giovedì 29 aprile 2021

Nessun decesso in provincia, 46 nuovi contagi da covid nel Forlivese

Sono 107 i nuovi contagi da coronavirus nella provincia di Forlì-Cesena: 46 nel Forlivese, 61 nel Cesenate. Questi i dati accertati alle ore 12,00 di oggi relativi all’andamento dell’epidemia in regione. I 46 nuovi casi del Forlivese sono così ripartiti: Bertinoro 6, Castrocaro Terme 1, Civitella di Romagna 1, Forlì 24, Forlimpopoli 7, Meldola 3, Modigliana 1, Santa Sofia 3. 

Sono 31 le persone residenti a Modigliana – annuncia il sindaco Jader Dardiattualmente positive (erano 44 una settimana fa), si conferma così la tendenza al miglioramento in atto da giorni. Purtroppo fra le persone positive ho notizia anche di persone che denunciano ancora pesanti sintomi in conseguenza della infezione causata dal virus. Migliora la situazione anche fra gli ospiti della Casa di Riposo “la Modigliana” di cui 14 sono ancora positivi asintomatici“.

Dalle informazioni ufficiali pervenute i casi di contagio e quarantena a Rocca San Casciano – aggiunge il sindaco Pier Luigi Lottisono attualmente 6 persone; 22 persone si trovano in quarantena preventiva perché hanno avuto contati con soggetti positivi. Nelle ultime due settimane sono stati riscontrati n. 6 nuovi casi di covid-19 e n. 9 guariti. Specifico che delle persone attualmente positive 5 di esse si trovano presso il proprio domicilio e non necessitano di cure ospedaliere, mentre 1 persona è ricoverata in ospedale con sintomi“.

I dati di oggi a Castrocaro – spiega la sindaca Marianna Tonellatosono abbastanza stabili (42 positivi, di cui 2 ricoverati e 1 in terapia intensiva). Per questo motivo, sebbene la indubbia voglia di normalità, faccio appello alla coscienza e al rispetto che avete dimostrato fino ad adesso: continuano ad essere vietati gli assembramenti e i ritrovi di gruppo. Il virus non è sparito, anzi la variante indiana sembra molto più pericolosa delle precedenti, e non dobbiamo assolutamente minimizzare i rischi“.

Ho avuto conferma ufficiale dall’Ausl dei nuovi contagi da Covid-19 nel Comune di Bertinoro – dice il sindaco Gabriele Frattooggi si registrano 6 contagi 3 dei quali nuovi su cui AUSL sta eseguendo le opportune verifiche. Il dato complessivo bertinorese riaggiornato al 26 aprile vede in totale scendere a 83 i concittadini attualmente ricoverati in isolamento domiciliare, seguiti con costanza e competenza dagli operatori dell’Ausl, 4 i concittadini ricoverati in struttura ospedaliera, salgono a 803 i concittadini completamente guariti, 14 purtroppo i bertinoresi deceduti a causa del virus“.

In Emilia-Romagna si sono registrati 936 nuovi casi in più rispetto a ieri, su un totale di 12.645 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri, pari al 7,4%, non è indicativa dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni e le persone dai 70 anni in su, mentre da oggi sono aperte le prenotazioni anche per la fascia d’età 65-69. Alle ore 15,00 in regione sono state somministrate complessivamente 1.498.893 dosi; sul totale, 471.974 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. In Italia, alle ore 18,20, dall’inizio della campagna antivaccinale sono state complessivamente 17.881.114 persone di cui 5.256.010 hanno ricevuto anche la seconda dose.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 402 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 361 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 466 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 36,7 anni.
Sui 402 asintomatici, 292 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 18 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 26 con gli screening sierologici, 4 tramite i test pre-ricovero. Per 62 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 185 nuovi casi, seguita da Modena (161), Reggio Emilia (109), Rimini (96), Parma (94), Ravenna (90), Cesena (61), Forlì (46), Piacenza (41), Ferrara (33), Imola (20).

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 9.513 tamponi molecolari, per un totale di 4.338.082. A questi si aggiungono anche 3.132 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.874 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 304.391.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 48.523 (-1.955 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 46.394 (-1.977), il 95,6% del totale dei casi attivi.

Purtroppo in regione si registrano 17 nuovi decessi: 5 residenti a Bologna, 3 a Ferrara, 3 a Parma, 2 a Modena, 1 a Ravenna, 1 a Reggio Emilia e 1 a Rimini. Non risultano decessi in provincia di Piacenza e di Forlì-Cesena. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.801.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 268 (+3 rispetto a ieri), 1.861 quelli negli altri reparti Covid (+19). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 11 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 30 a Parma (+1), 32 a Reggio Emilia (+2), 39 a Modena (invariato), 74 a Bologna (+1), 11 a Imola (invariato), 28 a Ferrara (-3), 11 a Ravenna (invariato), 7 a Forlì (+1), 6 a Cesena (+1) e 19 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.767 a Piacenza (+41 rispetto a ieri di cui 17 sintomatici), 25.885 a Parma (+94 di cui 44 sintomatici), 44.213 a Reggio Emilia (+109 di cui 64 sintomatici), 62.396 a Modena (+161 di cui 102 sintomatici), 78.176 a Bologna (+185 di cui 97 sintomatici), 12.223 casi a Imola (+20 di cui 10 sintomatici), 22.425 a Ferrara (+33 di cui 8 sintomatici), 28.947 a Ravenna (+90 di cui 55 sintomatici), 15.768 a Forlì (+46 di cui 39 sintomatici), 18.386 a Cesena (+61 di cui 44 sintomatici) e 34.529 a Rimini (+96 di cui 54 sintomatici).

Articolo di Staff 4live.



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lunedì 26 aprile 2021

Fu staffetta partigiana: il covid si è portato via Eleonora Nanni

Fu staffetta partigiana: il covid si è portato via Eleonora Nanni

Santa Sofia piange la perdita di Eleonora Nanni, per tutti "Nora", staffetta partigiana ed una delle ultime testimonianze della Resistenza. Aveva 99 anni e il suo decesso è riconducibile al covid. "Sempre presente per...

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Nessun decesso in provincia, 46 nuovi contagi da covid nel Forlivese

Sono 107 i nuovi contagi da coronavirus nella provincia di Forlì-Cesena: 46 nel Forlivese, 61 nel Cesenate. Questi i dati accertati alle ore 12,00 di oggi relativi all’andamento dell’epidemia in regione. I 46 nuovi casi del Forlivese sono così ripartiti: Bertinoro 6, Castrocaro Terme 1, Civitella di Romagna 1, Forlì 24, Forlimpopoli 7, Meldola 3, Modigliana 1, Santa Sofia 3.
In Emilia-Romagna si sono registrati 936 nuovi casi in più rispetto a ieri, su un totale di 12.645 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri, pari al 7,4%, non è indicativa dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni e le persone dai 70 anni in su, mentre da oggi sono aperte le prenotazioni anche per la fascia d’età 65-69. Alle ore 15,00 in regione sono state somministrate complessivamente 1.498.893 dosi; sul totale, 471.974 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. In Italia, alle ore 18,20, dall’inizio della campagna antivaccinale sono state complessivamente 17.881.114 persone di cui 5.256.010 hanno ricevuto anche la seconda dose.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 402 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 361 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 466 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 36,7 anni.
Sui 402 asintomatici, 292 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 18 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 26 con gli screening sierologici, 4 tramite i test pre-ricovero. Per 62 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 185 nuovi casi, seguita da Modena (161), Reggio Emilia (109), Rimini (96), Parma (94), Ravenna (90), Cesena (61), Forlì (46), Piacenza (41), Ferrara (33), Imola (20).

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 9.513 tamponi molecolari, per un totale di 4.338.082. A questi si aggiungono anche 3.132 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.874 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 304.391.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 48.523 (-1.955 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 46.394 (-1.977), il 95,6% del totale dei casi attivi.

Purtroppo in regione si registrano 17 nuovi decessi: 5 residenti a Bologna, 3 a Ferrara, 3 a Parma, 2 a Modena, 1 a Ravenna, 1 a Reggio Emilia e 1 a Rimini. Non risultano decessi in provincia di Piacenza e di Forlì-Cesena. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.801.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 268 (+3 rispetto a ieri), 1.861 quelli negli altri reparti Covid (+19). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 11 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 30 a Parma (+1), 32 a Reggio Emilia (+2), 39 a Modena (invariato), 74 a Bologna (+1), 11 a Imola (invariato), 28 a Ferrara (-3), 11 a Ravenna (invariato), 7 a Forlì (+1), 6 a Cesena (+1) e 19 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.767 a Piacenza (+41 rispetto a ieri di cui 17 sintomatici), 25.885 a Parma (+94 di cui 44 sintomatici), 44.213 a Reggio Emilia (+109 di cui 64 sintomatici), 62.396 a Modena (+161 di cui 102 sintomatici), 78.176 a Bologna (+185 di cui 97 sintomatici), 12.223 casi a Imola (+20 di cui 10 sintomatici), 22.425 a Ferrara (+33 di cui 8 sintomatici), 28.947 a Ravenna (+90 di cui 55 sintomatici), 15.768 a Forlì (+46 di cui 39 sintomatici), 18.386 a Cesena (+61 di cui 44 sintomatici) e 34.529 a Rimini (+96 di cui 54 sintomatici).

Articolo di Staff 4live.



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domenica 25 aprile 2021

A Spinello una lite finisce a fucilate, due feriti e tragedia appena sfiorata

Una lite che è finita a fucilate ha causato due feriti: uno è stato traportato con l’elimedica al Bufalini di Cesena (dai primi accertamenti non sarebbe in pericolo di vita), l’altro invece con qualche frattura ed ecchimosi, sicuramente prodotte dalla furiosa colluttazione, al  pronto soccorso del Morgagni-Pierantoni di Forlì. È quanto successo ieri sera poco prima delle ore 20,00 a Spinello di Santa Sofia.

Al culmine di un litigio tra un datore di lavoro e il suo ex dipendente, almeno questo è quanto ricostruito nelle prime sommarie indagini effettuate dai carabinieri della Compagnia di Meldola intervenuti a Spinello, pare che uno dei protagonisti, un uomo di origine albanese, al culmine di un diverbio abbia preso il fucile sparando al rivale. L’esatta ricostruzione della vicenda è comunque al vaglio degli uomini dell’Arma visto che i due coinvolti, trasportati in ospedale, dovranno rendere esatta testimonianza su quanto accaduto. Al momento nessuno dei due è in stato d’arresto.

Articolo di Staff 4live.



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Sanguinosa lite in un'abitazione, spunta anche un'arma da fuoco: un ferito grave

Sanguinosa lite in un'abitazione, spunta anche un'arma da fuoco: un ferito grave

Una lite sanguinosa. Un colpo di fucile. Due persone ferite. E' quanto accaduto nella prima serata di domenica in un'abitazione a Spinello, nel comune di Santa Sofia. La dinamica dei fatti è al vaglio ai Carabinieri della Compagnia di...

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Spinello di Santa Sofia. Lite finisce a fucilate: due feriti, uno è grave

Lite finisce a fucilate: due feriti, uno è grave. E’ successo questa sera domenica 25 aprile poco dopo le 19.30 a Spinello di Santa Sofia sulle colline forlivesi, in via Maestà. Un litigio è degenerato e uno dei protagonisti ha imbracciato un fucile e ha sparato colpendo all’emitoiace il rivale. Questi ha perso molto sangue ed è stato trasportato al Bufalini di Cesena in gravi condizioni. Ferito anche l’uomo che ha sparato, forse colpito da qualcosa prima che premesse il grilletto. Sul posto sono arrivati i Carabinieri che hanno trattenuto una persona e stanno cercando di ricostruire i fatti.

NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO

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La lite finisce a colpi di fucile, gravissimo un 50enne


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Due i decessi in provincia, 82 nuovi contagi da covid nel Forlivese

Due decessi in provincia di Forlì-Cesena (2 uomini di 71 e 83 anni) e 134 nuovi contagi da covid-19: 82 nel Forlivese, 52 nel Cesenate. Questi i dati accertati alle ore 12,00 di oggi relativi all’andamento dell’epidemia in regione. Gli 82 nuovi casi del Forlivese sono così ripartiti: Bertinoro 8, Forlì 45, Forlimpopoli 15, Galeata 3, Meldola 4, Predappio 3, Santa Sofia 4.

In Emilia-Romagna si sono registrati 1.001 nuovi casi in più rispetto a ieri, su un totale di 16.532 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri, pari al 6%, non è indicativa dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati che il sabato è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi e prefestivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni e le persone dai 70 anni in su, mentre da domani saranno aperte le prenotazioni anche per gli over 65. Alle ore 14,00 in regione sono state somministrate complessivamente 1.471.952 dosi; sul totale, 463.090 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. In Italia, alle ore 17,00 sono state vaccinate dall’inizio della campagna vaccinale 17.592.423 persone di cui 5.187.303 hanno ricevuto anche la seconda dose.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 364 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 320 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 568 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 37,7 anni.
Sui 364 asintomatici, 269 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 23 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 22 con gli screening sierologici, 3 tramite i test pre-ricovero. Per 47 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede al primo posto Bologna con 210 nuovi casi, seguita da Modena (157), Reggio Emilia (129), Ravenna (94), Parma (85), Forlì (82), Rimini (81), Cesena (52), Ferrara (50), Piacenza (42), Imola (19).
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 9.272 tamponi molecolari, per un totale di 4.328.569. A questi si aggiungono anche 7.260 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.899 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 301.517.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 50.481 (-1.921 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 48.374 (-1.890), il 95,8% del totale dei casi attivi.

Purtroppo in regione si registrano 23 nuovi decessi: 9 a Bologna, 5 a Modena, 3 a Reggio Emilia, 2 in provincia di Forlì-Cesena (due uomini di 71 e 83 anni), 2 a Parma, 1 a Ferrara e 1 a Rimini. Non risultano decessi in provincia di Ravenna e Piacenza. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.784.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 265 (invariati rispetto a ieri), 1.842 quelli negli altri reparti Covid (-31). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 11 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 29 a Parma (-1), 30 a Reggio Emilia (+2), 39 a Modena (-4), 73 a Bologna (+1), 11 a Imola (+1), 31 a Ferrara (-1), 11 a Ravenna (invariato), 6 a Forlì (invariato), 5 a Cesena (invariato) e 19 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.726 a Piacenza (+42 rispetto a ieri di cui 22 sintomatici), 25.791 a Parma (+85 di cui 42 sintomatici), 44.104 a Reggio Emilia (+129 di cui 71 sintomatici), 62.235 a Modena (+157 di cui 102 sintomatici), 77.993 a Bologna (+210 di cui 166 sintomatici), 12.203 casi a Imola (+19 di cui 14 sintomatici), 22.393 a Ferrara (+50 di cui 13 sintomatici), 28.857 a Ravenna (+94 di cui 52 sintomatici), 15.722 a Forlì (+82 di cui 63 sintomatici), 18.325 a Cesena (+52 di cui 39 sintomatici) e 34.433 a Rimini (+81 di cui 53 sintomatici).

Articolo di Staff 4live.



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Ciclismo, Ayuso ha vinto il Giro di Romagna Elite-Under 23


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Caduti ebrei del 25 aprile

Il ripetersi degli anniversari e delle commemorazioni di eventi che hanno contribuito alla definizione di una identità di un popolo e di una nazione fa inevitabilmente correre il rischio di cadere nella ritualità o, peggio, nella retorica. Non fa eccezione il 25 aprile, festa della Liberazione, il riscatto dalla dittatura fascista e dalla alleanza con la Germania nazista che precipitò l’ Europa nella fornace della Seconda Guerra Mondiale. Per evitare riti e retorica forse non c’è niente di meglio che fare memoria del sacrificio dei più umili che persero la vita per darci una libertà che dobbiamo meritarci e rendere feconda di frutti positivi nel nostro presente di comunità nazionale. Di quanti caddero proprio in terra romagnola per la liberazione d’ Italia vogliamo ricordare coloro che appartenevano al popolo più segnato e perseguitato durante il conflitto, gli ebrei.

Una targa di fronte alla caserma dell’esercito italiano di viale Roma a Forlì ricorda il passaggio nel gennaio 1945 della Brigata Ebraica (nella foto); inquadrata nell’esercito inglese, fu costituita in Palestina da volontari ebrei e, sbarcata, in Puglia risalì la penisola fino alle Alpi combattendo. In Romagna, a Piangipane nel Ravennate, nel cimitero delle truppe del Commonwealth riposano 33 soldati della Brigata che sacrificarono la loro vita in combattimento sul fronte del Senio. Non sono gli unici in Romagna. Nel cimitero di guerra delle truppe del Commonwealth a Forlì riposa il caporale ebreo Altschul, morto a trent’anni, che apparteneva al Royal Army Service Corps dell’esercito inglese, reggimento con compiti di logistica. Poco lontano dalla sua tomba c’è quella di H. Elsner, anch’egli ebreo, uno dei Royal Engineers, il corpo dei genieri inglesi.

C’è poi una storia italiana, quella del partigiano ebreo Ismaele Sabatini al quale la mostra forlivese “Stelle Gialle. Ebrei della provincia forlivese nella notte fascista” del 2015 riservò la giusta attenzione. Era nato a Santa Sofia nel 1904, in una famiglia numerosa originaria di Arezzo tutta impegnata nella cardatura della lana. Dopo l’8 settembre 1943 decise di entrare nella VIII brigata partigiana “Garibaldi” operativa nella valle del Bidente. Contribuì a costruire con altri due compagni antifascisti, Ferrer Francini e Primo Stoppioni, la base partigiana di Valdellachiara. I feroci rastrellamenti nazifascisti dell’ aprile 1944 provocarono uno sbandamento della brigata partigiana e così Sabatini, incaricato di una missione a Firenze dove viveva una sorella, si allontanò dalla vallata. Ma proprio nella città di Dante incappò in una retata e, riconosciuto come ebreo, fu trasferito a Bologna da dove in treno fu deportato in campo di concentramento. Prima di salire sul vagone riuscì a fare cadere a terra un biglietto con l’ ultimo saluto alla madre che fu spedito per posta da un ferroviere che lo ritrovò. Ismaele Sabatini morì a Gusen, sottocampo di Mauthausen ad aprile del 1945. Esattamente76 anni fa.

Paolo Poponessi

Articolo di Paolo Poponessi.



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sabato 24 aprile 2021

Allarme colture rovinate dai daini a Poggio alla Lastra


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Sono 56 i nuovi contagi da covid nel Forlivese, due i decessi in provincia

Due decessi a Forlì-Cesena (un 80enne e una 99enne), e 119 nuovi contagi da covid-19: 56 nel Forlivese, 63 nel Cesenate. Questi i dati accertati alle ore 12,00 di oggi relativi all’andamento dell’epidemia in regione. I 56 nuovi casi del Forlivese sono così ripartiti: Bertinoro 5, Castrocaro Terme 2, Dovadola 1, Forlì 24, Forlimpopoli 16, Galeata 1, Meldola 1, Modigliana 1, Portico e San Benedetto 2, Predappio 1, Santa Sofia 2.
In Emilia-Romagna si sono registrati 984 nuovi casi in più rispetto a ieri, su un totale di 28.391 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,5%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni e le persone dai 70 anni in su. Alle ore 14,00 in regione sono state somministrate complessivamente 1.445.284 dosi; sul totale, 451.784 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Dall’inizio della campagna vaccinale in Italia, alle ore 17,30 sono state vaccinate complessivamente 17.257.664 persone di cui 5.096.975 hanno ricevuto anche la seconda dose.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 401 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 346 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 517 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 39,6 anni.
Sui 401 asintomatici, 313 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 36 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 5 con gli screening sierologici, 6 tramite i test pre-ricovero. Per 41 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede al primo posto Modena con 160 nuovi casi, seguita da Reggio Emilia (151), Bologna (134) e Ravenna (119), Rimini (113), Parma (107), Cesena (63), Forlì (56), Ferrara (39), Imola (23), Piacenza (19).
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 14.406 tamponi molecolari, per un totale di 4.319.297. A questi si aggiungono anche 13.985 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 3.097 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 298.618.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 52.403 (-2.143 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 50.265 (-2.057), il 95,9% del totale dei casi attivi.

Purtroppo in regione si registrano 30 nuovi decessi: 8 a Bologna, 8 a Ferrara, 6 a Ravenna, 2 a Forlì-Cesena (un uomo di 80 anni e una donna di 99 anni), 2 a Modena, 2 a Rimini, 1 a Parma e 1 a Reggio Emilia. Non risultano decessi in provincia di Piacenza. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.761.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 265 (-11 rispetto a ieri), 1.873 quelli negli altri reparti Covid (-75). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 30 a Parma (-2), 28 a Reggio Emilia (-1), 43 a Modena (invariato), 72 a Bologna (-3), 10 a Imola (-1), 32 a Ferrara (-3), 11 a Ravenna (invariato), 6 a Forlì (invariato), 5 a Cesena (+1) e 18 a Rimini (-2).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.684 a Piacenza (+19 rispetto a ieri di cui 6 sintomatici), 25.706 a Parma (+107 di cui 65 sintomatici), 43.975 a Reggio Emilia (+151 di cui 98 sintomatici), 62.078 a Modena (+160 di cui 101 sintomatici), 77.784 a Bologna (+134 di cui 94 sintomatici), 12.184 casi a Imola (+23 di cui 11 sintomatici), 22.343 a Ferrara (+39 di cui 7 sintomatici), 28.763 a Ravenna (+119 di cui 72 sintomatici), 15.640 a Forlì (+56 di cui 40 sintomatici), 18.273 a Cesena (+63 di cui 52 sintomatici) e 34.352 a Rimini (+113 di cui 37 sintomatici).

Articolo di Staff 4live.



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Ciclismo, Giro di Romagna: Ayuso fa il bis e diventa il leader


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venerdì 23 aprile 2021

Giro di Romagna, il talento spagnolo Juan Ayuso conquista la tappa di Santa Sofia

Giro di Romagna, il talento spagnolo Juan Ayuso conquista la tappa di Santa Sofia

C’è l’autorevole firma del giovane spagnolo Juan Ayuso, talento emergente in questo avvio 2021, sulla Bellaria Igea Marina -Santa Sofia, seconda tappa del Giro di Romagna per Dante Alighieri. Il portacolori del Team Colpack Ballan...

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Ciclismo: Giro di Romagna, seconda tappa allo spagnolo Juan Ayuso


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25 aprile, le celebrazioni a Santa Sofia

Domenica 25 aprile sono in programma le celebrazioni per il 76° Anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, ovviamente in forma ristretta come prevede la normativa per la prevenzione del Covid 19. La cerimonia, quindi, si potrà seguire in diretta Facebook sulla pagina del Comune di Santa Sofia alle ore 11, quando il sindaco Daniele Valbonesi terrà un breve discorso presso il Parco della Resistenza.

Per il secondo anno consecutivo dobbiamo rinunciare a una manifestazione pubblica per celebrare l’importante data del 25 aprile – spiega il sindaco di Santa Sofia Daniele Valbonesi -. Purtroppo i cittadini non potranno riunirsi nel tradizionale corteo, ma potranno seguire a distanza la cerimonia, grazie alle nuove tecnologie che, in questo caso, sono di grande utilità. In questa giornata vogliamo celebrare i valori di libertà e giustizia, ricordando il coraggio degli uomini e delle donne che, 76 anni fa, hanno combattuto, a volte anche a costo della vita, per permetterci di vivere, oggi, in un’Italia libera”.

Insieme al sindaco e ai rappresentanti dell’amministrazione saranno presenti anche l’Anpi, il Gruppo Alpini Alto Bidente – sezione Capitano Dino Bertini e le Associazioni Combattentistiche, oltre ad alcuni esponenti del corpo bandistico “Roveroni”. “In queste occasioni, ci manca la possibilità di scendere in piazza a festeggiare: anche nel 1945 gli uomini e le donne si ritrovarono nelle vie di paesi e città, tornarono ad abbracciarsi e iniziarono a riprendere in mano la propria vita – aggiunge l’assessora alla Cultura Isabel Guidi -. Dopo oltre un anno di restrizioni, a causa dell’emergenza sanitaria mondiale che ci ha travolti, siamo tutti molto provati e stanchi. Seppure in un’altra forma e per altre motivazioni, stiamo vivendo sulla nostra pelle una serie di regole che limitano la nostra libertà: tutti troviamo che sia faticoso vivere in questo modo, potremmo prenderlo come spunto per riflettere sull’importanza delle azioni dei nostri avi, che in tempo di guerra hanno lottato per garantire la libertà all’Italia”.

In questi giorni così difficili per tutti, nell’impossibilità di muoversi e incontrarsi liberamente causa l’emergenza sanitaria in corso, per sottolineare ancora di più il grande significato storico e l’attualità del 25 aprile, l’Anpi di Santa Sofia, accanto alla cerimonia ufficiale e alla deposizione delle corone presso cippi che ricordano tutti nostri caduti, realizzerà il progetto proposto dall’Anpi Nazionale dal titolo Strade di Liberazione”, specifica la presidente Anpi di Santa Sofia, Liviana Rossi. L’iniziativa consiste nel deporre, la mattina del 25 aprile, un fiore rosso sotto le targhe delle vie e delle piazze del nostro paese dedicate ad antifascisti e partigiani. “Gli amici dell’ANPI di Santa Sofia provvederanno a collocare i fiori, in questo modo le strade del paese continueranno a raccontare la storia di coloro che, con coraggio e sacrificio, anche a prezzo della vita, hanno liberato l’Italia dal fascismo dall’occupazione nazista e ci hanno fatto dono della libertà e della democrazia”, conclude Liviana Rossi.

Oltre alla piccola cerimonia al Parco della Resistenza, il 25 aprile verranno deposte corone alla memoria dei caduti sia nel Sacrario presso il cimitero di Santa Sofia, sia in tutti i cippi presenti a Santa Sofia e nelle frazioni anche grazie alla collaborazione dell’Associazione Tour de Bosc.

Articolo di Staff 4live.



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Santa Sofia celebra la Liberazione: deposizione di corone e una diretta Facebook

Santa Sofia celebra la Liberazione: deposizione di corone e una diretta Facebook

Domenica sono in programma le celebrazioni per il 76esimo Anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, ovviamente in forma ristretta come prevede la normativa per la prevenzione del Covid 19. La cerimonia, quindi, si...

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giovedì 22 aprile 2021

Sono 59 i nuovi contagi di covid nel Forlivese e un decesso

Un decesso in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 92 anni) e 134 nuovi contagi da covid-19: 59 nel Forlivese (che supera quota 15.500 da inizio pandemia), 75 nel Cesenate. Questi i dati accertati alle ore 12,00 di oggi. I 59 nuovi casi del Forlivese sono così ripartiti: Bertinoro 4, Castrocaro Terme 1, Civitella di Romagna 3, Forlì 35, Forlimpopoli 9, Meldola 3, Santa Sofia 4.
In Emilia-Romagna si sono registrati 1.010 nuovi casi in più rispetto a ieri, su un totale di 27.511 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,7%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni e le persone dai 70 anni in su. Alle ore 15,00 in regione sono state somministrate complessivamente 1.388.338 dosi; sul totale, 424.103 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. In Italia, alle ore 17,00 sono state vaccinate complessivamente 16.414.981 persone di cui 4.829.220 hanno ricevuto anche la seconda dose.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 374 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 361 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 587 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 40,8 anni.
Sui 374 asintomatici, 276 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 35 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, e 8 tramite i test pre-ricovero. Per 55 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede al primo posto Bologna con 186 nuovi casi, seguita da Modena (179), Reggio Emilia (149), Parma (90), Ravenna (77), Rimini (76), Cesena (75), Ferrara (59), Forlì (59), Piacenza (35), Imola (25).
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 16.615 tamponi molecolari, per un totale di 4.289.314. A questi si aggiungono anche 10.896 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.990 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 292.461.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 56.521 (-2.008 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 54.210 (-1.916), il 96% del totale dei casi attivi.

Purtroppo in regione si registrano 28 nuovi decessi: 1 a Piacenza; 1 a Parma; 2 nella provincia di Reggio Emilia; 8 nella provincia di Modena; 3 in provincia di Bologna; 5 nel ferrarese; 2 in provincia di Ravenna; 1 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 92 anni); 5 nel riminese. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.718.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 282 (-5 rispetto a ieri), 2.029 quelli negli altri reparti Covid (-87). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti:10 a Piacenza (-1), 32 a Parma (numero invariato rispetto a ieri), 31 a Reggio Emilia (invariato), 45 a Modena (+1), 75 a Bologna (-1), 12 a Imola (invariato), 35 a Ferrara (-2), 12 a Ravenna (invariato), 6 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (invariato) e 20 a Rimini (-2).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.606 a Piacenza (+35 rispetto a ieri di cui 26 sintomatici), 25.475 a Parma (+90 di cui 47 sintomatici), 43.657 a Reggio Emilia (+149 di cui 82 sintomatici), 61.731 a Modena (+179 di cui 119 sintomatici), 77.441 a Bologna (+186 di cui 144 sintomatici), 12.144 casi a Imola (+25 di cui 13 sintomatici), 22.238 a Ferrara (+59 di cui 22 sintomatici), 28.566 a Ravenna (+77 di cui 39 sintomatici), 15.504 a Forlì (+59 di cui 41 sintomatici), 18.151 a Cesena (+75 di cui 52 sintomatici) e 34.187 a Rimini (+76 di cui 51 sintomatici).

Articolo di Staff 4live.



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Santa Sofia, il Comune cerca un gestore per l'immobile di Camposonaldo: aperto il bando

Santa Sofia, il Comune cerca un gestore per l'immobile di Camposonaldo: aperto il bando

L'amministrazione comunale di Santa Sofia ha pubblicato un bando per l'affidamento in gestione dell'immobile situato a Camposonaldo-Calci. È possibile fare domanda fino al 14 maggio. Il termine ultimo "per la presentazione...

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mercoledì 21 aprile 2021

Covid, il bollettino: i guariti sono più del doppio dei nuovi casi. Un decesso a Santa Sofia

Covid, il bollettino: i guariti sono più del doppio dei nuovi casi. Un decesso a Santa Sofia

Ci sono 113 nuovi contagiati a fronte dei 242 guariti: è il bilancio delle ultime 24 ore sull'epidemia di Covid nella provincia di Forlì-Cesena. Si contano anche due decessi in provincia, tra cui un uomo di 78 anni di Santa Sofia e...

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Giro di Romagna per Dante a Santa Sofia: "Sarà un arrivo di tappa in sicurezza"

Giro di Romagna per Dante a Santa Sofia: "Sarà un arrivo di tappa in sicurezza"

Il giorno 23 aprile il comune di Santa Sofia ospiterà l'arrivo di tappa del Giro di Romagna per Dante Alighieri U23. “Pur essendo consapevoli che stiamo ancora vivendo un periodo di emergenza sanitaria, siamo lieti di ospitare...

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Arriva la tappa Bellaria–Santa Sofia del Giro di Romagna

Venerdì 23 aprile il Comune di Santa Sofia, ospiterà l’arrivo di tappa del Giro di Romagna per Dante Alighieri U23. “Pur essendo consapevoli che stiamo ancora vivendo un periodo di emergenza sanitaria, siamo lieti di ospitare questa importante manifestazione per i giovani ciclisti – commenta l’assessore allo sport Tommaso Anagni –. Insieme agli organizzatori della manifestazione abbiamo preso tutti gli accorgimenti necessari per fare sì che l’arrivo di tappa a Santa Sofia avvenga in modo sicuro: cercheremo comunque di trasmettere la nostra calorosa accoglienza ai ciclisti, anche senza momenti conviviali e di festa”.

La gara che prenderà il via alle ore 13,00 da Bellaria, giungerà sul passo del Carnaio da San Piero in Bagno alle ore 15,40 circa e da qui scenderà verso Santa Sofia, ove compirà un percorso su via Dante Alighieri, viale Roma, via Martiri della Libertà, piazza G. Matteotti, S.P.4 (Ponte Vecchio), via Pisacane, piazza Mortani proseguendo in direzione Spinello dove percorrerà una seconda volta il passo del Carnaio per poi scendere nuovamente verso Santa Sofia (seguendo lo stesso percorso sopra descritto) con arrivo in piazza Mortani alle ore 16,40 circa.

Per garantire il regolare svolgimento della gara si renderanno necessarie alcune modifiche della viabilità che prevederanno limitazioni alla sosta e al transito. In particolare, ci sarà divieto di transito dalle 6,00 alle 21,00 del 23 aprile in via Pisacane, piazza Mortani e piazzale K. Marx. Dalle 14,00 alle 18,00 il divieto sarà esteso anche sulla SP 26 per Passo del Carnaio e dalle ore 15,00 alle 18,00 in via Dante Alighieri, viale Roma, via Martiri della Libertà, piazza Matteotti, SP4 Ponte Vecchio e via Marconi.

Oltre a questo, è previsto divieto di sosta dalle 6,00 alle 21,00 del 23 aprile in via Pisacane, piazza Mortani, piazzale K. Marx, via Spinello, piazza Curiel, piazza Garibaldi. Il divieto di sosta sarà esteso dalle 8,00 alle 21,00 anche nel parcheggio di via Giovannetti e, dalle 12,00 alle 18,00, in via Marconi, via Unità d’Italia (da via Spinello a via P. Pasolini), in via Spinello, via Dante Alighieri, viale Roma, via Martiri della Libertà e piazza Matteotti.
I veicoli provenienti da Forlì e diretti verso Corniolo – Campigna e i veicoli provenienti da Campigna diretti verso Forlì potranno attraversare il centro abitato entro le ore 15,00 o dopo il termine della manifestazione, previsto indicativamente per le 17,30.
Il Passo del Carnaio SP 26 verrà chiuso al transito su entrambi i sensi di marcia dalle 14,00 alle 18,00 circa.

Articolo di Staff 4live.



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Bruno Angeletti: antifascista, partigiano e benefattore della città di Forlì

Un altro antifascista e partigiano che deve essere ricordato in occasione del 25 aprile è Bruno Angeletti (Cañada de Gomez – Argentina 1893–Forlì 1973), avvocato e uomo politico di formazione liberal-mazziniana che professò coraggiosamente le proprie idee durante tutto il ventennio fascista. Angeletti partecipò, con i gradi di ufficiale, alla Prima guerra mondiale dove rimase mutilato. Al termine del conflitto fu uno dei protagonisti dell’Associazione Nazionale Combattenti presieduta da Aldo Spallicci (1886-1973), sciolta di forza dal fascismo nel 1926 a causa dei propositi indipendenti dal regime. Perseguitato ininterrottamente ed incarcerato durante il ventennio, Angeletti nel 1938 fu uno dei fondatori dell’Unione dei Lavoratori Italiani; formazione politica che professava il superamento dei conflitti tra i partiti politici che furono fra le cause dell’avvento del fascismo; in particolare quelli fra repubblicani e socialisti, in una visione progressista della società, ispirata dal liberal-socialismo di “Giustizia e Libertà” dei fratelli Rosselli.
Bruno Angeletti venne arrestato ancora una volta il 1° giugno 1943 e rinchiuso in carcere a Ferrara, alla caduta del fascismo, dopo il 25 luglio, fu liberato.

Il prefetto di Forlì lo definì “l’arbitro indiscusso della situazione politica” fra gli antifascisti democratici forlivesi. Con la nascita della Repubblica Sociale Italiana (RSI) fu nuovamente ricercato e per sfuggire a un ulteriore arresto si rifugiò a Sassoni, sopra Santa Sofia, nel podere che fungeva da base operativa per la famiglia Spazzoli. Quindi, si rifugiò a Firenze dove venne arrestato il 10 gennaio 1944, per essere processato il 17 marzo successivo. Nel dibattimento sostenne apertamente le idee che professava: una repubblica retta da principi etico-politici mazziniani con tendenze spiccatamente sociali. Finiva clamorosamente assolto il 29 marzo 1944 per “insufficienza di prove” e definito dal prefetto “individuo colto, intelligente e scaltrissimo”. La polizia germanica intervenne allora disponendo che “non fosse messo per nessun motivo in libertà senza il proprio preventivo nulla osta”. Non si sa come, uscì di prigione nel luglio 1944 e si rifugiò a San Marino, condottovi dall’amico Tonino Spazzoli, quindi si trasferì a Roma che nel frattempo era stata liberata, da cui rientrò a Forlì al seguito dell’esercito alleato. Nominato presidente del locale Comitato di Liberazione Nazionale e prefetto, successivamente fu designato presidente della Deputazione provinciale dal 23 marzo 1945 al 2 settembre 1946.

In quegli anni, su nomina del Partito d’Azione, fece parte della Consulta nazionale, l’assemblea che preparò la Costituzione. Scelse poi di dedicarsi alla cura della propria città, sia come consigliere comunale per due mandati sia operando in altre istituzioni cittadine, continuando a manifestare legami personali ed ideali con quella componente dell’ex Partito d’Azione, dissolto, che aveva in Ferruccio Parri (1890-1981) il punto di riferimento.
Angeletti esercitò le funzioni di presidente della Cassa dei Risparmi di Forlì dal 1955 al 1973 e della Casa di Riposo (ora dedicata a Pietro Zangheri) dal 1963 al 1973. Passò gli ultimi anni di vita appartato e solo apparentemente indifferente alle vicende cittadine, tant’è che beneficiò nel proprio ricco testamento quelle stesse istituzioni assistenziali e culturali che aveva guidato con oculatezza negli ultimi anni della vita.

Gabriele Zelli

Articolo di Gabriele Zelli.



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martedì 20 aprile 2021

Rimini, gli studenti leggono le lettere della Resistenza VIDEO


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Forlì, il nuovo consiglio generale della Fondazione Carisp


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Pro Loco Santa Sofia: la raccolta fondi per la terapia intensiva del Pierantoni-Morgagni

«Un anno fa abbiamo lanciato la “Raccolta fondi per la terapia intensiva di Forlì” che aveva lo slogan “#Restoacasa e Aiuto chi è meno fortunato di me a tornarci presto!”. Oggi vogliamo aggiornare e soprattutto ringraziare chi ci ha appoggiato ed ha creduto nel nostro progetto.
Come mai il nostro ringraziamento arriva ad un anno di distanza? Perché negli ultimi 12 mesi non ci siamo mai fermati e soprattutto non si è mai fermato l’entusiasmo delle persone, che concretamente ci ha permesso di continuare a sostenere la Terapia Intensiva di Forlì con acquisti di materiali fino a poche settimane fa. Oggi possiamo fare una dettagliata rendicontazione di tutta l’operazione.

Partiamo dall’inizio. L’idea nasce dal nostro segretario Elisa Valentini, che ha poi organizzato e condotto questo progetto così ambizioso dalla metà di marzo 2020 sino a pochi giorni fa. Raggiunta la cifra prevista per l’acquisto del ventilatore polmonare portatile, abbiamo continuato a promuovere la raccolta fondi rimanendo sempre in contatto con la Caposala della Terapia Intensiva Susanna Marocchini, che desideriamo ringraziare per la pazienza, la collaborazione, la gentilezza e la premura con cui ci ha guidati in questo anno. Grazie a Susanna Marocchini abbiamo, nel corso dei mesi, potuto acquistare per il Reparto Terapia Intensiva materiali e strumenti che servivano urgentemente, così da poter dare una mano efficace; un’ulteriore buona notizia è giunta con il decreto Rilancio, che ha azzerato l’imposta per i beni anti-Covid19 e ci ha permesso di acquistare ancor più dispositivi utili.

Vogliamo quindi fornirvi nel dettaglio i numeri della raccolta. In totale abbiamo raccolto 26.526,502 euro, utilizzati da aprile 2020 per queste spese: ventilatore Polmonare Portatile 17.000 €, calzari: 296,80 €, tute tyvec: 1.362,25 €, mascherine FFP3: 1.390 €, pc portatile per reparto: 736,64 €, cuscini posizionatori per pronazione pazienti: 705,06 €, carrelli medicazione e di servizio: 2.506,49 €, tende e sistemi divisori per reparto (in totale 37 unità) 2.414,38 €. Rimangono ancora 114,88 €, da destinare anch’essi alla Terapia intensiva di Forlì.

Desideriamo davvero ringraziare tutti coloro che hanno effettuato una donazione e hanno creduto in questo progetto. Le donazioni totali sono state 359, effettuate sia da privati cittadini, residenti nei comuni della provincia di Forlì (la maggior parte del Comune di Santa Sofia), che da aziende e associazioni del territorio. Non potendo citare per privacy tutti i privati cittadini che hanno contribuito, vogliamo citare almeno le aziende e le associazioni che hanno sposato la nostra causa.

Fra le aziende ricordiamo Gruppo Amadori di Cesena, Azienda Berti Piero, Azienda Agricola Guido Sassi, Fare del Bene Cooperativa Sociale, Studio Ass. Locatelli, Saviana Agricoltura.
Fra le associazioni ricordiamo, oltre alla Pro Loco di S.Sofia, il Rotary Club Forlì Tre Valli, Pro Loco Corniolo, Pro Loco Spinello, AVIS S.Sofia, CIF S.Sofia, Tre ponti a.p.s. Alto Bidente S.Sofia, Squadra Cinghialisti Alto Bidente S.Sofia, Gruppo Tutor “Mani in Pasta” Santa Sofia, Gruppo Befana Poggio alla Lastra S.Sofia, Gli Operatori dell’Ospedale “Nefetti” di Santa Sofia, Casa Medica, Banda Roveroni S.Sofia, Gruppo K S.Sofia, Mtb Santa Sofia, AUSER S.Sofia, Tour De Bosc Aps S.Sofia, GKS S.Sofia, Sophia In libris S.Sofia.

Desideriamo infine ringraziare gli amministratori del Comune di Santa Sofia che hanno devoluto i propri emolumenti del mese di aprile 2020 in favore della raccolta.
In un momento drammaticamente epocale, in cui l’irruzione di questo maledetto virus ha stravolto la vita e le abitudini di tutti ed ha segnato irreversibilmente la vita di molte, troppe persone, è stato bello ed emozionante vedere che lo spirito di collaborazione e la partecipazione non sono venuti meno, ma anzi, hanno mosso tante persone, aziende e associazioni facenti parti di realtà trasversali della provincia di Forlì-Cesena».

Pro Loco Santa Sofia

Articolo di Staff 4live.



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Santa Sofia, la Pro Loco raccoglie oltre 26mila euro contro il Covid


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Un anno di covid, il grande cuore di Santa Sofia: raccolti oltre 26mila euro per la Terapia Intensiva

Un anno di covid, il grande cuore di Santa Sofia: raccolti oltre 26mila euro per la Terapia Intensiva

Sono oltre 26mila gli euro raccolti a Santa Sofia per la Terapia Intensiva di Forlì, da aprile 2020 attraverso la campagna "Resto a casa e aiuto chi è meno fortunato di me a tornarci presto!". Con questi fondi il paese...

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Bagno di Romagna, testimonial del Giro: contattata Martina Colombari


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lunedì 19 aprile 2021

Coronavirus, altre quattro classi in quarantena. Nessun morto nel Forlivese, oltre 300 guariti in provincia

Coronavirus, altre quattro classi in quarantena. Nessun morto nel Forlivese, oltre 300 guariti in provincia

Sono 93 i nuovi positivi al covid-19 in provincia di Forlì-Cesena, 64 dei quali con sintomi. Questa la distribuzione dei casi: 1 Bertinoro, 1 Dovadola, 1 Galeata, 1 Predappio, 2 Modigliana, 3 Civitella, 3 Forlimpopoli, 4 Santa Sofia, 5...

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Civitella di Romagna, precipita in un dirupo e passa la notte in fondo al burrone

Precipita in una scarpata e passa la notte in fondo al burrone. E’ successo a Civitella di Romagna, protagonista un 73enne che ieri sera si era fermato a bordo strada con l’auto, probabilmente per un bisogno fisiologo. E’ sceso ma poi è scivolato nella scarpata che si trova sulle prime rampe per la strada che da Civitella di Romagna porta a Collina.

Viste le ferite non è riuscito a tornare da dove era caduto anche per via della forte pendenza. Così ha passato la notte al freddo e solo questa mattina attorno alle 6.30 le sue grida sono state sentite da un cittadino che abita a poca distanza in linea d’aria che ha immediatamente lanciato l’allarme. Sul posto il 118, i Vigili del Fuoco, il Soccorso Alpino e i Carabinieri. Alla fine l’uomo è stato prelevato dai soccorritori e trasportato all’ospedale di Santa Sofia dove non sarebbe in pericolo di vita.

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Cesena, Rosolino “allenatore” alla Amadori in una web-serie


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domenica 18 aprile 2021

Sono 75 i nuovi contagi da covid nel Forlivese

Un decesso in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 78 anni) e 138 nuovi contagi da covid: 75 nel Forlivese, 63 nel Cesenate. Questi i dati accertati alle ore 12,00 di oggi. I 75 nuovi casi del Forlivese sono così ripartiti: Bertinoro 8, Castrocaro Terme 2, Civitella di Romagna 5, Forlì 37, Forlimpopoli 7, Meldola 6, Predappio 2, Rocca San Casciano 1, Santa Sofia 7.
In Emilia-Romagna si sono registrati 1.104 nuovi casi in più rispetto a ieri, su un totale di 18.372 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 6%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, le persone dai 75 anni in su e, con l’avvio delle prenotazioni da lunedì, la fascia d’età 70-74 anni. Alle ore 15,00 in regione sono state somministrate complessivamente 1.296.334 dosi; sul totale, 389.234 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. In Italia, alle ore 17,00 sono state vaccinate complessivamente 15.099.777 persone di cui 4.443.309 hanno ricevuto anche la seconda dose.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 441 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 458 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 638 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 39,5 anni.
Sui 441 asintomatici, 343 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 38 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 7 con gli screening sierologici e 6 attraverso test pre ricovero. Per 47 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede al primo posto Modena con 185 nuovi casi, seguita da Bologna e Reggio Emilia (entrambe con 179), Ravenna (120), Parma (84), Ferrara (83), Forlì (75), Rimini (74), Cesena (63), Piacenza (53), Imola (9).
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 11.226 tamponi molecolari, per un totale di 4.234.378. A questi si aggiungono anche 7.146 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 883 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 281.836.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 63.885 (200 in più rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 61.362 (+ 265), il 96% del totale dei casi attivi.

Purtroppo in regione si registrano 21 nuovi decessi: 2 a Parma; 1 nella provincia di Reggio Emilia; 3 in provincia di Modena; 11 in provincia di Bologna; 1 nel Ferrarese; 1 in provincia di Ravenna; 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 78 anni). Nessun decesso nelle province di Piacenza e Rimini. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.608.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 297 (-2 rispetto a ieri), 2.226 quelli negli altri reparti Covid (-63). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 13 a Piacenza (+3), 32 a Parma (invariato), 30 a Reggio Emilia (-1), 54 a Modena (-2), 74 a Bologna (-4), 13 a Imola (+1), 36 a Ferrara (+1), 11 a Ravenna (+1), 8 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (invariato) e 22 a Rimini (-1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.462 a Piacenza (+53 rispetto a ieri di cui 29 sintomatici), 25.175 a Parma (+84 di cui 44 sintomatici), 43.145 a Reggio Emilia (+179 di cui 85 sintomatici), 61.175 a Modena (+185 di cui 127 sintomatici), 76.876 a Bologna (+179 di cui 129 sintomatici), 12.075 casi a Imola (+9 di cui 5 sintomatici), 22.019 a Ferrara (+83 di cui 22 sintomatici), 28.282 a Ravenna (+120 di cui 75 sintomatici), 15.308 a Forlì (+75 di cui 61 sintomatici), 17.916 a Cesena (+63 di cui 50 sintomatici) e 33.896 a Rimini (+74 di cui 36 sintomatici).

Articolo di Staff 4live.



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Coraggio e determinazione, un segnale di ottimismo nell'era del covid: a 35 anni si lancia in una nuova attività

Coraggio e determinazione, un segnale di ottimismo nell'era del covid: a 35 anni si lancia in una nuova attività

Una ventata di positività in un periodo tutt'altro che semplice. Cambio di gestione alla pescheria friggitoria "Piccolomini" di Santa Sofia. A lanciarsi nella nuova avventura è stata Giulia Lombardi, 35 anni, che ha...

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sabato 17 aprile 2021

Calano i contagi per covid: 73 nel Forlivese, 3 i decessi in provincia

Tre decessi in provincia di Forlì-Cesena (due donne di 74, 62 anni e un uomo di 87 anni) e 108 nuovi contagi da covid: 73 nel Forlivese, 35 nel Cesenate. Questi i dati accertati alle ore 12,00 di oggi. I 73 nuovi casi del Forlivese sono così ripartiti: Bertinoro 5, Castrocaro Terme 1, Civitella di Romagna 3, Forlì 49, Forlimpopoli 7, Galeata 1, Meldola 1, Modigliana 2, Rocca San Casciano 1, Santa Sofia 3.
In Emilia-Romagna si sono registrati 1.076 nuovi casi in più rispetto a ieri, su un totale di 30.416 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,5%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, le persone dai 75 anni in su e, con l’avvio delle prenotazioni da lunedì, la fascia d’età 70-74 anni. Alle ore 15,00 in regione sono state somministrate complessivamente 1.274.809 dosi; sul totale, 382.612 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. In Italia, alle ore 17,00, sono state vaccinate complessivamente 14.785.115 persone di cui 4.374.184 hanno ricevuto anche la seconda dose.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 489 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 404 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 621 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 39,4 anni.
Sui 489 asintomatici, 340 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 59 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 22 con gli screening sierologici e 4 attraverso test pre ricovero. Per 64 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede al primo posto Modena con 204 nuovi casi, seguita da Bologna (183), Parma (130), Reggio Emilia (129), Rimini (96), Ravenna (94), Forlì (73), Piacenza (69), Ferrara (44), Cesena (35), Imola (19).
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 15.975 tamponi molecolari, per un totale di 4.223.152 . A questi si aggiungono anche 14.441 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.471 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 280.953.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 63.691 (- 425 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 61.100 (-338), il 95,9% del totale dei casi attivi.

Purtroppo in regione si registrano 30 nuovi decessi: 1 a Parma; 1 nella provincia di Reggio Emilia; 7 in provincia di Modena; 8 in provincia di Bologna; 5 nel Ferrarese; 3 in provincia di Ravenna; 3 in provincia di Forlì-Cesena (due donne di 74 e 62 anni e un uomo di 87 anni); 1 nel Riminese. Nessun decesso in provincia di Piacenza. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.587.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 299 (-14 rispetto a ieri), 2.292 quelli negli altri reparti Covid (-73). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (invariato), 32 a Parma (-2), 31 a Reggio Emilia (invariato), 56 a Modena (-4), 78 a Bologna (+1), 12 a Imola (-1), 35 a Ferrara (-4), 10 a Ravenna (-2), 8 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (-2) e 23 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.409 a Piacenza (+69 rispetto a ieri di cui 30 sintomatici), 25.091 a Parma (+130 di cui 67 sintomatici), 42.966 a Reggio Emilia (+129 di cui 77 sintomatici), 60.990 a Modena (+204 di cui 100 sintomatici), 76.703 a Bologna (+183 di cui 126 sintomatici), 12.066 casi a Imola (+19 di cui 10 sintomatici), 21.936 a Ferrara (+44 di cui 9 sintomatici), 28.162 a Ravenna (+94 di cui 39 sintomatici), 15.233 a Forlì (+73 di cui 50 sintomatici), 17.853 a Cesena (+35 di cui 26 sintomatici) e 33.822 a Rimini (+96 di cui 53 sintomatici).

Articolo di Staff 4live.



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venerdì 16 aprile 2021

Un decesso in provincia e 96 nuovi contagi da covid nel Forlivese

Un decesso in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 96 anni) e 151 nuovi contagi da covid: 96 nel Forlivese, 55 nel Cesenate. Questi i dati accertati alle ore 12,00 di oggi. I 96 nuovi casi del Forlivese sono così ripartiti: Bertinoro 6, Castrocaro Terme 7, Civitella di Romagna 4, Forlì 55, Forlimpopoli 5, Meldola 2, Modigliana 8, Rocca San Casciano 2, Santa Sofia 7. In Emilia-Romagna si sono registrati 1.275 nuovi casi in più rispetto a ieri, su un totale di 24.810 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 5,1%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, le persone dai 75 anni in su e, con l’avvio delle prenotazioni da lunedì, la fascia d’età 70-74 anni. Alle ore 15,00, in regione sono state somministrate complessivamente 1.241.491 dosi; sul totale, 372.403 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. In Italia, alle ore 17,00, sono state vaccinate complessivamente 14.377.002 persone di cui 4.273.149 hanno ricevuto anche la seconda dose.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 485 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 522 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 769 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 40,8 anni.
Sui 485 asintomatici, 337 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 56 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 14 con gli screening sierologici e 8 attraverso test pre ricovero. Per 70 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede al primo posto Bologna con 288 nuovi casi, seguita da Modena (213), Ravenna (164), Reggio Emilia (140), Rimini (110), Forlì (96), Ferrara (87), Parma (67), Cesena (55), Imola (29), Piacenza (26).
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 13.446 tamponi molecolari, per un totale di 4.207.177. A questi si aggiungono anche 11.364 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.362 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 279.482.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 64.120 (-1.129 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 61.442 (-1.031), il 95,8% del totale dei casi attivi.
Purtroppo in regione si registrano 42 nuovi decessi: 5 a Parma; 5 nella provincia di Reggio Emilia; 6 in provincia di Modena; 13 in provincia di Bologna; 2 nel ferrarese; 6 in provincia di Ravenna; 2 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 96 anni e un uomo di 82 anni non residente a Forlì ma in provincia di Ravenna); 2 nel riminese. Si segnala inoltre il decesso di una donna di 73 anni diagnosticata a Cesena ma residente fuori Emilia-Romagna. Nessun decesso in provincia di Piacenza. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.557.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 313 (+1 rispetto a ieri), 2.365 quelli negli altri reparti Covid (-99). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (invariato), 34 a Parma (+2), 31 a Reggio Emilia (+1), 60 a Modena (+1), 77 a Bologna (-1), 13 a Imola (-1), 39 a Ferrara (-1), 12 a Ravenna (-1), 8 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (+1) e 23 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.340 a Piacenza (+26 rispetto a ieri di cui 18 sintomatici), 24.961 a Parma (+67 di cui 40 sintomatici), 42.837 a Reggio Emilia (+140 di cui 74 sintomatici), 60.786 a Modena (+213 di cui 137 sintomatici), 76.524 a Bologna (+288 di cui 211 sintomatici), 12.047 casi a Imola (+29 di cui 16 sintomatici), 21.892 a Ferrara (+87 di cui 33 sintomatici), 28.068 a Ravenna (+164 di cui 107 sintomatici), 15.160 a Forlì (+96 di cui 58 sintomatici), 17.818 a Cesena (+55 di cui 42 sintomatici) e 33.726 a Rimini (+110 di cui 54 sintomatici).

Articolo di Staff 4live.



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giovedì 15 aprile 2021

Covid e crisi economica: Santa Sofia e Coldiretti "a sostegno di chi ha più bisogno"

Covid e crisi economica: Santa Sofia e Coldiretti "a sostegno di chi ha più bisogno"

L'amministrazione comunale di Santa Sofia ha incontrato Coldiretti per il progetto solidale “A sostegno di chi ha più bisogno”, grazie al quale l'associazione, insieme a Campagna Amica, ha donato alcuni prodotti da destinare alle famiglie in...

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Santa Sofia e Coldiretti “A sostegno di chi ha più bisogno”

Martedì scorso a Santa Sofia l’Amministrazione comunale ha incontrato Coldiretti per il progetto solidale “A sostegno di chi ha più bisogno”, grazie al quale l’associazione, insieme a Campagna Amica, ha donato alcuni prodotti da destinare alle famiglie in difficoltà, coinvolgendo diversi comuni forlivesi.

Nel dettaglio il segretario di zona Angelo Mazza insieme a Monica Rapellini, coordinatrice di Donna Impresa, a Maurizio Mangelli, responsabile di Campagna Amica e alla santasofiese Celeste Zeppa del comitato Giovani Imprenditori, ha donato 6 pacchi alimentari da 50 kg cadauno, provenienti dal progetto “filiera italiana” e contenenti pasta, riso, Parmigiano Reggiano e Grana Padano, biscotti, sughi, salsa di pomodoro, dolci, stinchi, cotechini e prosciutti, carne, latte, zucchero, olio extra vergine di oliva e molto altro.

A ricevere la delegazione il sindaco Daniele Valbonesi e l’assessora Ilaria Marianini che hanno evidenziato l’importanza del gesto: “Coldiretti e Campagna Amica offrono un aiuto concreto in questo momento di difficoltà, sostenendo da un lato le famiglie in difficoltà, dall’altro i produttori italiani. Se non ci fosse stata l’emergenza sanitaria, proprio in questo periodo si sarebbe svolta la Fiera del Lunedì dell’Angelo dove, da alcuni anni, Coldiretti e Campagna Amica sono presenti con alcuni produttori locali: seppure in maniera diversa, siamo felici che prosegua la collaborazione tra Santa Sofia e queste associazioni, che oggi dimostrano grande attenzione verso le fasce più bisognose”.
Nei prossimi giorni, i pacchi donati da Coldiretti verranno distribuiti grazie ad alcuni volontari alle famiglie bisognose del Comune di Santa Sofia indicate dagli assistenti sociali.

Articolo di Staff 4live.



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Coronavirus, oltre 300 guariti in provincia. Meno di 90 positivi nel Forlivese, una vittima

Coronavirus, oltre 300 guariti in provincia. Meno di 90 positivi nel Forlivese, una vittima

Sono 139 i nuovi positivi al covid-19 in provincia di Forlì-Cesena. Di questi 7 a Bertinoro, 10 a Castrocaro, 8 a Civitella, 44 a Forlì, 5 a Forlimpopoli, 1 Galeata, 2 Meldola, 3 Modigliana, 1 Rocca San Casciano e 5 Santa Sofia. I...

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Contagi nella Val Bidente. Valbonesi: «Situazione delicata e la stiamo monitorando»

In questi giorni gli organi di informazione si sono occupati a fondo della diffusione del covid-19 nell’alto bidente e nel Comune di Santa Sofia. La situazione è delicata. La “terza ondata” ha colpito con violenza tutto il territorio regionale, romagnolo e forlivese. La nostra anomalia riguarda il fatto che da una decina di giorni la situazione sta migliorando ovunque a differenza di quanto sta accadendo qui. Va detto che negli ultimi giorni qualche segnale di controtendenza sembra avvertirsi anche nel nostro Comune, seppur sia presto per parlare di un calo dei contagi. “Girano” numeri di ogni tipo e voglio chiarire che ieri sera i cittadini santasofiesi positivi al covid-19 erano 131” è il commento del sindaco di Santa Sofia Daniele Valbonesi.

Al centro di molte discussioni c’è la “del Campo” del gruppo Amadori. “Non potrebbe essere diversamente visto che ad oggi, con i suoi circa 1500 dipendenti, è lo stabilimento con il maggior numero di dipendenti di tutto il territorio forlivese e per i Comuni su cui insiste rappresenta possibilità di impiego per tanti cittadini. Il virus si diffonde attraverso i contatti tra le persone e ogni luogo dove questo avviene deve essere particolarmente monitorato e seguito. In questo anno abbondante ho seguito giornalmente la situazione dello stabilimento. L’ho fatto attraverso la direzione aziendale, molti dei suoi lavoratori, le rappresentanze sindacali e gli enti preposti ai controlli. Le azioni messe in campo, per prevenire i contagi e salvaguardare la salute dei lavoratori e la continuità della produzione, sono state tante e tutte in accordo tra azienda e i rappresentanti dei lavoratori. L’utilizzo dei dpi (dispositivi di protezione individuali) quando ancora non si utilizzavano, lo screening diffuso e massiccio, la separazione in gruppi delle maestranze, per citarne i principali” precisa Valbonesi.

Personalmente non posso dire dove avvengono i contagi di questa maledetta pandemia. Nei luoghi di lavoro? In famiglia? Negli incontri tra persone? Sicuramente ho imparato che sono quasi sempre conseguenza di comportamenti sbagliati di chi trasmette il virus o di colui che viene contagiato. I comportamenti sbagliati possono avvenire ovunque. Nel caso in questione, quello che c’è da capire è se ci sono azioni che l’azienda non ha messo in campo, e non credo visto che quanto fatto ha trovato d’accordo le parti sociali e gli enti di controllo, e se ci sono condizioni di pericolo per la salute dei lavoratori tali da prendere provvedimenti restrittivi da parte delle autorità, cosa che gli enti sanitari escludono. I numeri che emergono da Ausl e azienda sono significativi ma vanno analizzati con attenzione. Intanto sono “frutto” di uno screening massiccio come è avvenuto raramente in tutto il territorio nazionale. E poi tra loro sono tanti gli asintomatici che probabilmente non sarebbero stati rilevati” insiste il primo cittadino santasofiese.

Una considerazione a parte va fatta per i lavoratori sui quali pesa la tensione che si sta accumulando e ai quali voglio rinnovare la mia vicinanza. Tanti ritengono che quanto messo in campo li metta in condizione di lavorare in sicurezza. Tanti altri hanno paure e dubbi. A questi in particolare porgo l’invito di seguire le regole e segnalare eventuali perplessità, dubbi, migliorie, ai loro rappresentanti. Nelle aziende questi sono i canali definiti dalle regole comuni e così va fatto. Riguardo le decisioni che chi amministra un territorio deve prendere, continuo a dire ciò che dico da tempo. Ogni decisione va presa in base a dati e valutazioni di enti competenti, in campo sanitario da parte dell’Ausl che sta monitorando la situazione giornalmente e che ha tutta la mia fiducia. Non si interviene per idee politiche, per chiacchiere o per convinzioni culturali ma in maniera razionale. Nei prossimi giorni continuerò ad informarvi su quanto accade e non ci fermeremo nel lavoro di contenimento e di uscita da questa difficile situazione. Sono sicuro che potremo contare sull’impegno, le proposte e la solidarietà di tutti” conclude Valbonesi.

Articolo di Staff 4live.



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Contagi in Val Bidente, Valbonesi: "Numeri alti? Frutto di screening massiccio. Scopriamo anche gli asintomatici"

Contagi in Val Bidente, Valbonesi: "Numeri alti? Frutto di screening massiccio. Scopriamo anche gli asintomatici"

Un numero alto di contagi nell'alta Val Bidente, ma da "analizzare con attenzione". Il sindaco di Santa Sofia, Daniele Valbonesi, attraverso un post pubblicato sulla propria pagina Facebook fa il punto sull'evoluzione dell'...

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mercoledì 14 aprile 2021

Preoccupa il contagio in val Bidente: tassi tre volte superiori a Forlì. All'Avicoop 130 positivi

Preoccupa il contagio in val Bidente: tassi tre volte superiori a Forlì. All'Avicoop 130 positivi

Preoccupa sempre di più la situazione dei contagi da Covid-19 dei tre Comuni dell'alta Valle del Bidente. Per il momento l'unica provvedimento preso dai sindaci di Santa Sofia, Galeata e Civitella è stato quello di vietare agli...

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lunedì 12 aprile 2021

Coronavirus, l'evoluzione dell'ultima settimana: casi attivi in calo ovunque tranne a Civitella e Santa Sofia

Coronavirus, l'evoluzione dell'ultima settimana: casi attivi in calo ovunque tranne a Civitella e Santa Sofia

Sono 1.053 i casi attivi al covid-19 a Forlì, mentre in tutto il comprensorio Forlivese sono quattro i paesi che presentano oltre 100 casi attivi: Civitella 108, Forlimpopoli 110, Meldola 100 e Santa Sofia 158. Anche nella...

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Scuole, è subito emergenza: già 23 classi in quarantena


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Coronavirus, l'evoluzione dell'ultima settimana: la curva dei contagi si abbassa ovunque tranne a Civitella e Santa Sofia

Coronavirus, l'evoluzione dell'ultima settimana: la curva dei contagi si abbassa ovunque tranne a Civitella e Santa Sofia

Sono 1.053 i casi attivi al covid-19 a Forlì, mentre in tutto il comprensorio Forlivese sono quattro i paesi che presentano oltre 100 casi attivi: Civitella 108, Forlimpopoli 110, Meldola 100 e Santa Sofia 158. Anche nella...

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Santa Sofia ricorda il 77° anniversario della battaglia di Biserno

Il 12 aprile 1944, a Biserno di Santa Sofia, tedeschi e partigiani si fronteggiarono in una dura battaglia in cui persero la vita 11 partigiani. “Per il secondo anno consecutivo, l’emergenza sanitaria ci impone una commemorazione sobria, ma non per questo meno sentita – dicono il sindaco di Santa Sofia Daniele Valbonesi e la vicesindaco Isabel Guidi –A distanza di tanti anni, continuiamo a ricordare i combattimenti che lasciarono a terra i corpi di 11 giovani partigiani, che si sacrificarono anche per permettere ai loro compagni di fuggire e raggiungere le altre postazioni partigiane. Una fuga che permise alla Brigata di sganciarsi e di riorganizzarsi, continuando a combattere fino alla Liberazione. Il nostro pensiero, oggi, va ai caduti della Battaglia di Biserno: a loro diciamo grazie, insieme alle ANPI di Santa Sofia e di Alfonsine”.

La Battaglia di Biserno, infatti, non fu una battaglia perduta, perché permise alla Brigata di sganciarsi, di riorganizzarsi e continuare a combattere fino alla Liberazione del paese.
Nell’inverno 1943/1944 gli alti comandi tedeschi, preoccupati dall’accrescersi delle capacità offensive dei partigiani, organizzarono una grande operazione antiribelli, per permettere l’esecuzione dei lavori sulla Linea Gotica in previsione dell’offensiva primaverile degli Alleati per liberare il nord.

Il grande rastrellamento d’aprile prese avvio nel versante toscano dell’Appennino il 10 aprile 1944 e la notte tra l’11 e il 12 aprile ingenti forze fasciste e tedesche raggiunsero Santa Sofia. La mattina del 12 aprile alcune centinaia di partigiani, molti dei quali disarmati, si trovavano dislocati sui crinali dei due contrafforti che bordano la valle del Bidente di Ridracoli; i partigiani attestati sul crinale di Biserno videro le truppe tedesche occupare la strada del Bidente e, alle ore 9.30, le videro passare il fiume sul ponte in località Molino di Berleta e muovere verso le loro postazioni. I tedeschi spararono cercando di colpire la fortificazione partigiana ma, giunti circa a metà strada, furono fermati da un fitto fuoco di fucili e di mitra proveniente dai russi-slavi appostati su Collina.

Nello stesso tempo una seconda colonna tedesca, dopo avere guadato il Bidente e percorrendo un sentiero, sbucò all’improvviso sul fianco della postazione partigiana. Piazzata immediatamente una batteria di mortai, i tedeschi cominciarono a sparare e lanciarono due reparti celeri all’attacco. L’attacco ebbe inizio alle ore 9,30 e il fitto fuoco delle armi leggere dei partigiani fermò solo momentaneamente i nazifascisti. L’accerchiamento si fece più stringente anche per l’aiuto di spie locali, solo a quel punto il partigiano Lori (originario di Alfonsine) ordinò ai suoi di fuggire, trascinandosi dietro i feriti meno gravi.

Chi cercherà di portare aiuto arriverà troppo tardi o non riuscirà ad avvicinarsi: verso mezzogiorno è ormai tutto finito. Sul terreno restarono i corpi senza vita di 11 combattenti per la libertà. Passarono 11 giorni prima che nazisti e fascisti consentissero a Don Giovanni Spighi, parroco di Biserno e Ridracoli amico dei partigiani, di dare sepoltura a quei corpi straziati.

Articolo di Staff 4live.



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Santa Sofia ricorda la battaglia di Biserno: morirono undici partigiani

Santa Sofia ricorda la battaglia di Biserno: morirono undici partigiani

Il 12 aprile 1944, a Biserno di Santa Sofia, tedeschi e partigiani si fronteggiarono in una dura battaglia in cui persero la vita 11 partigiani. "Per il secondo anno consecutivo, l'emergenza sanitaria ci impone una commemorazione sobria, ma...

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sabato 10 aprile 2021

I sindaci dell’Alta Val Bidente: «Continua la DaD per tutti i nostri studenti delle scuole superiori»

Nell’Alta Val Bidente, continua la didattica a distanza (DaD) per tutti gli studenti delle scuole superiori residenti nei Comuni di Civitella, Galeata e Santa Sofia nella settimana del 12-18 aprile” annunciano i sindaci Claudio Milandri di Civitella, Elisa Deo di Galeata, Daniele Valbonesi di Santa Sofia.

I sindaci di Civitella, Galeata e Santa Sofia, infatti, hanno fatto richiesta al Provveditorato Provinciale agli studi di mantenere la didattica a distanza per il 100% degli alunni delle scuole superiori residenti nei tre Comuni bidentini anche per la prossima settimana. Gli studenti recupereranno appena possibile, si spera dalla settimana del 19 aprile.

La scelta si è resa necessaria visti i numeri della diffusione del covid che ancora sono alti. Se, come sembrerebbe, ci sarà nella prossima settimana un’attenuazione dei contagi, saremo ben felici di consentire anche ai nostri ragazzi di tornare, seppur al 50% come previsto per le zone arancioni, alla didattica a distanza” concludono Milandri, Deo, Valbonesi.

Articolo di Staff 4live.



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