“In questi giorni gli organi di informazione si sono occupati a fondo della diffusione del covid-19 nell’alto bidente e nel Comune di Santa Sofia. La situazione è delicata. La “terza ondata” ha colpito con violenza tutto il territorio regionale, romagnolo e forlivese. La nostra anomalia riguarda il fatto che da una decina di giorni la situazione sta migliorando ovunque a differenza di quanto sta accadendo qui. Va detto che negli ultimi giorni qualche segnale di controtendenza sembra avvertirsi anche nel nostro Comune, seppur sia presto per parlare di un calo dei contagi. “Girano” numeri di ogni tipo e voglio chiarire che ieri sera i cittadini santasofiesi positivi al covid-19 erano 131” è il commento del sindaco di Santa Sofia Daniele Valbonesi.
Al centro di molte discussioni c’è la “del Campo” del gruppo Amadori. “Non potrebbe essere diversamente visto che ad oggi, con i suoi circa 1500 dipendenti, è lo stabilimento con il maggior numero di dipendenti di tutto il territorio forlivese e per i Comuni su cui insiste rappresenta possibilità di impiego per tanti cittadini. Il virus si diffonde attraverso i contatti tra le persone e ogni luogo dove questo avviene deve essere particolarmente monitorato e seguito. In questo anno abbondante ho seguito giornalmente la situazione dello stabilimento. L’ho fatto attraverso la direzione aziendale, molti dei suoi lavoratori, le rappresentanze sindacali e gli enti preposti ai controlli. Le azioni messe in campo, per prevenire i contagi e salvaguardare la salute dei lavoratori e la continuità della produzione, sono state tante e tutte in accordo tra azienda e i rappresentanti dei lavoratori. L’utilizzo dei dpi (dispositivi di protezione individuali) quando ancora non si utilizzavano, lo screening diffuso e massiccio, la separazione in gruppi delle maestranze, per citarne i principali” precisa Valbonesi.
“Personalmente non posso dire dove avvengono i contagi di questa maledetta pandemia. Nei luoghi di lavoro? In famiglia? Negli incontri tra persone? Sicuramente ho imparato che sono quasi sempre conseguenza di comportamenti sbagliati di chi trasmette il virus o di colui che viene contagiato. I comportamenti sbagliati possono avvenire ovunque. Nel caso in questione, quello che c’è da capire è se ci sono azioni che l’azienda non ha messo in campo, e non credo visto che quanto fatto ha trovato d’accordo le parti sociali e gli enti di controllo, e se ci sono condizioni di pericolo per la salute dei lavoratori tali da prendere provvedimenti restrittivi da parte delle autorità, cosa che gli enti sanitari escludono. I numeri che emergono da Ausl e azienda sono significativi ma vanno analizzati con attenzione. Intanto sono “frutto” di uno screening massiccio come è avvenuto raramente in tutto il territorio nazionale. E poi tra loro sono tanti gli asintomatici che probabilmente non sarebbero stati rilevati” insiste il primo cittadino santasofiese.
“Una considerazione a parte va fatta per i lavoratori sui quali pesa la tensione che si sta accumulando e ai quali voglio rinnovare la mia vicinanza. Tanti ritengono che quanto messo in campo li metta in condizione di lavorare in sicurezza. Tanti altri hanno paure e dubbi. A questi in particolare porgo l’invito di seguire le regole e segnalare eventuali perplessità, dubbi, migliorie, ai loro rappresentanti. Nelle aziende questi sono i canali definiti dalle regole comuni e così va fatto. Riguardo le decisioni che chi amministra un territorio deve prendere, continuo a dire ciò che dico da tempo. Ogni decisione va presa in base a dati e valutazioni di enti competenti, in campo sanitario da parte dell’Ausl che sta monitorando la situazione giornalmente e che ha tutta la mia fiducia. Non si interviene per idee politiche, per chiacchiere o per convinzioni culturali ma in maniera razionale. Nei prossimi giorni continuerò ad informarvi su quanto accade e non ci fermeremo nel lavoro di contenimento e di uscita da questa difficile situazione. Sono sicuro che potremo contare sull’impegno, le proposte e la solidarietà di tutti” conclude Valbonesi.
Articolo di Staff 4live.
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