di Santa Sofia, Pasini (Udc): "Forte carenza di medici, trovare soluzioni"

Ospedale di Santa Sofia, Pasini (Udc): "Forte carenza di medici, trovare soluzioni"

Andrea Pasini, segretario regionale Udc, solleva il problema dell'ospedale di Santa Sofia. "Mancano medici e quelli ancora in “trincea” sono sottoposti a  ritmi di lavoro che non possono essere ulteriormente procrastinati...

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venerdì 26 febbraio 2021

Approvato a Santa Sofia il bilancio di previsione stravolto da un anno di covid

Con una seduta consiliare svolta in modalità on line, a Santa Sofia ieri si è approvato il bilancio di previsione 2021–2023. “Arriviamo da un anno difficile – commenta il sindaco Daniele Valbonesi -. L’emergenza per il Covid19 ha sicuramente stravolto alcuni piani e anche l’anno appena iniziato ci vede ragionare in un’ottica che tiene conto in primis di aspetti sociali ed economici che non ci saremmo aspettati di vivere. Il Comune di Santa Sofia ha dati economici robusti e positivi, frutto di un impegno rivolto alla cura della parte corrente e alla ricerca continua di finanziamenti per gli investimenti. Questo ha consentito e consentirà, con l’approvazione del bilancio, di puntare su tre indirizzi: mantenere ed incrementare i servizi per i cittadini, dare impulso agli investimenti pubblici e sollecitare quelli privati per la nascita di nuove attività imprenditoriali”.

Numericamente, il bilancio di previsione 2021 prevede entrate e spese pari a 11.801.153 euro, con un indebitamento leggermente più alto rispetto al passato a causa della presenza di mutui, come ad esempio quello acceso per i lavori di ampliamento del cimitero comunale. L’avanzo presunto è pari a 1.712.806 euro. Le principali entrate derivano dalle tasse (Imu, Tari, Irpef), dal fondo di solidarietà comunale e dai dividendi delle società partecipate, mentre le principali spese sono determinate da spese per il personale, opere pubbliche, trasferimenti all’ASP, contributi alle attività economiche, investimenti per spettacoli, sport e turismo oltre a spese per la gestione rifiuti e la pubblica illuminazione.

Lavori pubblici

Per i lavori pubblici il piano triennale delle opere è piuttosto ambizioso – sottolinea Valbonesi -. In oltre 4 milioni di risorse messe in campo, ci sono interventi che hanno lo scopo di migliorare i servizi, incrementare le opportunità ed intercettare le esigenze contemporanee. Tra le opere previste, oltre ad alcune conferme – come l’ampliamento del cimitero comunale e il ripristino del muro di cinta tra il parco della Resistenza e via Doberdò – vanno segnalati gli interventi sulla sala “Milleluci’’ (a seguire sul primo stralcio in corso) ed il nuovo bike park che coglie un’esigenza sempre più sentita riguardo alle due ruote. Da ricordare, poi, le tante risorse rivolte alle manutenzioni straordinarie delle strade, in particolare nel forese: presto inizieranno i lavori a Spinello e Corniolo”.

Nel dettaglio, per l’ampliamento del cimitero comunale è previsto un investimento pari a 660.000 euro, coperto con fondi comunali e l’accensione di un mutuo; per il ripristino del muro in via Doberdò sono previsti 130.000 euro; per la sistemazione dell’area “Milleluci Park”, adiacente al fosso di Rio Sasso, è previsto un investimento di 220.000 euro: questo intervento, affiancato ai lavori attualmente in fase di realizzazione presso la Sala Milleluci, porterà una riqualificazione generale di tutta l’area. Nel 2021 verranno realizzati anche due interventi fino ad ora non previsti: la sistemazione della Piazzetta della Corte Comunale (per la quale è previsto un finanziamento di 121.000 euro circa da parte della regione Emilia Romagna attraverso la legge 41/97 a cui si aggiungono 57.000 euro di fondi comunali tramite l’accensione di un mutuo) e la realizzazione di un bike park nella zona compresa tra gli impianti sportivi di via Mascagni e il parcheggio di via Nefetti. Oltre a questi, verranno realizzati altri lavori non compresi nel piano triennale, come la manutenzione di strade e marciapiedi previsti dal PAO per circa 80.000 euro, alcuni interventi di impiantistica presso le scuole per 20.000 euro, alcune manutenzioni nelle frazioni e il secondo stralcio di lavori presso la Sala Milleluci, di importo pari a 574.000 euro, in parte finanziati con fondi esterni.

Tassazione ed equità sociale

L’equità sociale, ancora una volta, rappresenta un obiettivo fondamentale per l’amministrazione di Santa Sofia e il nostro impegno è rivolto a mantenere una pressione fiscale contenuta”, commenta l’assessore al bilancio Matteo Zanchini. Così, oltre a confermare la misura introdotta lo scorso anno per l’addizionale comunale IRPEF «a scaglioni» progressivi, con esenzione per redditi fino a 10.000 euro, verrà introdotto l’istituto del Baratto Amministrativo: uno strumento che darà ai cittadini meno abbienti l’opportunità di ridurre o azzerare i tributi locali in cambio di lavori svolti nell’interesse della collettività. “Come previsto dalla legge, questo sarà possibile per i tributi che non siano già oggetto di accertamento e presto pubblicheremo il regolamento attuativo che disciplinerà nel dettaglio la misura – prosegue Zanchini -. È una scelta praticata in città di varie dimensioni, Santa Sofia sarà il primo Comune del nostro territorio a percorrere questa strada: ci auguriamo che questa opportunità possa essere utile non solo da un punto di vista economico ma anche sociale”.

Oltre a questo, l’amministrazione conferma le agevolazioni per le neoimprese, portando dal 50 al 70% lo sconto sulla quota variabile TARI e mantenendo i tagli su Imu per i primi 3 anni di attività. Altre misure a favore di chi fa impresa arriveranno grazie alla pubblicazione di un nuovo bando per contributi alle attività, sulla falsariga del Bando Imprese dell’estate 2020 ma con un plafond di ben 94.075 euro a disposizione per l’anno corrente. Ulteriori agevolazioni, poi, sono previste per le imprese che generano nuovi posti letto a finalità turistica, con l’abbattimento della TARI sempre per il primo triennio.
In previsione, sono previsti introiti pari a 811.457 euro per TARI e pari a 281.230 euro per Irpef, mentre per l’Imu sono previsti 869.000 euro per la parte ordinaria e 120.000 euro per il recupero di arretrati, che continuerà anche nei prossimi anni. Tosap, ICP e DPA (Affissioni) confluiranno nel Canone Unico Patrimoniale il cui ammontare previsto è 60.000 euro.

Servizi sociali

L’emergenza Covid19 ha messo in luce l’importanza di servizi sociali e di sostegno ai nuclei familiari più fragili. Il Comune, per il 2021, prevede di destinare 444.106 euro all’ASP San Vincenzo de’ Paoli, per servizi alla persona, scuola e servizi sociali.
Anche per il 2021 prosegue l’impegno che ha portato all’abbattimento delle rette per il servizio Nido, rendendolo praticamente gratuito. Ciò sarà possibile grazie a 182.000 euro di risorse comunali destinati al dimezzamento delle rette a cui si aggiungono 60.000 euro di fondi regionali, ed il contributo che le famiglie otterranno seguendo l’iter nel sito dell’Inps relativo al Bonus Nido. In questo modo, sommando le varie agevolazioni, la maggior parte dei bambini può frequentare il Nido a costo zero. Sempre in ambito scolastico, è confermata la gratuità dei trasporti scolastici per i bambini che frequentano scuola Materna, primaria e secondaria di primo grado, mentre per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado fino ai 19 anni sono previste agevolazioni, sulla scia di quanto messo in atto negli anni passati. In ambito sociale è stato incrementato il Fondo di Solidarietà Comunale di natura statale, pari nel 2021 a più di 721.000 euro (nel 2020 ammontava a 705.000 euro) e una ricaduta sociale avrà anche l’attuazione del Baratto Amministrativo.

Cultura, turismo e sport

Il 2020 è stato un anno nero per gli eventi culturali in genere, a cui abbiamo dovuto rinunciare a causa dell’emergenza sanitaria. “Non possiamo ancora ragionare sul Teatro Mentore, che comunque in questo momento si rivela essere il prezioso luogo in cui vengono somministrate le vaccinazioni – commenta l’assessora alla cultura Isabel Guidima, visto il successo della scorsa estate, vogliamo realizzare un cartellone estivo di spettacoli che si possano svolgere all’aperto, sia nel capoluogo che nelle frazioni, permettendoci di riprendere lo svago e la socialità in tutta sicurezza”.

Per quanto riguarda spettacoli, sport e turismo sono in bilancio investimenti per 154.000 euro, che oltre al cartellone estivo saranno destinati al mondo del terzo settore: associazioni culturali, ludiche, ricreative, di promozione turistica e sportive, per il loro impegno costante nella realizzazione di eventi, manifestazioni e attività.
Per quanto riguarda lo sport, sono due i grandi eventi previsti nel 2021: il “Giro di Romagna per Dante Alighieri”, che farà tappa a Santa Sofia nel mese di aprile, e il passaggio del “Giro d’Italia” a maggio.

Altri fondi sono previsti per un nuovo progetto di promozione turistica e marketing territoriale, su base triennale: “Anche a seguito dell’alto numero di turisti arrivati a Santa Sofia durante gli scorsi mesi, riteniamo fondamentale investire nell’ambito della promozione turistica – evidenzia l’assessora al turismo Ilaria Marianini -. Parallelamente, crediamo che questa azione possa giovare anche alle strutture ricettive e, in generale, alle attività economiche del territorio”. Da un punto di vista pratico verranno messe in atto varie azioni, dall’aggiornamento del sito web alla presenza sui social, fino alla realizzazione di pacchetti turistici e materiali informativi da distribuire on line e con i canali tradizionali, al fine di comunicare in maniera chiara e veloce le peculiarità del nostro territorio, le attività che si possono svolgere, i luoghi da visitare.

Personale

Un ultimo aspetto da sottolineare riguarda le spese per il personale, che nel 2021 saranno di 935.000 euro, comprensive di versamenti IRAP e contributi previdenziali e assistenziali: una cifra leggermente più alta rispetto al passato, dovuta al fatto che finalmente nel 2020 si è concluso il piano di assunzioni; questo permetterà di garantire una maggiore efficienza all’interno degli uffici comunali.
Ci attendono sicuramente novità su vari ambiti – conclude Valbonesi -. Pensiamo a quello che sarà il nuovo sistema di gestione dei rifiuti e al progetto in via di definizione sull’illuminazione pubblica: cruciale sarà quindi l’impegno nel reperire risorse e nel coinvolgere i cittadini nei processi di cambiamento. Infine, dopo importanti opere che lo scorso anno sono state appaltate e sono attualmente in corso (come l’ex Casa di Riposo – futuro poliambulatorio dei medici di base – ed il primo stralcio della Sala Milleluci), partiranno nuovi cantieri che, oltre a migliorare i servizi, il decoro e la funzionalità del nostro territorio, faranno anche da volano per la nostra economia, sia in paese che nelle frazioni, dove a settimane partiranno interventi di manutenzione stradale straordinaria sia a Spinello che a Corniolo”.

Articolo di Staff 4live.



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Serpente strisciava nei pressi del centro abitato, recuperato anche il 'fratello': erano stati abbandonati

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Due serpi del grano, rettili esotici della specie alloctona “Pantherophis guttatus”, sono stati abbandonati lungo la sponda sinistra del fiume Bidente nei pressi di Santa Sofia. Il responsabile deIl’accaduto è stato...

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Santa Sofia, approvato il bilancio di previsione: "Dati economici robusti. L'emergenza covid ha stravolto alcuni piani"

Santa Sofia, approvato il bilancio di previsione: "Dati economici robusti. L'emergenza covid ha stravolto alcuni piani"

Con una seduta consiliare svolta in modalità online, a Santa Sofia giovedì è stato approvato il bilancio di previsione 2021-2023. ''Arriviamo da un anno difficile - commenta il sindaco Daniele Valbonesi -. L'...

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Forlì, abbandona due serpenti: denunciato


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mercoledì 24 febbraio 2021

Bollettino covid 24 febbraio: due decessi e 206 nuovi contagi in provincia

Due decessi in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 89 anni e un uomo di 57 anni) e più di 200 (206 per la precisione) nuovi contagi da covid-19: 73 nel Forlivese, 133 nel Cesenate. I 73 nuovi casi del Forlivese sono così ripartiti: Bertinoro 3, Castrocaro Terme 6, Civitella di Romagna 3, Dovadola 1, Forlì 38, Forlimpopoli 3, Galeata 2, Meldola 9, Modigliana 1, Predappio 2, Rocca San Casciano 1, Santa Sofia 4. Questi i dati accertati alle ore 12,00 di oggi. In Emilia-Romagna si sono registrati 1.427 nuovi casi in più rispetto a ieri su un totale di 42.169 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, il numero più alto da inizio pandemia. La percentuale dei nuovi positivi sui tamponi fatti da ieri è del 3,4%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su (dal 1 marzo prenotazioni aperte anche per quelle dagli 80 agli 84 anni). Alle ore 15,00 di oggi in regione sono state somministrate complessivamente 347.915 dosi; sul totale, 131.569 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. In Italia, alle ore 15,00 sono state vaccinate complessivamente 3.754.463 persone di cui 1.345.830 hanno ricevuto la seconda dose.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 648 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 375 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 665 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,8 anni. Sui 648 asintomatici, 397 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 37 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 22 con gli screening sierologici, 12 tramite i test pre-ricovero. Per 180 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Ravenna con 240 nuovi casi, Bologna (227), Rimini (222); Reggio Emilia (172), Cesena (133); Modena (94), Ferrara (82), Forlì (73), Imola (65), Parma (62), Piacenza (57).
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 23.058 tamponi molecolari, per un totale di 3.333.385. A questi si aggiungono anche 951 test sierologici e 19.111 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.331 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 203.642.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 36.771 (+63 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 34.545 (+74), il 93,9% del totale dei casi attivi.

Purtroppo in regione si registrano 33 nuovi decessi: 3 a Piacenza (una donna di 63 anni e due uomini di 73 e 82 anni); 3 nella provincia di Parma (una donna di 74 anni e due uomini di 61 e 93 anni); 1 nella provincia di Modena (un uomo di 54 anni); 16 in provincia di Bologna (dieci donne di 57, 68, 73, 81, 85, 89, 91, 93, 94 e 95 anni, e sei uomini: due di 83 anni, uno di 87, due di 91 e uno di 96 anni); 3 nel ferrarese (due donne di 86 e 93 anni e un uomo di 89 anni); 1 in provincia di Ravenna (una donna di 89 anni); 2 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 89 anni e un uomo di 57 anni); 4 nel riminese (una donna di 91 anni e tre uomini di 74, 84 e 92 anni). Nessun decesso nella provincia di Reggio Emilia e nell’imolese. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.426.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 201 (+5 rispetto a ieri), 2.025 quelli negli altri reparti Covid (-16).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 8 a Piacenza (-1), 12 a Parma (+1), 17 a Reggio Emilia (numero invariato rispetto a ieri), 45 a Modena (+1), 56 a Bologna (+1), 14 a Imola (-1), 20 a Ferrara (+1), 5 a Ravenna (+1), 2 a Forlì (invariato), 7 a Cesena (+1) e 15 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 19.752 a Piacenza (+57 rispetto a ieri di cui 31 sintomatici), 17.227 a Parma (+62 di cui 28 sintomatici), 32.206 a Reggio Emilia (+172 di cui 85 sintomatici), 43.699 a Modena (+94 di cui 71 sintomatici), 51.032 a Bologna (+227 di cui 107 sintomatici), 8.784 casi a Imola (+65 di cui 48 sintomatici), 14.538 a Ferrara (+82 di cui 13 sintomatici), 18.915 a Ravenna (+240 di cui 139 sintomatici), 9.531 a Forlì (+73 di cui 62 sintomatici), 11.404 a Cesena (+133 di cui 86 sintomatici) e 23.751 a Rimini (+222 di cui 109 sintomatici).

Articolo di Staff 4live.



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Tanta Romagna nel Giro d'Italia 2021. La corsa rosa passerà anche a Forlì e Santa Sofia

Tanta Romagna nel Giro d'Italia 2021. La corsa rosa passerà anche a Forlì e Santa Sofia

Il Giro d'Italia 2021 transiterà anche per Forlì. La data da segnarsi col circoletto rosso è quella di mercoledì 12 maggio, quando la Caronava rosa percorrerà la via Emilia per la Modena-Cattolica, quinta delle...

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martedì 23 febbraio 2021

Santa Sofia: contributo per l’affitto 2021

Nel quadro degli interventi finalizzati al sostegno delle locazioni nel mercato privato degli affitti, previsti dalle Deliberazioni della Giunta della Regione Emilia-Romagna, l’ASP San Vincenzo de’ Paoli ha approvato un avviso pubblico con indicati i criteri e le modalità per la concessione di contributi economici “una tantum” relativi all’anno 2021, anche tenuto conto dell’emergenza epidemiologica correlata al virus Covid 19.

L’avviso è valido per i Comuni di Santa Sofia, Galeata, Civitella di Romagna e Premilcuore e sono ammessi al contributo i nuclei famigliari aventi valore ISEE compreso tra € 0 e € 17.154 e i nuclei famigliari aventi valore ISEE compreso tra € 0 e € 35.000 che hanno subito perdita o diminuzione rilevante del reddito familiare causata dell’emergenza Covid-19. Ai sensi di quanto previsto nel DM 12 agosto 2020 la riduzione del reddito familiare, valutato nel trimestre marzo, aprile, maggio 2020, deve essere superiore al 20% rispetto ai redditi percepiti dal nucleo familiare nei mesi di marzo, aprile, maggio dell’anno 2019. I richiedenti devono avere residenza anagrafica nei comuni di Santa Sofia, Galeata, Civitella di Romagna e Premilcuore oppure avere un domicilio documentabile nel territorio degli stessi comuni.

Quello per l’affitto è un contributo fondamentale che viene erogato ogni anno, ma oggi mettiamo in pratica un ulteriore sostegno alle famiglie in difficoltà – evidenzia l’assessora alle Politiche Sociali Ilaria Marianini (nella foto) -. Crediamo che i due scaglioni ISEE identificati ci permettano di garantire un aiuto non solo alle fasce economicamente più fragili: ad esempio, nei nuclei con ISEE entro i 17.154 euro possono rientrare anche le famiglie che si trovano nella cosiddetta “fascia grigia”, come le giovani coppie e, in generale, chi si trova nella prima fascia di povertà. Per quanto riguarda, invece, il secondo scaglione comprende proprio chi è stato toccato dall’emergenza Covid-19, quindi è meritevole di sostegno in questo complicato frangente. L’emergenza per il Covid-19 è lunga e difficile da affrontare, sia per quanto riguarda gli aspetti economici, sia per quelli sociali e noi stiamo cercando di fare il possibile per fornire concretamente un supporto ai cittadini”.

Le domande per la richiesta dei contributi per l’affitto 2021 si possono presentare fino alle ore 24,00 del giorno 19 marzo, esclusivamente tramite l’accesso diretto alla specifica e dedicata piattaforma online, raggiungibile dal sito http://www.asp-sanvincenzodepaoli.it/. Per la presentazione della domanda online è altresì possibile rivolgersi ai CAF convenzionati con l’ASP San Vincenzo de’ Paoli.

Articolo di Staff 4live.



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lunedì 22 febbraio 2021

Anche le telecamere Rai a Santa Sofia per il primo giorno di vaccinazioni anticovid

Anche le telecamere Rai a Santa Sofia per il primo giorno di vaccinazioni anticovid

Il punto vaccinale allestito a Santa Sofia protagonista di un servizio televisivo del Tg3, a cura del giornalista Samuele Amadori, in onda lunedì pomeriggio nella consueta edizione delle 14. La sede distrettuale spoke di Santa Sofia per le...

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domenica 21 febbraio 2021

Covid, Ausl Romagna: vaccinati 8.200 anziani


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Campagna vaccinale. Oltre 8.000 anziani in Romagna hanno già ricevuto la prima dose, ora il personale scolastico

Prosegue la campagna vaccinale degli over 85 in Ausl Romagna, iniziata martedì 16 febbraio. A ieri sabato 20 febbraio sono già stati vaccinati oltre 8.200 anziani, all’interno dei punti vaccinali predisposti dall’Azienda in Ausl Romagna. Dalla prossima settimana, saranno aperte anche le seguenti le sedi vaccinali minori: Ambito Ravenna (Russi, Alfonsine, S.Pietro in Vincoli, Cervia e Castelbolognese); Ambito Cesena
( Cesenatico, Mercato Saraceno e Bagno di Romagna); ambito Forlì ( Santa Sofia, Modigliana, Rocca San Casciano e Predappio); Ambito Rimini ( Novafeltria, S.Arcangelo, Morciano, Cattolica, Bellaria).

È bene ricordare, come anche in precedenza comunicato, che l’apertura delle sedi e il numero di sedute vaccinali viene programmato sulla base della fornitura dei vaccini. Sono quindi possibili variazioni e aggiustamenti. L’Azienda svolgerà costantemente il monitoraggio sulla base delle dosi disponibili e delle richieste, anche per procedere ad eventuali riequilibri fra le sedi territoriali. Dalla prossima settimana tutti gli aventi diritto in questa fascia d’età, troveranno le agende di prenotazione aperte fino alla fine di aprile, potranno così vedere l’offerta di tutti i punti vaccinali per un periodo più lungo rispetto alla programmazione della fase iniziale.

Somministrazione del vaccino a domicilio

Prosegue la somministrazione del vaccino al domicilio per le persone di età pari o superiore a 80 anni che in condizioni di fragilità e non trasportabili, non possono recarsi presso le sedi vaccinali. L’Azienda assicurerà la vaccinazione a domicilio contattando direttamente il famigliare/assistito sulla base della segnalazione ricevuta dal medico di medicina generale. Non occorre che il cittadino si prenoti, sarà direttamente il personale dell’Azienda a mettersi in contatto con le famiglie.
Si evidenzia allo stesso tempo che tutti i punti vaccinali allestiti sono facilmente accessibili, si può arrivare in automobile e sono tutti provvisti di ausili e seggette per facilitare l’arrivo alle poltrone vaccinali. Il personale presente è disponibile ad offrire supporto. Invitiamo tutti coloro che pur con limitazioni motorie sono in grado di raggiungere il centro vaccinale, a preferire questa modalità, che consente sicuramente tempi più rapidi di vaccinazione.

Personale scolastico

Come comunicato dalla Regione, gli operatori scolastici delle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private parificate, dei servizi educativi 0-3 anni, degli enti di formazione professionale che erogano i percorsi di Istruzione e formazione professionale, da lunedì 22 febbraio, potranno contattare il proprio medico di medicina generale , attraverso i consueti canali utilizzati, per concordare i tempi della vaccinazione. In base all’accordo siglato con la Regione, saranno infatti i medici di medicina generale ad effettuare la somministrazione del vaccino “AstraZeneca”, che per le sue caratteristiche di conservazione e di modalità d’utilizzo, richiede una gestione meno complessa dei vaccini Pfizer e Moderna. All’interno del Comitato consultivo dell’Azienda della Medicina Generale, nei giorni scorsi, si sono affrontate insieme ai medici di medicina generale tutti gli aspetti legati alla partenza della campagna vaccinale verso il personale scolastico. I medici di medicina generale da lunedì raccoglieranno le richieste dei propri assistiti appartenenti al personale scolastico e organizzeranno le sedute vaccinali, che inizieranno presumibilmente dal 1°marzo, tenuto conto dei tempi necessari per l’avvio delle attività. Le persone interessate alla vaccinazione, dovranno presentare un’autocertificazione che attesti lo stato di avente diritto, legato alla professione esercitata. L’Azienda provvederà alla consegna del vaccino ai medici di medicina generale ed invierà una nota informativa ai dirigenti scolastici per promuovere fra il personale l’adesione alla vaccinazione. La modulistica per l’autocertificazione, scheda anamnestica e consenso informato, da compilare e portare dal proprio medico, potrà essere scaricata nei prossimi dal sito dell’Azienda di Ausl Romagna https://www.auslromagna.it/ricerca/download/covid-19-vaccinazione/medicina-generale.

Articolo di Staff 4live.



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sabato 20 febbraio 2021

Bollettino covid 20 febbraio: un decesso e 69 nuovi contagi nel Forlivese

Un decesso in provincia di Forlì-Cesena e 149 nuovi contagi da covid-10: 69 nel Forlivese, 80 nel Cesenate. Questi i dati accertati alle ore 12,00 di oggi. I 69 nuovi casi del Forlivese sono così ripartiti: Bertinoro 7, Castrocaro terme 1, Forlì 42, Forlimpopoli 8, Galeata 1, Meldola 5, Predappio 3, Rocca San Casciano 1, Santa Sofia 1. In Emilia-Romagna si sono registrati 244.170 casi di positività, 1.724 in più rispetto a ieri, su un totale di 31.943 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 5,4%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su (dal 1 marzo prenotazioni aperte anche per quelle dagli 80 agli 84 anni). Alle ore 15,00 in regione sono state somministrate complessivamente 320.555 dosi, di cui 3.660 oggi; sul totale, 130.104 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. In Italia, alle ore 15,00 sono state complessivamente vaccinate 3.408.682 persone di cui 1.325.543 hanno ricevuto anche la seconda dose.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 692 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 450 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 762 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 40,8 anni.
Sui 692 asintomatici, 413 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 61 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 20 con gli screening sierologici, 12 tramite i test pre-ricovero. Per 186 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 517 nuovi casi, seguita da Modena (261), Rimini (179), Reggio Emilia (146), Ravenna (118), Parma (112), Imola (109), Cesena (80), Ferrara e Forlì (entrambe con 69 nuovi casi di positività), Piacenza (64).
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 16.881 tamponi molecolari, per un totale di 3.271.027. A questi si aggiungono anche 636 test sierologici e 15.062 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite sono 1.489 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 198.733.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 35.133 (+212 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 33.058 (+220), il 94,1% del totale dei casi attivi.
Purtroppo in regione si registrano 23 nuovi decessi: 1 nel piacentino (un uomo di 73 anni); 3 nella provincia di Modena (tutti uomini, di 63, 72 e 87 anni); 6 in provincia di Bologna (quattro donne: una di 72 anni, poi 3 imolesi di 76, 87 e 94 anni, quest’ultima deceduta a Ravenna; due uomini di 78 e 88 anni, anche loro residenti a Imola); 5 a Ferrara (una donna di 90 anni e quattro uomini di 48, 71, 77 e 89 anni); 4 in provincia di Ravenna (una donna di 45 anni e tre uomini di 65 – deceduto però a Imola –, 76, 82 anni); 1 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 79 anni); 3 nel riminese (due donne di 87, 88 anni e un uomo di 81). Nessun decesso nelle provincie di Parma e Reggio Emilia. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.304.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 176 (-7 rispetto a ieri), 1.899 quelli negli altri reparti Covid (-1). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 11 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 9 a Parma (+1), 15 a Reggio Emilia (-2), 39 a Modena (invariato), 54 a Bologna (invariato), 10 a Imola (-1), 14 a Ferrara (-2), 2 a Ravenna (-1), 2 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (-1) e 14 a Rimini (-1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: a Piacenza 19.544 (+64 rispetto a ieri di cui 40 sintomatici), 16.873 a Parma (+112 di cui 86 sintomatici), 31.499 a Reggio Emilia (+146 di cui 77 sintomatici), 42.652 a Modena (+261 di cui 166 sintomatici), 49.244 a Bologna (+517 di cui 354 sintomatici), 8.409 casi a Imola (+109 di cui 59 sintomatici), 14.207 a Ferrara (+69 di cui 17 sintomatici), 18.331 a Ravenna (+118 di cui 52 sintomatici), 9.289 a Forlì (+69 di cui 60 sintomatici), 10.992 a Cesena (+80 di cui 49 sintomatici) e 23.130 a Rimini (+179 di cui 72 sintomatici).

Articolo di Staff 4live.



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mercoledì 17 febbraio 2021

PD: “Il ricordo di Angelo Satanassi”

Giovedì 18 febbraio 2021 sono passati 10 anni dalla morte di Angelo Satanassi – ricorda il segretario territoriale del PD forlivese, Daniele Valbonesi -. Figura di primo piano della politica forlivese nel dopoguerra, Angelo è stato un uomo di sinistra per tutta la sua vita. Ha ricoperto ruoli di primissimo piano a livello istituzionale: sindaco di Forlì dal 1970 al 1979 e poi deputato dal 1979 fino al 1987. Durante il suo mandato come primo cittadino, voglio menzionare, tra le altre cose, la nascita dei comitati di quartiere, oggi al centro del dibattito nella città di Forlì, e l’inizio dei lavori per la costruzione della diga di Ridracoli”.

Angelo ha seguito l’evoluzione della sinistra del nostro paese, passando, non senza discussioni e dubbi, dal PCI al PDS, dai DS al PD. Su questo sicuramente ha influito l’ambiente in cui è nato e cresciuto, Santa Sofia. La famiglia socialista e, dopo il 1921, comunista, gli impegni nella prima giunta socialista del territorio forlivese del padre, un forte antifascismo diffuso tra i suoi concittadini, hanno sicuramente “forgiato” le idee politiche di Angelo che partecipò alla Resistenza nelle file dell’VIII brigata Garibaldi. Oggi, oltre al ricordo che la comunità del Partito democratico gli deve, non possiamo dimenticare il suo esempio per un’idea alta di politica fatta di valori, di impegno ma anche di rispetto ed educazione nei confronti degli avversari. Un esempio di “buona” politica, utile a tutti, sia per chi la pratica, che per le nuove generazioni che si affacciano ad essa, e lontana dagli stereotipi negativi sempre più frequenti”, conclude Valbonesi.

Articolo di Staff 4live.



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martedì 16 febbraio 2021

Il Teatro Mentore diventa punto “Spoke” per i vaccini

Come da disposizioni ministeriali, la Regione Emilia Romagna ha predisposto il piano di vaccinazione anti Covid-19 e, insieme ad Ausl Romagna, l’amministrazione comunale di Santa Sofia ha identificato il Teatro Mentore come punto “spoke” per i vaccini.

Il nostro Teatro Mentore sarà il luogo in cui verranno somministrati i vaccini agli abitanti dei Comuni di Santa Sofia, Galeata e Civitella di Romagna – sottolinea l’assessora alla sanità Ilaria Marianini -. Gli spazi del teatro si prestano particolarmente a questo scopo, data la loro ampiezza. Ovviamente sono state allestite alcune postazioni al cui interno il personale sanitario può lavorare in sicurezza, garantendo altresì la privacy dei cittadini. Già da oggi i cittadini ultra 85enni di Santa Sofia, Galeata e Civitella, possono prenotare la vaccinazione, che verrà somministrata a partire dal 22 febbraio”.

Come specificato dalle linee guida, i primi a ricevere il vaccino saranno i nati nel 1936 o negli anni precedenti, cioè 85enni e ultra 85enni. Per prenotare il vaccino non serve la prescrizione medica, sarà sufficiente essere in possesso della tessera sanitaria e recarsi agli sportelli dei Centri Unici di Prenotazione (Cup) o al Farmacup presso la Farmacia “Cavallucci”. In alternativa, sarà possibile prenotare anche online attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse), l’App ER Salute, il CupWeb oppure telefonando al numero Ausl 800 002 255 (da lunedì a venerdì ore 7,30–19,00, sabato ore 7,30–13,30).

All’atto della prenotazione verrà comunicato l’appuntamento con giorno, ora e luogo per la somministrazione della prima e della seconda dose (richiamo). Verrà inoltre rilasciato il modulo della scheda anamnestica per raccogliere le informazioni sullo stato di salute e le malattie pregresse, che dovrà essere compilata dall’utente (con il supporto eventuale di un familiare) e consegnata al momento della vaccinazione; ed una nota informativa relativa alla vaccinazione. Il giorno dell’appuntamento occorre portare con sé la tessera sanitaria e un documento di identità (come riportato anche sul foglio di prenotazione).

Ricordo che l’amministrazione, insieme ad alcune associazioni di volontariato, sta organizzando un servizio di trasporto per i cittadini che hanno difficoltà a raggiungere autonomamente il Teatro Mentore – prosegue Marianini -. Per prenotare il servizio, i santasofiesi interessati dovranno contattare il numero 320 4309436, l’invito è quello di prenotare il trasporto con qualche giorno di anticipo rispetto alla data del vaccino, per permettere una migliore organizzazione del servizio. Infine, i cittadini allettati o impossibilitati a muoversi potranno ricevere il vaccino al proprio domicilio contattando il proprio medico di base, che indicherà l’iter da seguire”.

Come sottolineato da una nota della Regione Emilia Romagna, si ricorda che non è possibile prenotare prima delle date previste per la propria età: il sistema di prenotazione effettua in automatico il controllo dell’età e al momento, dopo la somministrazione del vaccino agli over 85, è prevista nel mese di marzo la vaccinazione per le persone nate dal 1937 al 1941 compresi (quindi tra gli 80 e gli 84 anni).

I cittadini di Santa Sofia, Galeata e Civitella coinvolti in questa prima fase di distribuzione dei vaccini saranno oltre 900 e tutti riceveranno una comunicazione da parte della Regione Emilia Romagna – commenta il sindaco Daniele Valbonesi -. Da inizio pandemia l’amministrazione sta facendo il possibile per garantire vicinanza e sostegno alle famiglie e, anche in questa fase, stiamo cercando di agevolare i nostri concittadini che hanno difficoltà negli spostamenti con il servizio di trasporto gratuito: si tratta di piccoli accorgimenti che, però, possono avere una grande importanza, soprattutto per le persone più anziane e fragili. Ancora una volta, poi, desidero ringraziare i numerosi volontari che ci affiancano nella gestione pratica dell’emergenza: sono una risorsa importante per la comunità. Concludo ricordandovi l’appuntamento quotidiano sui social con cui, da tempo, aggiorno i cittadini: ogni sera comunico tutte le novità, informando in maniera diretta sull’andamento della situazione. Ritengo, infatti, che sia fondamentale essere chiari e, sopratutto, cercare di mantenere un rapporto quanto più personale con la popolazione”.

Articolo di Staff 4live.



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Lotta al Covid, vaccini al Teatro Mentore di Santa Sofia: si comincia il 22 febbraio

Lotta al Covid, vaccini al Teatro Mentore di Santa Sofia: si comincia il 22 febbraio

Inizierà il 22 febbraio la somministrazione del vaccino anti-covid al Teatro Mentore di Santa Sofia agli ultra 85enni della vallata del Bidente. "Il nostro Teatro Mentore sarà il luogo in cui verranno somministrati i vaccini agli...

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lunedì 15 febbraio 2021

Registrato un decremento annuo delle imprese giovanili attive

A fine 2020 nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si registra un decremento annuo delle imprese giovanili attive del 3,7%, superiore a quello regionale e nazionale. La pandemia contribuisce senz’altro alla flessione, ma non ne è la causa principale, dal momento che le imprese giovanili risultano in costante diminuzione ormai da un decennio. Il calo annuo caratterizza i principali settori economici: commercio, costruzioni, alloggio e ristorazione, manifatturiero, servizi alle persone e alle imprese. Crescita solo nei settori agricoltura e attività professionali, scientifiche e tecniche. In diminuzione anche le società di capitale gestite dai giovani, seppur in modo più contenuto rispetto alle altre forme giuridiche. Al 31 dicembre 2020 nell’aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 4.732 imprese giovanili attive, che costituiscono il 6,7% del totale delle imprese attive (7,2% in Emilia-Romagna e 9,2% in Italia).

Nel confronto con il 31 dicembre 2019 si riscontra un calo delle imprese giovanili del 3,7%, superiore alla variazione negativa sia regionale (-2,9%) sia nazionale (-2,6%). I principali settori economici risultano, nell’ordine: commercio (28,8% delle imprese giovanili), costruzioni (16,0%), alloggio e ristorazione (13,8%), agricoltura (7,1%), altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone 6,8%), industria manifatturiera (5,7%), attività professionali, scientifiche e tecniche (4,1%) e noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (4,0%). In termini di variazione annua si registra una diminuzione delle imprese giovanili nella maggior parte di tali settori: -2,2% nel commercio, -8,7% nelle costruzioni, -7,9% nell’alloggio e ristorazione, -6,1% nelle altre attività di servizi, -4,3% nel manifatturiero e -2,6% nel settore noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese; in crescita, invece, l’agricoltura, del 2,1%, e le attività professionali, scientifiche e tecniche, dell’8,3%.

Le imprese giovanili con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono ai seguenti settori: attività finanziarie e assicurative (10,8%), altre attività di servizi (9,8%), noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (9,0%), alloggio e ristorazione (8,9%), informazione e comunicazione (8,4%), commercio (8,2%) e attività professionali, scientifiche e tecniche (7,7%). Riguardo alla natura giuridica la maggior parte delle imprese giovanili sono imprese individuali (74,7% del totale), alle quali seguono, distanziate, le società di capitale (15,6%) e le società di persone (8,9%). Nel confronto con l’anno precedente calano tutte e tre le tipologie, con una diminuzione più contenuta per le società di capitale (-2,8%).

Come più volte riscontrato, nell’ultimo decennio, il calo delle nascite e la disoccupazione hanno ridotto di due punti percentuali il contributo dei “giovani” al Pil italiano. Tutto ciò rappresenta un grave problema perché l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e, in particolare, nel nostro tessuto imprenditoriale costituisce una risorsa cruciale e imprescindibile. Concordo con ciò che ha detto il Presidente di Unioncamere italiana, Carlo Sangalli, ‘nessun paese che non ha puntato sui giovani ha avuto un futuro’ – commenta Alberto Zambianchi presidente della Camera di commercio della Romagna –. L’impegno della Camera della Romagna è, quindi, quello di contribuire a realizzare un ecosistema territoriale innovativo, nel quale il ruolo dei giovani sia importante e nel quale lo sviluppo di competenze distintive e specializzazioni sia valorizzato da flessibilità, capacità e creatività. Agiremo perché si attivi un’energia capace di infondere speranza verso il futuro e dare un nuovi impulsi al mondo produttivo, con un piano efficace di misure di livello territoriale (orientamento, formazione, sviluppo delle competenze e della cultura imprenditoriale, incentivi, incubatori/acceleratori d’impresa…). Anche il Next Generation EU rappresenta un’occasione storica, soprattutto nella misura in cui saremo in grado di attirare investimenti e possibilità anche sui nostri territori, non solo per la “prossima generazione”, ma anche per le generazioni che, nel nostro Paese in particolare, sono pronte e in attesa da tempo di vere opportunità. Opportunità che troppo spesso sono ricercate all’estero, creando un vulnus di tipo demografico, sociale ed economico“.

Le imprese giovanili: focus provinciale Forlì-Cesena

Al 31 dicembre 2020 in provincia di Forlì-Cesena si contano 2.290 imprese giovanili attive, che costituiscono il 6,3% del totale delle imprese attive (7,2% in Emilia-Romagna e 9,2% in Italia). Nel confronto con il 31 dicembre 2019 si riscontra un decremento delle imprese giovanili del 3,8%, superiore alla variazione negativa sia regionale (-2,9%) sia nazionale (-2,6%). I principali settori economici sono il commercio (29,2% delle imprese giovanili), le costruzioni (14,8%), l’alloggio e ristorazione (11,6%), l’agricoltura (9,8%), le altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone 7,3%), l’industria manifatturiera (6,4%) e le attività professionali, scientifiche e tecniche (4,7%). Rispetto al 31 dicembre 2019 diminuiscono le imprese giovanili nella maggior parte di tali settori: -0,6% nel commercio, -13,5% nelle costruzioni, -4,3% nell’alloggio e ristorazione, -8,2% nelle altre attività di servizi e -2,0% nel manifatturiero; in crescita, invece, dello 0,4% l’agricoltura e del 5,9% le attività professionali, scientifiche e tecniche.

I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive risultano, nell’ordine: alloggio e ristorazione (9,7%), attività finanziarie e assicurative (9,5%), altre attività di servizi (9,4%), commercio (8,4%), attività professionali, scientifiche e tecniche (8,3%) e noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (7,6%).
Riguardo alla natura giuridica delle imprese giovanili prevalgono nettamente le imprese individuali (76,2% del totale), seguite, a distanza, dalle società di capitale (14,2%) e società di persone (8,6%); in termini di variazione annua si assiste al calo delle imprese individuali (-4,3%), delle società di persone (-3,4%) e, in modo più contenuto, delle società di capitale (-0,9%). In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come più della metà delle imprese giovanili provinciali si trovano nei Comuni di Forlì (28,6%) e Cesena (22,4%), ossia nei “Grandi centri urbani”; buona anche la presenza nei Comuni di Forlimpopoli (3,1%) e Bertinoro (2,7%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 13,7%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Meldola (2,2%, Valle del Bidente), Castrocaro Terme e Terra del Sole (2,1%, Valle del Montone) e Predappio (1,5%, Valle del Rabbi). In sintesi, il 54,0% delle imprese giovanili attive si trova nel comprensorio di Cesena e il 46,0% nel comprensorio di Forlì. Infine, i Comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive risultano Gatteo (9,2%), Dovadola (9,0%), Rocca San Casciano (8,0%), Santa Sofia (7,9%), Borghi (7,9%), Savignano sul Rubicone (7,8%) e Castrocaro Terme e Terra del Sole (7,8%).

Articolo di Staff 4live.



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venerdì 12 febbraio 2021

Cordoglio per la scomparsa di Giulio Gentili

Da Genova, giunge a Santa Sofia una triste notizia: nella città ligure si è spento Giulio Gentili, all’età di 93 anni. Il legame tra Giulio Gentili e Santa Sofia è sempre stato molto forte: egli era un discendente della storica famiglia Gentili, già ricordata nel Trecento come proprietaria del castello di Spescia. Ma, soprattutto, dalle fila dei Gentili arrivarono i primi Gonfalonieri: Scipione Gentili che, nel 1812, appoggiò la divisione delle Comunità di Galeata e Santa Sofia e suo fratello Giulio, primo Gonfaloniere di Santa Sofia dal 1820 al 1822.

Giulio Gentili, dunque, faceva parte di una delle più antiche famiglie del nostro Comune, egli era nato proprio a Santa Sofia e, nonostante gli studi e il lavoro lo avessero portato a girare l’Italia e il mondo, ritornava in Romagna con grande piacere. “Giulio Gentili era un uomo come pochi, colto ma aperto al dialogo con tutti – ricorda il sindaco di Santa Sofia Daniele Valbonesi -. Quando ancora era in salute, trascorreva lunghi periodi nella sua casa di Santa Sofia e dimostrava il suo profondo affetto verso il territorio anche con gesti concreti: era un geologo e per lavoro si era sempre occupato di infrastrutture stradali e, diversi anni fa, redasse un progetto per il collegamento tra le valli del Bidente, del Rabbi e del Montone”.

Anche Isabel Guidi, assessora alla Cultura, ricorda il lato piò ospitale e conviviale di Giulio Gentili: “Nel 2011, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Comune di Santa Sofia ospitò Anita Garibaldi, disecndente dell’Eroe dei due Mondi. Per l’evento Giulio Gentili aprì le porte del suo palazzo e volle organizzare l’incontro all’interno del suo salone, aprendolo alla cittadinanza e agli studenti di Santa Sofia: fu davvero un padrone di casa ospitale, una fiugura d’altri tempi che ci mancherà”.
Giulio Gentili lascia la moglie e i figli Nicolò e Francesco, a cui sono indirizzate le più sentite condoglianze da parte di tutta la comunità di Santa Sofia.

Articolo di Staff 4live.



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Faceva parte di una delle più antiche famiglie di Santa Sofia: addio a Giulio Gentili

Faceva parte di una delle più antiche famiglie di Santa Sofia: addio a Giulio Gentili

Con Santa Sofia ha stretto un legame particolarmente forte. Si è spento a Genova all'età di 93 anni Giulio Gentili, discendente della storica famiglia Gentili, già ricordata nel Trecento come proprietaria del castello di...

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Da Forlì a Santa Sofia, si attende la neve di San Valentino: i centimetri attesi. Sarà un weekend di ghiaccio

Da Forlì a Santa Sofia, si attende la neve di San Valentino: i centimetri attesi. Sarà un weekend di ghiaccio

La Bora punge il Forlivese. Le prime raffiche di venerdì mattina annunciano il significativo cambiamento atmosferico che metterà fine ad una prima decade di febbraio decisamente mite, di circa quattro gradi oltre la norma.

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giovedì 11 febbraio 2021

Ausl Romagna, prenotazione vaccini per gli 80enni: ecco come fare


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Quasi 350 dosi di vaccino nei primi 3 giorni dell'hub alla fiera, Santa Sofia prepara il punto secondario

Quasi 350 dosi di vaccino nei primi 3 giorni dell'hub alla fiera, Santa Sofia prepara il punto secondario

Lavora ancora a regime ridotto il punto vaccini realizzato alla Fiera di Forlì per la vaccinazione anti-Covid. In attesa, infatti, dell'apertura alle prenotazioni prima degli over 85 anni a partire dal 15 febbraio, e poi degli over 80...

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mercoledì 10 febbraio 2021

Nel 2020 in calo le imprese femminili

I dati Infocamere-Movimprese relativi a fine anno 2020 rilevano per il territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) una flessione delle imprese femminili attive, superiore a quella regionale e diversamente dalla stabilità a livello nazionale. La pandemia è sicuramente tra le cause di tale calo e la diminuzione tocca tutti i principali settori economici: commercio, alloggio e ristorazione, agricoltura, manifatturiero, servizi alle imprese e alle persone; l’unica eccezione è rappresentata dalla crescita dell’Immobiliare. Positiva, comunque, la crescita delle società di capitale.

Al 31 dicembre 2020 nell’aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 14.955 imprese femminili attive che costituiscono il 21,2% del totale delle imprese attive (21,2% anche in regione e 22,6% a livello nazionale). Nel confronto con il 31 dicembre 2019 si rileva una diminuzione delle imprese femminili dello 0,7%, superiore a quella dell’Emilia-Romagna (-0,5%) e diversamente dalla stabilità dell’Italia.

I principali settori economici risultano, nell’ordine: commercio (28,2% delle imprese femminili), alloggio e ristorazione (14,8%), agricoltura (12,3%), altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone, 12,3%), attività immobiliari (7,3%), industria manifatturiera (6,9%) e noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (3,7%). In termini di variazione annua, si registra un calo in tutti i principali settori, con l’eccezione dell’immobiliare, in crescita dell’1,3%: -0,4% nel commercio, -0,8% nell’alloggio e ristorazione, -2,3% nell’agricoltura, -0,8% nelle altre attività di servizi, -3,5% nel manifatturiero e -1,1% nel settore noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese.

Le imprese femminili con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono ai settori altre attività di servizi (56,0%), alloggio e ristorazione (29,9%), noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (26,6%), commercio (25,5%) e agricoltura (20,9%). Riguardo alla natura giuridica la maggior parte delle imprese femminili sono imprese individuali (66,0% del totale), alle quali seguono le società di persone (17,6%) e le società di capitale (14,9%); nel confronto con l’anno precedente si evidenzia la crescita delle società di capitale (+1,8%) a cui si contrappone la diminuzione delle altre due forme.

Nei giorni scorsi, dal report dell’Istat sull’occupazione, abbiamo appreso che in Italia oltre i due terzi dei posti di lavoro persi nel 2020 erano ricoperti da donne. Purtroppo i dati più aggiornati evidenziano che, nell’attuale scenario di crisi causato dal Covid-19, i più colpiti sono le donne e i giovani. Anche se nei nostri Territori l’incidenza delle imprese femminili sul totale delle imprese attive è sempre rilevante, gli studi evidenziano che la pandemia ha colpito le imprenditrici, che manifestano normalmente una maggior necessità di supporto economico e finanziario e che, in questa situazione, risultano “meno fiduciose” degli uomini in un rapido rientro alla situazione pre Covid – commenta Alberto Zambianchi presidente della Camera di commercio della Romagna –. Ciò nonostante, l’imprenditoria femminile rappresenta sempre una componente fondamentale della nostra economia. Va, infatti, sempre ricordato che una “crescita sostenibile e inclusiva”, che tutti gli Economisti auspicano, è caratterizzata anche dalle donne che fanno impresa, le quali rappresentano un potenziale, in parte ancora inespresso anche sul nostro Territorio, sul quale è necessario investire. È sempre più importante quindi riservare all’imprenditorialità femminile un’attenzione e un supporto particolari, sia attraverso un approccio culturale di più ampia visione, sia attraverso misure mirate (come incentivi e formazione per lo sviluppo delle competenze) e strumenti di conciliazione tra vita familiare e attività lavorativa“.

Le imprese Femminili: focus provinciale Forlì-Cesena

Al 31 dicembre 2020 in provincia di Forlì-Cesena si contano 7.514 imprese femminili attive che costituiscono il 20,7% del totale delle imprese attive (21,2% in regione e 22,6% a livello nazionale). Nel confronto con il 31 dicembre 2019 si rileva una diminuzione delle imprese femminili dell’1,2%, superiore alla variazione negativa dell’Emilia-Romagna (-0,5%) e diversamente dalla stabilità che caratterizza l’Italia. I principali settori economici risultano il commercio (25,7% delle imprese femminili), l’agricoltura (17,4%), le altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone, 13,6%), l’alloggio e ristorazione (11,5%), l’industria manifatturiera (8,4%) e le attività immobiliari (5,6%). Rispetto al 31/12/2019 calano le imprese femminili in tutti i principali settori, ad eccezione dell’Immobiliare, in crescita dell’1,7%: -0,9% nel commercio, -2,0% nell’agricoltura, -1,7% nelle altre attività di servizi, -1,0% nell’alloggio e ristorazione e -4,0% nel manifatturiero.

I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive sono, nell’ordine, altre attività di servizi (57,1%), alloggio e ristorazione (31,5%), noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (24,4%), commercio (24,3%) e agricoltura (20,6%). Riguardo alla natura giuridica delle imprese femminili, prevalgono le imprese individuali (68,1% del totale), seguite dalle società di persone (16,4%) e società di capitale (13,6%); nel confronto con l’anno precedente crescono le società di capitale (+0,7%) mentre diminuiscono sia le imprese individuali (-1,0%) sia le società di persone (-3,4%). In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come più della metà delle imprese femminili provinciali (il 52,1%) si trovano nei Comuni di Forlì (28,9%) e Cesena (23,2%); Forlimpopoli (2,9%) e Bertinoro (2,7%). A essi vanno aggiunti i Comuni di Meldola (2,4%) e Castrocaro Terme e Terra del Sole (1,8%). In sintesi, il 53,8% delle imprese femminili attive si trova nel comprensorio di Cesena e il 46,2% in quello di Forlì.
In ultimo, i Comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive risultano essere Santa Sofia (30,8%), Premilcuore (26,2%), Rocca San Casciano (24,1%), Bagno di Romagna (23,7%), Castrocaro Terme e Terra del Sole e Civitella di Romagna (22,6% per ciascuno) e Forlimpopoli (22,5%).

Articolo di Staff 4live.



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lunedì 8 febbraio 2021

Quattro giovani santasofiesi partecipano al “viaggio virtuale” ad Auschwitz

Anche in questo anno flagellato dalla pandemia, l’Associazione di promozione sociale Deina non rinuncia ad organizzare “Promemoria_Auschwitz”, l’iniziativa sostenuta anche dal Comune di Santa Sofia e che, oramai da diversi anni, permette a giovani studenti di fare un’esperienza intensa e toccante ad Auscwitz. Anche se non è possibile viaggiare, Deina continua a valorizzare la diffusione della memoria e a riflettere sui valori che sostanziano e tengono insieme le nostre comunità, a partire dall’importanza delle responsabilità individuali e dalla riflessione collettiva sul senso di essere cittadini oggi.

Il viaggio, ovviamente, avverrà in maniera virtuale e coinvolgerà numerosi ragazzi del territorio, tra cui figurano anche quattro giovani santasofiesi: Alessandro Berti, che frequenta il Liceo Classico “Morgagni” di Forlì, Ilaria Cocchi studentessa del Liceo Scientifico “Di Calboli” di Forlì, Rebecca Dreshaj e Singh Simran, entrambe iscritte al Liceo Scientifico “Righi” – sede di Bagno di Romagna.

Per i ragazzi sono previsti una serie di incontri formativi on line e, soprattutto, la visita ad alcuni luoghi chiave dell’olocausto: la Fabbrica di Oskar Schinlder, il quartiere ed ex ghetto ebraico di Cracovia, visitati in collaborazione con il museo storico di Cracovia e con le guide ufficiali del Museo Fabbrica di Oskar Schindler e della città di Cracovia; il memoriale di Auschwitz – Birkenau, in collaborazione con il Państwowe Muzeum Auschwitz-Birkenau e con le guide ufficiali del Memoriale. I ragazzi, poi, assisteranno allo spettacolo teatrale “La Scelta” di Marco Cortesi e Mara Moschini.

Sono orgogliosa del fatto che quattro giovani santasofiesi abbiano deciso di vivere quest’esperienza – commenta l’assessora alla cultura Isabel Guidi -. Come ho detto più volte, la storia è il pavimento sul quale camminiamo e ritengo fondamentale che le giovani generazioni conoscano la storia della seconda guerra mondiale, delle persecuzioni e delle deportazioni. Sono argomenti intensi, sui quali è comunque indispensabile riflettere, in quanto ci offrono la possibilità di soffermarsi sugli eventi che hanno determinato il corso della storia, sulle responsabilità individuali e collettive e sulle conseguenze che, ancora oggi, vediamo”.

Articolo di Staff 4live.



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Quattro giovani santasofiesi partecipano al "viaggio virtuale" ad Auschwitz

Quattro giovani santasofiesi partecipano al "viaggio virtuale" ad Auschwitz

Anche in questo anno flagellato dalla pandemia, l’Associazione di promozione sociale Deina non rinuncia ad organizzare “Promemoria_Auschwitz”, l'iniziativa sostenuta anche dal Comune di Santa Sofia e che, oramai da diversi anni...

via ForlìToday https://ift.tt/3tzSjn7 https://ift.tt/3oXknxq February 08, 2021 at 10:14AM

domenica 7 febbraio 2021

Pubblicità Orogel trasmessa da gennaio 2021: la canzone dello spot di Luca Bergamini

 

orogel pubblicità 2021

Da gennaio 2021 viene trasmesso in tv il contagioso nuovo spot Orogel, incentrato sulla genuinità dei prodotti dell’azienda fondata nel 1967 a Cesena, che come colonna sonora utilizza un brano dell'orchestra Luca bergamini

Senza troppi fronzoli, come si ha modo di sentire dalle parole, il titolo della canzone è Ad Un Passo Da Te, singolo di Luca Bergamini feat. Novella Vandi, estratto dall’ultima fatica discografica Voglio Te, rilasciata nel luglio 2019. 

il nome di chi canta la pubblicità Orogel è quindi Novella Vandi, moglie di Bergamini, dotata di una voce potente e delicata allo stesso tempo . Oltre ad essere sua compagna di vita, lei è da sempre la cantante dell’orchestra di Luca.



 

Il brano in questione e tutti gli altri raccolti nel disco, sono ascoltabili e acquistabili in tutti gli store digitali. Qualora qualcuno di voi fosse interessato, per vostra comodità riporto i link: Amazon (CD – Mp3-AmazonMusic) – Apple Music – Spotify. Inoltre, sul sito Suonami.it, è possibile scaricare gratuitamente le basi audio mp3, gli spartiti e i testi.


Chi è Luca Bergamini?

L’orchestra Luca Bergamini nasce nel 1992 ma ha una tradizione che viene da molto lontano: il padre di Luca, il mitico Franco, infatti fu a capo di storiche formazioni che hanno segnato il periodo d’oro del liscio romagnolo. Diplomato al Conservatorio in pianoforte, Luca è anche cantante ed interpreta assieme alla moglie Novella sia canzoni di sua composizione (è stato anche allievo di Mogol) sia i successi italiani, di ieri e di oggi. Appassionato culture della musica d’autore italiana (Pooh, Celentano, Nomadi), Luca reinterpreta tante canzoni famose che, peraltro, ha racchiuso in una sorta di “best” intitolato “L’aereo della musica” uscito nel 2003. Ovviamente, essendo romagnolo, strizza l’occhio anche al liscio ed alla tradizione, lasciando qui spazio ancora alla vena compositiva del padre Franco. La sua discografia conta vari album, nel 2009 è uscito “Ritratto” (2009), anticipato dal singolo omonimo. Va segnalato che una sua canzone – da lui scritta e interpretata – intitolata “Va’ dove ti porta il cuore”, che è stata una vera e propria hit in Germania, Austria, Svizzera, Polonia, ove ha venduto migliaia e migliaia di copie. Nel 2012 esce  “Qualcosa di splendido” , che contiene anche il suo ballo di gruppo “Dai generale”

venerdì 5 febbraio 2021

Da Corniolo a Ridracoli: continuano i lavori per riaprire la strada Biserno-Berleta

Da Corniolo a Ridracoli: continuano i lavori per riaprire la strada Biserno-Berleta

Proseguono i lavori di messa in sicurezza della strada comunale Biserno-Berleta, a Santa Sofia, interessata da una serie di movimenti franosi nel 2018. Affiancato dall'ingegner Alessandro Amadori, il sindaco Daniele Valbonesi ha effettuato un...

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Al via il percorso di costituzione dell’Osservatorio Locale del Paesaggio

Grazie ad un accordo firmato con la Regione Emilia Romagna, il Comune di Forlimpopoli farà da apripista al percorso di costituzione dell’Osservatorio Locale del Paesaggio coinvolgendo fin dall’inizio anche i Comuni di Bertinoro, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Forlì, Predappio e di tutta la Vallata del Bidente (Meldola, Civitella, Galeata e Santa Sofia).

Nel corso del 2019 Forlimpopoli, Forlì e Meldola sono stati protagonisti di “Occhi al Paesaggio”, il percorso partecipativo promosso dall’Osservatorio Regionale per la qualità del Paesaggio della Regione Emilia Romagna, volto a coinvolgere le comunità locali per sensibilizzare e accrescere la consapevolezza sui temi della tutela e della valorizzazione del paesaggio, in attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio.

Si è partiti dalla condivisione dell’osservazione dei paesaggi naturalistici lungo l’asta fluviale del Ronco-Bidente, per poi ampliare lo sguardo all’intera vallata e al sistema trasversale dei comuni che condividono il paesaggio dello “Spungone”. In continuità con il progetto “Occhi al Paesaggio”, si andrà pertanto ad allargare l’osservazione ai paesaggi dell’asta fluviale, della quinta paesaggistica collinare, del paesaggio agricolo e periurbano, allargando il punto di vista dagli aspetti ambientali a quelli sociali, culturali ed economici.

L’Osservatorio sarà luogo di incontro e avrà compiti di monitoraggio e di valorizzazione del paesaggio inteso come bene comune condiviso tra i diversi Comuni. “Il paesaggio – ricordano la sindaca di Forlimpopoli Milena Garavini e l’assessore all’ambiente Gianmatteo Peperoniè un bene centrale per la vita di ciascuna delle nostre comunità, perchè è l’espressione prima e più immediata dei nostri valori storici, culturali, naturali ed estetici. Ed è anche un motore di sviluppo per il suo rilievo turistico e quindi socio-economico. Per questo abbiamo voluto condividere con gli altri Comuni del territorio un progetto in grado di tutelarlo e valorizzarlo come bene comune e per questo siamo grati alla Regione per l’ascolto e l’attenzione che si sono tradotti nell’accordo che abbiamo sottoscritto e che sta già dando i primi frutti“.

Articolo di Staff 4live.



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giovedì 4 febbraio 2021

Dopo la denuncia di Essere Animali parte il processo all'allevatore di visoni

Dopo la denuncia di Essere Animali parte il processo all'allevatore di visoni

Si è aperta mercoledì in tribunale l’istruttoria del processo a carico del titolare dell’allevamento di visoni situato a Galeata a seguito di un controllo svolto nel 2018 dai Carabinieri Forestali di Santa Sofia, partito a...

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Vaccini anticovid per gli over 80, in Val Bidente sono oltre 900: si farà al teatro Mentore

Vaccini anticovid per gli over 80, in Val Bidente sono oltre 900: si farà al teatro Mentore

Prende corpo il piano per la campagna di vaccinazione dei cittadini ultraottantenni. Per i comuni di Santa Sofia, Galeata e Civitella il punto "spoke vaccini" scelto è il teatro Mentore. "I cittadini da vaccinare sono 951 -...

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mercoledì 3 febbraio 2021

Al via l’importante intervento di residenziale sociale alla “Chiesa di Sopra”

I lavori, che per vicende procedurali e di rapporti con l’appaltatore (oggi estromesso) erano fermi da tempo sono ripresi il 19 ottobre 2020 con una nuova compagine di imprese esecutrici sotto il controllo tecnico di AcerR FC. Oltre a occuparsi del completamento dell’edificio ERP le opere coinvolgeranno anche il completamento delle urbanizzazioni (è già stata ultimata la nuova stazione di sollevamento del ramo di acquedotto comunale che servirà tutto il comparto). Una ripresa lavori che spazia dunque dall’edilizia sociale fino ad arrivare alla riqualificazione urbana di un’area da tempo incompiuta.

I lavori si concluderanno, salvo imprevisti, entro l’anno in corso. La realizzazione dell’edificio Erp prevede la costruzione di sei alloggi per 2/4 abitanti ciascuno. Il progetto che è stato rivisto da parte di Acer in accordo con il Comune persegue gli obiettivi di una razionalizzazione delle dotazioni e di una particolare attenzione agli aspetti di contenimento energetico (miglior isolamento termico, apparecchi illuminanti a basso consumo, ecc.). Funzionalmente inoltre tutti gli alloggi sono stati progettati per essere pienamente accessibili a persone con disabilità. Il progetto si completa con la realizzazione di parcheggi auto coperti e di sistemazione dell’area cortilizia di pertinenza.

Le opere di urbanizzazione consentiranno di terminare tutte le opere di finitura (asfalto, segnaletica, percorsi pedonali, ecc.) che garantiranno così l’apertura di questo comparto alla cittadinanza. Il nuovo appalto, che arriva alla conclusione di un lungo iter sviluppato in sinergia con Acer (Azienda Casa Emilia Romagna) e con il collaudatore, si attesta su un valore di circa 417.000 euro. I fondi, che non sono aumentati con questo nuovo appalto rispetto a quanto a suo tempo approvato dall’Amministrazione comunale, derivano in primis dal Comune ma anche dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì e dall’Istituto Diocesano per il sostentamento del clero.

Finalmente ripartono i lavori in un comparto a lungo fermo e che molti ritenevano rimanesse incompiuto. Il percorso per giungere a questa ripartenza è stato lungo e tortuoso ma il 2021, salvo imprevisti, porterà a Santa Sofia, oltre al completamento di un pezzo di città a livello urbano anche la possibilità di assegnare nuovi alloggi sociali a 6 famiglie del territorio. In questi anni abbiamo lavorato duramente per non abbandonare definitivamente questo intervento per questo voglio ringraziare tutti i tecnici del Comune, di Acer ed il collaudatore tecnico-amministrativo che hanno aiutato, ognuno per quanto di competenza, l’amministrazione comunale su questo progetto strategico per Santa Sofia” il commento del sindaco di Santa Sofia Daniele Valbonesi.

Articolo di Staff 4live.



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Santa Sofia, nuovi alloggi sociali nel comparto "Chiesa di sopra": ripartito il cantiere

Santa Sofia, nuovi alloggi sociali nel comparto "Chiesa di sopra": ripartito il cantiere

Ha ripreso il via a Santa Sofia l’importante intervento che coniuga edilizia sociale e opere di urbanizzazione. I lavori, che per vicende procedurali e di rapporti con l’appaltatore (oggi estromesso) erano fermi da tempo, sono ripartiti...

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I centri e i numeri dei vaccini per gli over 80 in Romagna


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Coppia di Rimini in difficoltà nel Parco delle Foreste Casentinesi, allertato il Soccorso Alpino

Sono partiti da Rimini per fare una passeggiata nel Parco delle Foreste Casentinesi. Giunti nel paese di Corniolo hanno imboccato il sentiero CAI 257 diretti verso i pascoli di San Paolo in Alpe, nel Comune di Santa Sofia (FC). Arrivati alla meta hanno iniziato a scendere per rientrare ma giunti in un punto dove il sentiero fa un bivio il due escursionisti, una donna di 36 anni e un uomo di 39 anni sbagliando direzione, hanno perso le tracce del sentiero e sono finiti sul greto di un fosso rendendosi conto di essersi smarriti. Molto preoccupati e impauriti, anche perché era già buio, hanno chiamato il 112. Sono circa le 19.00 quando viene attivato il Soccorso Alpino e Speleologico, stazione Monte Falco che invia sul posto la squadra del Bidente. Intorno alle ore 19. 50 i due vengono raggiunti dai soccorritori e riportati alle loro macchine.

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martedì 2 febbraio 2021

I circoli ARCI chiedono sostegno ai Comuni

Da circa un mese i vari comitati ARCI della Regione si stanno muovendo per sensibilizzare le Pubbliche Amministrazioni sulla situazione in cui si trovano i tanti Circoli e Associazioni.
Il Comitato Arci di Forlì rappresenta, a lui solo, 46 fra circoli ed associazioni culturali affiliate distribuite sul nostro territorio. Di queste, 30 a Forlì, 4 a Bertinoro, 2 a Civitella di Romagna, 5 a Forlimpopoli, 1 a Galeata, 1 a Meldola, 2 a Predappio ed 1 a Santa Sofia.
Si tratta di un enorme patrimonio di aggregazione (giovanile e non solo), corsistica, socialità, ricreazione, cultura, didattica, musica, capace di aggregare e rispondere alle esigenze di otre 10000 soci.
Il comitato di Forlì ha inviato, Venerdì scorso, una lettera ai Sindaci dei comuni dove hanno sede i Circoli/Associazioni affiliati, con le proprie richieste di ascolto chiedendo ai referenti comunali incontri allo scopo di individuare interventi da parte dei comuni stessi.
Interventi economici e diretti, per quanto di loro competenza, e di pressione politica rispetto ai livelli politici ed amministrativi superiori allo scopo che questo capitale non venga definitivamente ucciso dalla pandemia.

LA LETTERA

Con il persistere di questa situazione pandemica vorremmo unirci ad altre Associazioni e Comitati per far sentire anche la nostra voce.

Il nostro Comitato di Forlì, con tutti i circoli e associazioni affiliati, svolgenti attività di promozione sociale e culturale, di cui 30 a Forlì, 4 a Bertinoro, 2 a Civitella di Romagna, 5 a Forlimpopoli,  1 a Galeata,   1 a Meldola,  2 a Predappio e 1 a Santa Sofia, risentiamo molto di questa pesante situazione con tutte le attività ferme.

I nostri circoli culturali ricreativi, che per molte zone sono l’unico punto di riferimento e di socialità, sono allo stremo, rischiano di non avere più la possibilità di riaprire e riprendere le loro attività dopo aver addirittura affrontato costi per adeguare i locali ad accoglienza, distanziamento e disinfezione; è un pericolo imminente che occorre cercare di evitare per le drammatiche ripercussioni sul tessuto sociale.

Pertanto, riconoscendo la gravità della pandemia con i gravissimi numeri di contagi e di vittime, pur apprezzando quanto disposto finora in merito a contributi e ristori, siamo a rafforzare la richiesta di un incontro allo scopo di valutare insieme le nostre proposte di intervento a sostegno delle nostre realtà per quanto di competenza e ambito delle amministrazioni locali, come

    • annullamento dei costi di gestione rifiuti, per tutti i mesi di chiusura del 2020 (marzo, aprile, maggio, novembre e dicembre) e per quelli del 2021 indicati nei DPCM;

e perorare la nostra causa per quanto di competenza delle amministrazioni regionali, come

    • riapertura con la possibilità della somministrazione all’interno dei circoli, anche con orari/attività ridotti come consentito ai soggetti professionali diversi (profit) rispettando tutte le misure anti-Covid previste dai protocolli vigenti;
    • disporre, anche per i circoli/associazioni che svolgono esclusivamente attività istituzionale (con solo il codice fiscale senza partita IVA), il Credito d’imposta per i canoni di locazione versati per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020, come già avvenuto nei precedenti marzo-aprile-maggio-giugno.

Nella speranza di trovare comprensione e disponibilità, ringraziamo fin d’ora per l’attenzione prestata, porgendo i cordiali saluti del Consiglio Direttivo di Comitato.

Il Presidente Frida Forlivesi

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I Circoli Arci chiedono sostegno ai Comuni

«Alla drammatica situazione economica delle imprese e del mondo della cultura generata dalle conseguenze dell’epidemia Covid-19 si aggiunge quella delle associazioni ricreative e culturali che, ancora oggi, rimangono chiuse e senza alcuna prospettiva. Mentre per svariate categorie il governo ha previsto ristori e interventi di sgravio, molti circoli ed associazioni provvisti di solo codice fiscale rischiano, seriamente, col protrarsi delle sospensioni forzate, la chiusura definitiva.

Da circa un mese i vari comitati Arci della Regione si stanno muovendo per sensibilizzare le Pubbliche Amministrazioni sulla situazione in cui si trovano i tanti Circoli e Associazioni. Il Comitato Arci di Forlì rappresenta, a lui solo, 46 fra circoli ed associazioni culturali affiliate distribuite sul nostro territorio. Di queste, 30 a Forlì, 4 a Bertinoro, 2 a Civitella di Romagna, 5 a Forlimpopoli, 1 a Galeata, 1 a Meldola, 2 a Predappio ed 1 a Santa Sofia.
Si tratta di un enorme patrimonio di aggregazione (giovanile e non solo), corsistica, socialità, ricreazione, cultura, didattica, musica, capace di aggregare e rispondere alle esigenze di otre 10000 soci.

Il comitato di Forlì ha inviato, venerdì scorso, una lettera ai sindaci dei Comuni dove hanno sede i circoli e le associazioni affiliati, con le proprie richieste di ascolto chiedendo ai referenti comunali incontri allo scopo di individuare interventi da parte dei comuni stessi.
Interventi economici e diretti, per quanto di loro competenza, e di pressione politica rispetto ai livelli politici ed amministrativi superiori allo scopo che questo capitale non venga definitivamente ucciso dalla pandemia».

Frida Forlivesi presidente Comitato Arci Forlì

Articolo di Staff 4live.



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Forlì, i circoli Arci scrivono ai sindaci


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