venerdì 11 agosto 2023

Multe, il Comune di Rimini incassa come Napoli: i numeri in Romagna Quanto incassa il Comune di Rimini per le multe? Come Napoli. E quasi quanto incamera con l’Imposta di soggiorno. Un piccolo grande tesoretto. La capitale delle vacanze sull’Adriatico è infatti il Comune della Romagna che svetta per proventi derivanti dalle sanzioni per violazioni al Codice della strada: nel 2022 nelle casse di Palazzo Garampi sono entrati 8 milioni e 583mila euro. Solo 300mila euro in meno del capoluogo campano (8 milioni e 853mila euro) che, va precisato, rappresenta una clamorosa eccezione rispetto alle altre grandi città italiane come Milano o Roma, che dalle multe incamerano rispettivamente 151 e 133 milioni di euro l’anno. Rimini dalle sanzioni riceve appena un milione in meno rispetto a quanto ottiene dai turisti attraverso l’imposta di soggiorno, ovvero 9 milioni e 739mila euro, altro tesoretto per il bilancio comunale. Secondo posto per Ravenna Al secondo posto in Romagna si piazza Ravenna (va ricordato, secondo comune d’Italia per estensione territoriale dopo Roma) con quasi 6 milioni di incassi tra autovelox, divieti di sosta, uso del telefonino al volante e tutte le altre varie infrazioni legate al codice della strada. Sul terzo gradino del podio, superando tutte le altre città della Romagna con dimensioni e abitanti ben superiori (capoluoghi e aspiranti co-capoluoghi compresi), si piazza invece Riccione che oltrepassa i 4 milioni e mezzo di incasso (4.541.557); segue Cervia che nel 2022 ha totalizzato 3 milioni e 645mila euro. L’incidenza turistica Riminesi, riccionesi, ravennati e cervesi sono più spericolati o indisciplinati al volante rispetto agli altri romagnoli? Probabilmente la risposta – così come le classifiche sui reati marchiano sempre Rimini come molto più pericolosa di Napoli o Reggio Calabria – va data tenendo conto delle presenza di centinaia di migliaia di turisti che le frequentano, soprattutto durante il periodo estivo. I dati emergono dal “Rendiconto proventi violazioni Codice della strada” pubblicato dal Dipartimento degli affari interni e territoriali. Numeri che nel caso della Romagna mostrano una fotografia chiara: dove ci sono più turisti, i Comuni beneficiano di più multe. Allontanandosi dalla costa, i maggiori incassi li registra l’Unione della Romagna faentina, che consorzia diversi comuni della zona (Castel Bolognese, Solarolo, Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme), compresa la città di Faenza, che nel 2022 ha totalizzato 3 milioni e 290mila euro. Segue la Romagna Forlivese (Bertinoro, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Civitella di Romagna, Dovadola, Forlimpopoli, Galeata, Meldola, Modigliana, Portico e San Benedetto, Predappio, Premilcuore, Rocca San Casciano, Santa Sofia e Tredozio) che lo scorso anno ha incassato dalle sanzioni 2 milioni e 799mila euro. E poi dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna (Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda e Sant’Agata sul Santerno) con 2 milioni e 540mila. Molto più staccate le unioni dei Comuni della provincia di Rimini. L’Unione dei Comuni della Valmarecchia (Casteldelci, Maiolo, Montecopiolo, Novafeltria, Pennabilli, Poggio Torriana, San Leo, Sant’Agata Feltria, Santarcangelo, Talamello e Verucchio) ha incassato 477mila euro. Mentre l’Unione dei Comuni della Valconca (Gemmano, Montefiore Conca, Morciano di Romagna, Mondaino, Montegridolfo, Montescudo Monte Colombo, Saludecio e San Clemente) soltanto 230mila. Capoluogo e aspirante Nel “derby” del capoluogo tra Forlì e Cesena, dove la seconda aspira a diventare co-capoluogo, i maggiori introiti per le multe li ha ottenuti Cesena con 3 milioni e 250mila euro contro i 2 milioni e 605mila di Forlì. Mentre l’altra grande città della Romagna, Imola, si è limitata a un milione e 212mila euro, poco più della metà di Bellaria Igea Marina (1 milione e 976mila euro), un comune piccolo ma che trovandosi sulla costa beneficia delle sanzioni che pagano i turisti. Cosa che però, va rilevato, succede in misura molto minore in località come Cesenatico (713mila) o Cattolica (258mila). Facendo la somma delle principali città romagnole – Rimini, Ravenna, Forlì, Cesena e Imola –, e aggiungendo anche le località più “redditizie” della costa e le Unioni dei Comuni il totale delle multe sfiora i 50 milioni: l’equivalente di una “manovra”.


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