Frane a Santa Sofia, via ai lavori per riaprire la Sp26
La strada del Carnaio è ancora interdetta al traffico veicolare a seguito degli eventi franosi del maggio scorso che hanno messo in ginocchio la viabilità dell’Appennino. La buona notizia, però, è che sono cominciati i lavori poco prima di Monteguidi. Trattandosi di una strada provinciale, il cantiere spetta alla Provincia. «Come anticipato, sono partiti gli interventi di ripristino della Sp26 – spiega il sindaco di Santa Sofia, Daniele Valbonesi –. Attualmente si stanno “costruendo” i drenaggi e nei prossimi giorni si procederà alla ricostruzione della carreggiata».
Da una prima stima, solamente per le strade comunali di Santa Sofia servono più 1,4 milioni di euro, a questi si deve aggiungere un ulteriore 1,7 milione di euro per le strade vicinali ad uso pubblico che, nel caso del paese dell’alta val Bidente, fanno parte di un consorzio in cui il Comune è socio al 50%.
«In questi giorni sono in corso i lavori per la messa in sicurezza della strada che porta a Poggio alla Lastra, nel tratto compreso nei confini del comune di Santa Sofia – prosegue il primo cittadino –. Per tale motivo la strada è chiusa al traffico dalle 7.30 alle 12. L’apertura completa avverrà appena concluso il cantiere. Per le altre strade comunali i lavori in questo momento sono sospesi, mentre a breve riprenderanno sulla Santa Sofia/Camposonaldo e ne sarà data comunicazione appena stabilito il calendario».
L’Appennino è stato minato dalla forte ondata di maltempo del maggio scorso e le risorse per eseguire gli interventi sono state una partita sulla quale i sindaci si sono battuti. Il solo Comune di Santa Sofia, infatti, in somma urgenza ha speso 297mila euro. Risorse che sono state destinate esclusivamente a ripristinare la viabilità e risolvere il problema delle persone che sono dovute evacuare o erano rimaste isolate a seguito dei movimenti franosi che si sono venuti a creare. «Nei giorni scorsi abbiamo incontrato il commissario alla ricostruzione Figliuolo, un momento positivo nel quale abbiamo condiviso l’impostazione generale e ragionato sui prossimi mesi – conclude Valbonesi –. Rassicurante è la copertura, da parte dello Stato, delle somme urgenze, ovvero dei costi sostenuti o da sostenere a breve per l’apertura e messa in sicurezza delle strade. Sulla ricostruzione definitiva, invece, ancora si sta ragionando sulla base delle risorse a disposizione».
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