martedì 30 giugno 2020

Santa Sofia, approvato il bilancio

SANTA SOFIA. Durante il consiglio comunale di lunedì 29 giugno è stato discusso e approvato il rendiconto di gestione 2019. Via libera, quindi, al complesso documento che in ben 12 allegati racchiude attività, verifiche e metodi attraverso cui, anche alla luce delle nuove norme ormai a regime sulla “contabilità armonizzata”, si effettua una verifica consuntiva di quanto svolto nell’esercizio appena passato. Un anno, il 2019, caratterizzato dal punto di vista politico-amministrativo, dalle elezioni Amministrative ed Europee del 26 maggio: un passaggio democratico importante che localmente è stato un momento di partecipazione e di discussione sui temi e sui progetti che riguardano non solo il Comune ma, in generale, tutto il territorio. Questo non ha fermato il Comune di Santa Sofia che ha continuato il suo lavoro orientato a raggiungere gli obiettivi individuati precedentemente e a migliorare i servizi per i propri cittadini. Il 2019 si è contraddistinto per importanti scelte politiche che daranno i loro frutti negli anni a venire. “Avvenimenti e progetti diversi tra loro ma accomunati da un aspetto fondamentale: la sinergia tra enti” afferma il Sindaco Daniele Valbonesi. “Nel dettaglio – prosegue – ricordo la conclusione dei lavori del progetto Vias Animae, la conclusione della progettazione e il finanziamento (in gran parte tramite bandi) dell’antistadio Brusati i cui lavori termineranno nel 2020, la conclusione della progettazione e il finanziamento (in gran parte tramite bandi) della sala Milleluci ed il finanziamento da parte della Regione Emilia-Romagna per la “casa della salute” che sarà collocata presso l’ex casa di riposo dopo i lavori di manutenzione straordinaria gestiti dall’Asp San Vincenzo de Paoli.” “Un altro tema importante – dice l’Assessore al Bilancio Matteo Zanchini, con delega anche al personale – è quello delle risorse umane. Dopo alcuni anni di stasi in termini di assunzioni, si è proceduto a ridefinire le nuove priorità anche a seguito del collocamento a riposo di personale e in un’ottica di rafforzamento dei Servizi maggiormente in sofferenza. Era una necessità non più procrastinabile: riapprovato il piano del fabbisogno, sono partite una serie di procedure di concorso.” Nel dettaglio, il piano assunzionale approvato nel luglio 2019comprende: 1 esecutore tecnico specializzato (cat. B), 1 istruttore amministrativo-contabile (cat. C, di prossima as sunzione), 2 istruttori tecnici (cat. C), 1 funzionario tecnico (cat. D). Di queste, nel gennaio 2020 si è conclusa la prima procedura con l’assunzione di una unità presso l’Ufficio Tecnico Comunale. Altra novità nel corso del 2019 è stato l’ampliamento e ristrutturazione della Farmacia Comunale “Cavallucci”, servizio che ha avuto un ruolo centrale durante la gestione della recente emergenza sanitaria. “Anche qui – prosegue Zanchini – stiamo cercando di incrementare i servizi offerti. Grazie ai nuovi spazi, è stato possibile aggiungere una gamma di alimenti gluten free e, da poche settimane, è attivo l’accreditamento grazie al quale in Farmacia è possibile utilizzare i “buoni” per celiaci a mezzo di tessera sanitaria.” Venendo ai dati del bilancio consuntivo, i risultati soddisfano l’Amministrazione. Il rendiconto di gestione 2019 presenta un avanzo di amministrazione di € 1.700.354,83, di cui € 1.077.390,56 è il totale parte accantonata, € 107.636,39 è la parte vincolata, € 11.125,85 destinati al finanziamento di spese in conto capitale e ben € 504.202,03 di fondi disponibili.“Questo risultato di gestione – chiarisce sempre Zanchini – è dovuto in parte all’eliminazione di residui passivi insussistenti e ad una attenta analisi dei debiti e dei crediti”.
Importante evidenziare anche la situazione delle entrate tributarie, con il gettito complessivo IMU accertato pari a € 1.018.066,41, sostanzialmente in linea con le previsioni di bilancio.
Il gettito complessivo per la Tasi è stato accertato per € 10.104,30. Per quanto riguarda la Tari, si è evidenziato un assestamento di € 912.003,70.A questi si devono sommare poi € 45.691,53 di entrate per imposta di pubblicità e occupazione suolo pubblico oltre a € 266.207,64 di Irpef.
Al 31 dicembre 2019 non risultano debiti fuori bilancio e le spese di personale rispettano i limiti previsti dalla normativa. “Con la parte disponibile dell’avanzo – afferma il Sindaco Valbonesi – andremo a destinare risorse su alcuni lavori pubblici importanti quali l’ampliamento del cimitero comunale (riduzione del mutuo previsto) ed un corposo intervento di manutenzione straordinaria delle strade che interesserà parte del capoluogo e le frazioni di Camposonaldo, Corniolo e Spinello.” Conclude l’assessore Zanchini: “Abbiamo tenuto fede agli impegni presi e i numeri confermano la virtuosità dell’Ente. Purtroppo, alle porte del 2020 l’emergenza Covid-19 ha fortemente inciso sulle nostre vite modificando repentinamente la scala delle priorità. Avere i conti in ordine oggi ci permette gestire al meglio delle nostre possibilità le conseguenze dell’emergenza, senza tralasciare la gestione ordinaria del paese: investimenti in opere pubbliche e servizi. Confidiamo comunque nell’arrivo di ulteriori aiuti da parte dello Stato che impiegheremo innanzitutto per superare le difficoltà derivanti dalla pandemia per andare incontro ai cittadini e alle categorie economiche particolarmente colpite da questa situazione.”



from CorriereRomagna https://ift.tt/2BQyiT6
via IFTTT

Santa Sofia, approvato il rendiconto di gestione 2019

Durante il consiglio comunale di ieri è stato discusso e approvato il rendiconto di gestione 2019. Via libera, quindi, al complesso documento che in ben 12 allegati racchiude attività, verifiche e metodi attraverso cui, anche alla luce delle nuove norme ormai a regime sulla “contabilità armonizzata”, si effettua una verifica consuntiva di quanto svolto nell’esercizio appena passato. Un anno, il 2019, caratterizzato dal punto di vista politico-amministrativo, dalle elezioni Amministrative ed Europee del 26 maggio: un passaggio democratico importante che localmente è stato un momento di partecipazione e di discussione sui temi e sui progetti che riguardano non solo il Comune ma, in generale, tutto il territorio. Questo non ha fermato il Comune di Santa Sofia che ha continuato il suo lavoro orientato a raggiungere gli obiettivi individuati precedentemente e a migliorare i servizi per i propri cittadini.

Il 2019 si è contraddistinto per importanti scelte politiche che daranno i loro frutti negli anni a venire. “Avvenimenti e progetti diversi tra loro ma accomunati da un aspetto fondamentale: la sinergia tra enti – afferma il sindaco Daniele Valbonesi -. Nel dettaglio ricordo la conclusione dei lavori del progetto Vias Animae, la conclusione della progettazione e il finanziamento (in gran parte tramite bandi) dell’antistadio Brusati i cui lavori termineranno nel 2020, la conclusione della progettazione e il finanziamento (in gran parte tramite bandi) della sala Milleluci ed il finanziamento da parte della Regione Emilia-Romagna per la “casa della salute” che sarà collocata presso l’ex casa di riposo dopo i lavori di manutenzione straordinaria gestiti dall’Asp San Vincenzo de Paoli”.

Un altro tema importante – interviene l’assessore al bilancio Matteo Zanchini (nella foto) con delega anche al personale – è quello delle risorse umane. Dopo alcuni anni di stasi in termini di assunzioni, si è proceduto a ridefinire le nuove priorità anche a seguito del collocamento a riposo di personale e in un’ottica di rafforzamento dei Servizi maggiormente in sofferenza. Era una necessità non più procrastinabile: riapprovato il piano del fabbisogno, sono partite una serie di procedure di concorso”.

Nel dettaglio, il piano assunzionale approvato nel luglio 2019 comprende: 1 esecutore tecnico specializzato (cat. B), 1 istruttore amministrativo-contabile (cat. C, di prossima assunzione), 2 istruttori tecnici (cat. C), 1 funzionario tecnico (cat. D). Di queste, nel gennaio 2020 si è conclusa la prima procedura con l’assunzione di una unità presso l’Ufficio Tecnico Comunale. Altra novità nel corso del 2019 è stato l’ampliamento e ristrutturazione della Farmacia Comunale “Cavallucci”, servizio che ha avuto un ruolo centrale durante la gestione della recente emergenza sanitaria.

Anche qui – prosegue Zanchini – stiamo cercando di incrementare i servizi offerti. Grazie ai nuovi spazi, è stato possibile aggiungere una gamma di alimenti gluten free e, da poche settimane, è attivo l’accreditamento grazie al quale in Farmacia è possibile utilizzare i “buoni” per celiaci a mezzo di tessera sanitaria”.

Venendo ai dati del bilancio consuntivo, i risultati soddisfano l’Amministrazione. Il rendiconto di gestione 2019 presenta un avanzo di amministrazione di € 1.700.000, di cui € 1.077.000 è il totale parte accantonata, € 107.600 è la parte vincolata, € 11.125 destinati al finanziamento di spese in conto capitale e ben € 504.200 di fondi disponibili. “Questo risultato di gestione – chiarisce sempre Zanchini – è dovuto in parte all’eliminazione di residui passivi insussistenti e ad una attenta analisi dei debiti e dei crediti”.

Importante evidenziare anche la situazione delle entrate tributarie, con il gettito complessivo IMU accertato pari a € 1.018.000, sostanzialmente in linea con le previsioni di bilancio. Il gettito complessivo per la Tasi è stato accertato per € 10.000. Per quanto riguarda la Tari, si è evidenziato un assestamento di € 912.000. A questi si devono sommare poi € 45.600 di entrate per imposta di pubblicità e occupazione suolo pubblico oltre a € 266.000 di Irpef. Al 31 dicembre 2019 non risultano debiti fuori bilancio e le spese di personale rispettano i limiti previsti dalla normativa.

Con la parte disponibile dell’avanzo – afferma il sindaco Valbonesi – andremo a destinare risorse su alcuni lavori pubblici importanti quali l’ampliamento del cimitero comunale (riduzione del mutuo previsto) ed un corposo intervento di manutenzione straordinaria delle strade che interesserà parte del capoluogo e le frazioni di Camposonaldo, Corniolo e Spinello”.

Conclude l’assessore Zanchini: “Abbiamo tenuto fede agli impegni presi e i numeri confermano la virtuosità dell’Ente. Purtroppo, alle porte del 2020 l’emergenza Covid-19 ha fortemente inciso sulle nostre vite modificando repentinamente la scala delle priorità. Avere i conti in ordine oggi ci permette gestire al meglio delle nostre possibilità le conseguenze dell’emergenza, senza tralasciare la gestione ordinaria del paese: investimenti in opere pubbliche e servizi. Confidiamo comunque nell’arrivo di ulteriori aiuti da parte dello Stato che impiegheremo innanzitutto per superare le difficoltà derivanti dalla pandemia per andare incontro ai cittadini e alle categorie economiche particolarmente colpite da questa situazione”.

Articolo di Staff 4live.



from 4live.it https://ift.tt/31qVQbX
https://ift.tt/eA8V8J via IFTTT

Santa Sofia, approvato il rendiconto di gestione 2019: "Conti in ordine, tenuto fede agli impegni presi"

Santa Sofia, approvato il rendiconto di gestione 2019: "Conti in ordine, tenuto fede agli impegni presi"

Il Consiglio comunale di Santa Sofia ha discusso e approvato il rendiconto di gestione 2019. Via libera, quindi, al complesso documento che in ben 12 allegati racchiude attività, verifiche e metodi attraverso cui, anche alla luce delle nuove...

via ForlìToday https://ift.tt/3eRSVNq https://ift.tt/2ND5CPY June 30, 2020 at 09:19AM

venerdì 26 giugno 2020

Aiuti per gli studenti di Santa Sofia

A Santa Sofia, si è concluso da alcuni giorni l’iter per la stesura della graduatoria di concessione degli strumenti digitali agli studenti che frequentano scuola primaria e scuola secondaria di primo grado. L’iter, seguito da ASP San Vincenzo de’ Paoli, ha visto una prima fase esplorativa, a cui è seguito un vero e proprio bando con cui è stato possibile acquistare strumenti digitali necessari allo studio.

A livello pratico, tutte le famiglie santasofiesi al cui interno risiede un ragazzo in età scolare hanno ricevuto nelle scorse settimane un questionario grazie al quale in primis è stato possibile ricevere informazioni sul nucleo famigliare, le dotazioni tecnologiche e gli eventuali strumenti ricevuti in comodato d’uso. Oltre a questo, sempre tramite il questionario le famiglie hanno avuto la possibilità di richiedere aiuto per l’acquisto di strumenti digitali indispensabili allo studio.

Devo dire che molte famiglie hanno risposto al questionario, e ciò ha permesso di mappare il digital divide nel nostro Comune – dice l’assessora alle politiche sociali Ilaria Marianini -. Tra tutti i questionari compilati, una trentina evidenziavano la necessità di acquistare una strumentazione tecnologica adeguata. A questo punto, l’amministrazione ha deciso di suddividere le richieste: con i fondi comunali abbiamo deciso di acquistare il materiale per gli studenti di scuola primaria e secondaria di primo grado, mentre ai ragazzi che frequenteranno e che hanno già frequentato la scuola secondaria di secondo grado saranno destinati i fondi regionali, in arrivo nelle prossime settimane”.

In totale, le richieste giunte all’ASP erano circa 30. Come detto, 20 di queste provenienti da studenti fino a 14 anni di età. Tutte le richieste rientravano nelle condizioni specificate dall’avviso pubblico e questo ha permesso di soddisfarle per intero grazie ai 7000 euro di fondi comunali. Per quanto riguarda, invece, le 10 domande provenienti da studenti frequentanti la scuola secondaria di secondo grado, si procederà con un iter simile utilizzando i fondi messi a disposizione dalla Regione Emilia Romagna per il contrasto del divario digitale nell’accesso alle opportunità educative e formative per l’anno scolastico 2020-2021.

Già nel mese di luglio, gli studenti di scuola primaria e secondaria di primo grado dovrebbero ricevere la nuova strumentazione digitale, mentre per i ragazzi più grandi siamo in attesa della ripartizione dei fondi regionali e speriamo di concludere le pratiche nel più breve tempo possibile”, conclude Marianini.

Articolo di Staff 4live.



from 4live.it https://ift.tt/2VnflOF
https://ift.tt/eA8V8J via IFTTT

Santa Sofia, aiuti per gli studenti: nuovi strumenti digitali per le famiglie in difficoltà

Santa Sofia, aiuti per gli studenti: nuovi strumenti digitali per le famiglie in difficoltà

A Santa Sofia, si è concluso da alcuni giorni l'iter per la stesura della graduatoria di concessione degli strumenti digitali agli studenti che frequentano scuola primaria e secondaria di primo grado. L'iter, seguito dall'Asp San...

via ForlìToday https://ift.tt/380zM9l https://ift.tt/38eXHk7 June 26, 2020 at 12:08PM

Quando il Secondo conflitto mondiale investì Ladino e dintorni

Si deve allo storico Gilberto Giorgetti (1941-2012) un ampio resoconto sull’attività antifascista e antitedesca che si sviluppò dopo l’8 settembre 1943 nella zona di Vecchiazzano, Ladino e Massa. Il documento è pubblicato sul sito www.vecchiazzano.it nella quinta parte di una più ampia ricerca sulla storia del territorio denominata “Vecchiazzano fra Ottocento e Novecento”.

Il lavoro di Giorgetti parte proprio dall’annuncio dell’entrata in vigore dell’armistizio di
Cassibile firmato dal governo Badoglio del Regno d’Italia con gli Alleati della seconda guerra mondiale. Il messaggio, letto proprio dal maresciallo Pietro Badoglio (capo del overno e
maresciallo d’Italia) alle 19,42 al microfono dell’EIAR, fece pensare agli italiani che la guerra fosse finita, ma con lo sfascio dell’esercito italiano, lo sbarco degli eserciti alleati nel Sud Italia e l’avvio della Resistenza ebbe inizio il periodo peggiore della seconda guerra mondiale.

La paura, l’incertezza e la stanchezza del conflitto avevano logorato i nervi ai soldati e ai civili, sottoposti a continui bombardamenti. Moltissimi giovani soldati abbandonarono le proprie formazioni militari e cercarono di raggiungere con ogni mezzo la propria casa. Anche a Vecchiazzano per diversi giorni fu un continuo susseguirsi di ragazzi in fuga. Alcuni nell’impossibilità di arrivare a destinazione si diedero alla “macchia” in attesa di tempi migliori, oppure giunti a casa si nascosero o iniziarono a raggiungere le prime formazioni partigiane che si stavano organizzando in collina. È il periodo in cui anche a Vecchiazzano e dintorni si cominciarono a formare alcuni gruppi di partigiani, in questo caso aderenti al PCI.

Racconta Gilberto Giorgetti che ha avuto la possibilità di raccogliere le dirette testimonianze da persone che conosceva molto bene essendo anche lui nato in loco: “Da un po’ di tempo nel boschetto di acacie di casa Bróna, sulla strada della Punta, si radunavano alcuni antifascisti per discutere come poter organizzare un’eventuale resistenza. Vi partecipavano Vincenzo Fiumi, detto Bróna, Achille Ricciardi, detto Pacanin ad Ciarôn, Ferdinando Strocchi, detto Nandin ad Stróc e Armando Mercuriali, detto Lurinzêt. Intanto, dopo l’8 settembre, a Vecchiazzano si organizzano le “staffette” per i collegamenti coi partigiani che operano sulle colline nella valle del Bidente. Il loro compito era quello di far pervenire rifornimenti alimentari ed informazioni. Sembra che per consegnare le notizie ai partigiani, alcune “staffette”, calzassero delle scarpe il cui tacco cavo poteva nascondere dei messaggi in codice.
Fra le “staffette” di Vecchiazzano si ricordano Elvira Fiumi, Ettore Leoni e Domenico Giacchini. La merce veniva consegnata in casa Leoni e in casa Giacchini e da li era distribuita, per mezzo delle “staffette”, presso l’ospedale di Dovadola, per poi farla pervenire agli interessati. Un altro punto di riferimento per i partigiani era la parrocchia, dove don Biagio Fabbri consegnava ad Elvira o ad Ettore il materiale alimentare e vestiario che riusciva a racimolare (Elvira Fiumi testimoniò verbalmente la propria esperienza ndr)”.
“Nei pressi di Santa Sofia, nelle località Biserno, Poggio alla Lastra, Monte Marino, Strabatenza e Casa Nova dell’Alpe”, continua il racconto di Giorgetti, “erano raggruppati circa 850 uomini in 19 compagnie, scarsamente armati, che facevano parte delle “Brigate Romagna”, poi Ottava brigata Garibaldi. In questa “brigata” ricordiamo: Carlo (Sergio) Fantini, detto Tribulin, di Ladino, Elvano Morgagni, detto Timocenko, Tonino Ravaioli, detto ‘E mör ad Sintël e Ulderico Gatta, detto Bibo ad Gata, di Vecchiazzano. Elvano Morgagni è la stessa persona che, nell’ottobre del 1943, ebbe l’incarico di far pervenire le armi, le munizioni e i medicinali ai partigiani di Santa Sofia.

Guido Miserocchi diede disposizioni a Secondo Tartagni, detto Dino, affinché si recasse a Vecchiazzano per incontrare Elvano. Il giovane partigiano l’avrebbe atteso seduto sul parapetto del ponte sul fiume Rabbi e poi lo avrebbe accompagnato in una casa, in via Ca’ Rossa a Caiossi, per caricare sul camion di Nino Ruffilli, detto Zivilén, del materiale bellico. Il riconoscimento doveva avvenire congiungendo una moneta da cinque lire, già divisa in precedenza da Miserocchi e consegnata ai due convenuti, come viene riportato anche dallo stesso Secondo Tartagni nel libro “La lotta partigiana nella vallata del Bidente”, Forlì 1976″.

Sergio Fantini

Il 12 aprile 1944, lunedì di Pasqua, circa 10.000 tedeschi e 5.000 fascisti attaccano le brigate partigiane della Romagna e della Toscana, queste, contano circa 1.500 uomini, di cui 400 sono disarmati. Nella notte fra il 7/8 aprile, benché avessero ricevuto un lancio di armi da parte degli Alleati, i partigiani furono costretti alla fuga. <<Così, un piccolo gruppo di loro ripararono a Vecchiazzano in casa Tribulin (l’abitazione della famiglia Fantini)”, scrive Giorgetti, “dove decisero di nascondere le armi sotto una siepe. Poi ognuno ripartì per la propria destinazione. Lungo il tragitto Morgagni decise di andare a casa Sbaràia, da suo zio Bruno, mentre Gatta preferì far visita ad una famiglia di Vecchiazzano che conosceva molto bene. Fra i partigiani che lasciarono la casa Tribulin, c’era anche un infiltrato, un tale di Cervia del quale nessuno sospettava. Giunto a Forlì, la spia andò al comando fascista, che aveva sede in palazzo Albertini nell’attuale piazza Saffi, dove denunciò la famiglia Fantini.

L’uomo si vestì con la divisa della milizia e subito dopo ripartì sul camion della spedizione punitiva, per ritornare in casa Tribulin. Sergio venne subito catturato assieme ai due fratelli. Con gesto eroico, il partigiano scagionò da ogni responsabilità i familiari, che furono subito liberati. Sergio, invece, nel pomeriggio del 4 maggio 1944 venne accompagnato lungo la “callaia” della sua casa e venne ucciso, sparandogli tre colpi di rivoltella a distanza ravvicinata. Una pallottola lo raggiunse a metà della fronte, un’altra gli lacerò la guancia sinistra e un ultimo proiettile gli trapassò la gola.

Intanto, la milizia fascista percorreva le strade di Vecchiazzano alla ricerca di altri partigiani. Morgagni, da casa Sbaràia, si caricò sulle spalle una fascina e fingendosi un bracciante si nascose vicino alle mura del cimitero fra l’erba di un campo. Durante la notte lo raggiunse Ulderico Gatta e insieme attesero l’alba avvolti nelle coperte.
Il giorno seguente, la salma di Sergio Fantini venne portata nella camera mortuaria del cimitero di Vecchiazzano, per essere riordinata prima della sepoltura. Bruno Sbaraglia, in questa occasione, andò ad aiutare Romeo Regitori, il becchino del cimitero. Bruno incaricò poi sua moglie Ida di far bollire dell’acqua per poter lavare la salma.

I due uomini erano intenti al lavoro, quando Romeo si rivolse a Bruno: “Sai, penso che questa notte ci siano stati dei partigiani anche qui vicino al cimitero, perché questa mattina presto ho sentito dei rumori…”. “Cosa dite!” lo interruppe Bruno “Era gente che mi ha rubato l’erba, non avete visto che disastro hanno combinato?”. Romeo Regitori lo guardò in silenzio. Aveva capito che era meglio tacere (anche in questo caso Giorgetti ricostruì gli avvenimenti grazie a una testimonianza verbale di Bruno Sbaraglia ndr).
In seguito all’uccisione di Sergio Fantini, una decina di giovani partigiani di Vecchiazzano s’intimorirono e si presentarono spontaneamente al comando fascista per non essere perseguitati. Molti si appellarono ad un bando di Mussolini, che garantiva clemenza nei confronti di coloro che avevano dimostrato avversione al regime, purché si fossero costituiti entro il 25 maggio del 1944.

In Romagna, in quei giorni, ci furono ovunque momenti di grande tensione che portarono all’uccisione di ostaggi, all’incarcerazione di persone sospette, all’uccisione di innocenti nelle case, nei campi, lungo i fiumi e per le strade. Ci furono, inoltre, perquisizioni e furti, soprattutto di biciclette, requisizioni di bestiame e affissioni di bandi, che “parlavano” di morte, di prigione e di fucilazione. C’erano ovunque delle spie e delle impiccagioni nelle pubbliche piazze. Una specie di bolgia infernale dominata dalla paura e dall’arroganza nazifascista.

Lungo la breve strada privata che conduce al podere Cimatti, una laterale sulla sinistra della provinciale Vecchiazzano-Ladino, qualche centinaio di metri prima del bosco, è presente un cippo con lapide sul luogo dell’uccisione di Fantini che reca l’iscrizione: “QUI CADDE EROICAMENTE / FUCILATO DAI SICARI / FASCISTI / IL GAPPISTA / FANTINI SERGIO / DI ANNI 26 / COMBATTENTE DELLA LIBERTÀ. / I COMPAGNI DI LOTTA POSERO”.
L’uccisione venne denunciata in un volantino diffuso clandestinamente il 5 giugno 1944 dal Partito Comunista. Nello stesso foglio si accumunava la sorte di Fantini a quella di due altri partigiani: Rino Laghi e Armando Asioli.

Rino Laghi

Rino Laghi è stato riconosciuto partigiano dell’8° brigata con ciclo operativo dal 15 settembre 1943 al 15 aprile 1944. Nome di battaglia Gorki. Fu tra gli iniziatori della lotta partigiana in pianura, partecipò alle prime azioni gappiste. Il 10 febbraio 1944 fece parte del gruppo che uccise in pieno giorno, il federale fascista di Forlì, Arturo Capanni lungo la via Firenze, a poche centinaia di metri dalla sua abitazione di San Varano. Dopo questa azione fu impossibile per lui rimanere in città e si trasferì nell’8° brigata. Durante il rastrellamento del mese di aprile, venne catturato al Muraglione e tradotto a Firenze dove venne fucilato il 3 maggio 1944.

Armando Asioli

Il 7 maggio 1944 un milite della Guardia nazionale repubblicana di Forlì uccise Armando Asioli a colpi di mitra nei pressi del cimitero di Villanova. Asioli aveva 38 anni e lavorava come meccanico, era soprannominato “Macaron”. Antonio Mambelli nel “Diario degli avvenimenti in Forlì e in Romagna” così descrive la tragica vicenda: “A seguito dello scoppio di un ordigno il 19 febbraio 1944 vicino al portone d’ingresso della Caserma Caterina Sforza, furono tratti in arresto i congiunti della vittima: il padre Cesare facchino di anni 64, la sorella Maria, di anni 32, il figlio Roberto d’anni 10 e la moglie Rosalia Nozzoli di 34 anni, il primo e l’ultima detenuti per 72 giorni nelle nostre carceri, 9 giorni la sorella, 2 il figlio. Armando Asioli era sfuggito alla cattura scavalcando il muretto del cortile di casa sua in via Andrelini e da allora era vissuto a contatto dei partigiani, tuttavia in seguito, per l’interessamento del questore Larice (Secondo Larice, nato a Forlì nel 1897 morirà a Roma nel 1952, dopo Forlì fu questore a Milano avendo aderito alla RSI ndr), ora degente in ospedale, aveva ottenuto di poter rientrare liberamente in famiglia, ciò che appunto faceva. Si dice che l’uccisore si sia vantato del “bel colpo” che ha soppresso un operaio abile, tenero coi suoi, amatissimo al lavoro, come lo scrivente può testimoniare per dimestichezza di rapporti; egli militava certo nel movimento clandestino ed era di idee comuniste, ma si era sottratto all’arresto poiché temeva la vendetta di un fascista con cui pare fosse venuto a diverbio per opinione politica: l’Asioli lavorava presso le Officine di Forlì”.

Don Angelo (Gino) Savelli

A Ladino nacque Angelo Savelli, da tutti chiamato Gino, che diventò parroco e fu un esponente di primo della Resistenza nella zona di Modigliana. Finora ho raccolto pochi elementi per poter parlare in modo esauriente di lui in questo contesto. Mi riservo di farlo a parte e chiedo collaborazione per ottenere informazioni su don Savelli (chi ne ha può inviare una mail a gabriele.zelli@gmail.com).

La caserma Caterina Sforza

Siccome poco sopra viene citata la caserma Caterina Sforza di via Romanello occorre ricordare che diventò luogo adibito ad uso militare in seguito alle soppressioni napoleoniche. Fu dapprima denominata caserma “Santa Caterina”, perché occupava gli spazi dell’omonimo monastero.
Nel 1903 Giuseppe Ottolenghi (1838 – 1904), Ministro della guerra del Regno d’Italia, stabilì il cambio di denominazione, come riportato ne “Il Giornale Militare Ufficiale” del 7 novembre. Fu sede dell’11° Reggimento Fanteria della Brigata Casale che conquistò Gorizia durante la Grande Guerra (i soldati furono denominati “i Gialli del Calvario” dal colore delle mostrine e dal numero elevatissimo di morti che si registrarono per conquistare la modesta altura ma solidamente presidiata dall’esercito austro-ungarico ndr). Dopo l’8 settembre 1943, diventò sede di una caserma della GNR e poi delle Brigate nere. Vi vennero concentrati per la visita medica i prigionieri e i rastrellati destinati alla deportazione per il lavoro obbligatorio in Germania.

Nelle celle di questa caserma la polizia politica fascista praticò la violenza e la tortura.
Dopo la liberazione fu occupata da numerose famiglie che avevano perso la casa in seguito ai numerosi bombardamenti sulla città e negli anni successivi da famiglie disagiate della città, per l’esattezza 101, i cui componenti vivevano in una situazione di promiscuità e di degrado, tanto che diventò per tutti il “Casermone”. L’edificio fu liberato nel 1973, durante il mandato del sindaco Angelo Satanassi (1925 – 2011) con lo spostamento delle famiglie, seguito dall’assessore Maria Belli (1934), in altrettanti appartamenti popolari costruiti in via Torquato Nanni. Solo nel 1988 fu possibile restaurare il Casermone dopo che fu acquistato dal Comune di Forlì.

Ricordo molto bene questi ultimi fatti perché seguii i lavori in qualità di assessore all’Edilizia pubblica. Le esigenze dell’ adiacente Istituto scolastico (ora Istituto Superiore “Roberto Ruffilli” n.d.r.) costruito negli anni ’60 demolendo gran parte del monastero fecero prendere in considerazione la possibilità di utilizzare la chiesa e diversi altri ambienti attigui. La sfida fu particolarmente stimolante per l’equipe di professionisti che ha progettato il restauro ed ebbe anche un risvolto pioneristico: si doveva recuperare un edificio storico, da destinare a un uso prevalentemente scolastico, applicando per la prima volta in un immobile di tali dimensioni la legge antisismica. Le soluzioni che oggi si possono ammirare, con il recupero della chiesa ad aula magna e sala conferenze più gli altri ambienti a uso scolastico, sono state possibili grazie alla stretta collaborazione fra l’Arch. Antonio Quadretti, progettista e direttore dei lavori dell’intervento, l’Ingegnere Paolo Zarlenga, direttore dei lavori strutturali, il Comune, la Soprintendenza di Ravenna e le ditte impegnate nei lavori (prima fra tutte la Cooperativa A.C.M.A.R. di Ravenna).
Dal prossimo articolo si inizierà a camminare verso Rovere.

Gabriele Zelli

Articolo di Gabriele Zelli.



from 4live.it https://ift.tt/3834LkV
https://ift.tt/eA8V8J via IFTTT

giovedì 25 giugno 2020

Il Parco di Sculture protagonista delle Giornate Fai

Il Parco di Sculture protagonista delle Giornate Fai

Sabato 27 e domenica 28 giugno anche Santa Sofia partecipa alle Giornate del Fai all'aperto: nel fine settimana, infatti, è possibile effettuare visite guidate presso il Parco di Sculture che si snoda lungo il fiume Bidente, con partenza...

via ForlìToday https://ift.tt/2Z6dTBf https://ift.tt/3i2TUvR June 25, 2020 at 12:27PM

A Santa Sofia giornate FAI all’aperto

Sabato 27 e domenica 28 giugno anche Santa Sofia partecipa alle Giornate del FAI all’aperto: in questo fine settimana, infatti, sarà possibile effettuare visite guidate presso il Parco di Sculture che si snoda lungo il fiume Bidente, con partenza proprio dal centro di Santa Sofia. Come sottolinea il FAI – Fondo Ambiente Italiano, nelle settimane di lockdown la bellezza dell’Italia ci è mancata, ma ora è giunto il momento di tornare a scoprirla, in sicurezza. Così, questa edizione speciale delle Giornate FAI ci porterà alla scoperta di luoghi all’aperto che permettano di rispettare il necessario distanziamento sociale, organizzando le visite su prenotazione obbligatoria da effettuare solo online a partire dal 23 giugno.

Ancora una volta, Santa Sofia è protagonista di questa lodevole iniziativa del FAI, che mette in luce angoli meno conosciuti del nostro Paese – dichiara Isabel Guidi assessora alla cultura del Comune di Santa Sofia -. Ricordo con piacere l’edizione passata, con gli studenti di Santa Sofia coinvolti in prima persona nelle vesti di “Ciceroni”: per il 2020 avremo sicuramente un’edizione diversa, le norme di sicurezza ci impongono di mantenere distanze e le visite potranno avvenire solo su prenotazione, ma sarà comunque un’esperienza che ricorderemo. Finalmente, torniamo a vivere i luoghi della cultura e della bellezza”.

Per partecipare alle Giornate FAI all’aperto è necessaria la prenotazione, da effettuare on line sul sito del FAI https://www.fondoambiente.it/. In programma, sabato e domenica, turni di visita alle 10,00, 11,30, 16,00, 17,30 per gruppi di massimo 20 persone. Le prenotazioni saranno aperte fino ad esaurimento posti e non oltre le ore 15,00 di venerdì 26 giugno.

Articolo di Staff 4live.



from 4live.it https://ift.tt/2VfLt6X
https://ift.tt/eA8V8J via IFTTT

mercoledì 24 giugno 2020

A luglio, “I love July” tra passeggiate, letture, arte, sport e compiti

L’estate santasofiese si arricchisce di un nuovo tassello: nel mese di luglio, infatti, parte un calendario di iniziative pensate per bambini e ragazzi, organizzato da CIF Santa Sofia con il contributo del Comune di Santa Sofia e la collaborazione di Sophia in Libris, Spazio Arte, ASD Santa Sofia – MTB, Tour de Bosc e Fondazione Cassa di Risparmi di Forlì.

In questa difficile estate segnata dall’emergenza Covid 19, l’amministrazione si è subito attivata per venire incontro alle esigenze delle famiglie. Così, oltre al Centro Estivo, abbiamo sostenuto la nascita di questo calendario di iniziative pensato per bambini e ragazzi di diverse età, che negli scorsi mesi hanno dovuto sopportare forti restrizioni”, dichiara l’assessora alle politiche sociali Ilaria Marianini.

Il calendario di eventi “I love July” è stato pensato per bambini e ragazzi tra 6 e 16 anni e vede il coinvolgimento di numerose associazioni di volontariato santasofiesi, impegnate a proporre iniziative di vario genere, tutte ad iscrizione obbligatoria.
Dalla collaborazione con l’Associazione Tour de Bosc nasce il progetto “Escursioniamoci”, uscite di varia difficoltà alla scoperta del territorio. Primo appuntamento sabato 4 luglio al Parco Fluviale con i bambini dai 6 agli 8 anni, a cui segue sabato 11 luglio una passeggiata con destinazione Derna, Valagheda e Tirli per bambini di 9, 10 e 11 anni. Si prosegue sabato 18 luglio con una camminata fino a Camposonaldo con ragazzi di 12, 13 e 14 anni per finire sabato 25 luglio con l’escursione a Collina di Pondo insieme ai ragazzi di 15, 16 e 17 anni. Per ogni escursione, la quota di partecipazione è di 20 euro comprensivi di assicurazione, merenda e pranzo al sacco.

Insieme a Spazio Arte e Sophia in Libris i bambini potranno partecipare alle “Letture artistiche”, incontri pomeridiani tra narrazione e laboratori manuali. Questo il programma: mercoledì 8 luglio “In viaggio con Ulisse” presso il Parco Fluviale, mercoledì 15 luglio “Che noioso essere lenti!”, mercoledì 22 luglio “Siamo tutti Wonder” e mercoledì 29 luglio “Letture in Fantasia”. La quota di partecipazione è di 5 euro ad incontro.
Insieme ad ASD Santa Sofia – Gruppo MTB nasce il progetto “A scuola di MTB”, lezioni di gruppo per apprendere le tecniche base per poter pedalare in sicurezza: frenata d’emergenza, come affrontare ostacoli e pedalare in gruppo, informazioni generali sulla bicicletta e sui comportamenti da tenere in strada, la meccanica, la cura e la manutenzione. Il corso sarà tenuto da istruttori di 2° livello formati dalla FCI (Federazione Ciclistica Italiana) nelle giornate di venerdì 3, 10, 17, 24 e 31 luglioal campo sportivo “Brusati”, dalle ore 15,00 alle ore 18,00. Quota di partecipazione: 10 euro a giornata, comprensiva di assicurazione e merenda.

Infine, non mancherà nemmeno l’aiuto compiti per alunni dai 6 ai 13 anni: sono previsti due turni, il primo nelle giornate di 7, 9, 14 e 16 luglio, il secondo nelle giornate di 21, 23, 28 e 30 luglio, dalle 15,00 alle 18,00. In entrambi i turni, i ragazzi saranno suddivisi in piccoli gruppi (massimo 8 bambini, in ottemperanza ai protocolli regionali) e le attività si svolgeranno preferibilmente in spazi all’aperto o in luoghi chiusi in cui sia possibile garantire il distanziamento sociale. Quota di partecipazione: 20 euro per ogni turno, comprensivi di merenda.

Per l’estate 2020 abbiamo unito le nostre forze e, insieme alle altre associazioni di volontariato santasofiesi, abbiamo pensato ad un calendario che potesse coinvolgere bambini e ragazzi alla scoperta del territorio – dice Maddalena Fabbri presidente CIF Santa Sofia -. Ovviamente le attività verranno svolte nel rispetto delle normative vigenti e, per questo, chiediamo la massima collaborazione dei genitori e invitiamo ad iscrivere per tempo i ragazzi, in modo da potere organizzare al meglio le attività. Sarà un’estate diversa, noi cercheremo di vivere al meglio i bellissimi spazi che abbiamo a disposizione a Santa Sofia e nei dintorni”.

Articolo di Staff 4live.



from 4live.it https://ift.tt/37YHwZy
https://ift.tt/eA8V8J via IFTTT

Santa Sofia, "I love July": un ricco calendario di attività per bambini e ragazzi

Santa Sofia, "I love July": un ricco calendario di attività per bambini e ragazzi

L'estate santasofiese si arricchisce di un nuovo tassello: nel mese di luglio, infatti, parte un calendario di iniziative pensate per bambini e ragazzi, organizzato da CIF Santa Sofia con il contributo del Comune di Santa Sofia e la...

via ForlìToday https://ift.tt/2B4KTlt https://ift.tt/3dvVNxG June 24, 2020 at 12:27PM

martedì 23 giugno 2020

Dal parco delle sculture al Campus: le Giornate Fai all'aperto tra i tesori verdi forlivesi

Dal parco delle sculture al Campus: le Giornate Fai all'aperto tra i tesori verdi forlivesi

Ripartono le visite al patrimonio culturale italiano con una speciale attenzione alla sicurezza e alle bellezze naturali. Arrivano le Giornate FAI all'aperto: ben 200 luoghi in 150 città aperti il 27 e 28 giugno. Le...

via ForlìToday https://ift.tt/2VcJ50J https://ift.tt/2RPTLxU June 23, 2020 at 12:06PM

domenica 21 giugno 2020

Milioni di piante per abbattere i gas serra: nasce la Fondazione Alberitalia

Milioni di piante per abbattere i gas serra: nasce la Fondazione Alberitalia

A Santa Sofia, sull’Appennino forlivese, si sono svolti i primi passi del Comitato Alberitalia: grazie all’impegno organizzativo della Sisef (Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale), alla cui attivit&agrave...

via ForlìToday https://ift.tt/2Br7Vmn https://ift.tt/2V3xgcU June 22, 2020 at 07:48AM

lunedì 15 giugno 2020

A Santa Sofia aperti i giardini e le aree gioco

Come stabilito dal DPCM dell’11 giugno, a partire da oggi è prevista la riapertura delle aree destinate a gioco per bambini nei parchi pubblici e anche a Santa Sofia torneranno ad essere fruibili i numerosi parchi del paese e delle frazioni.

Durante il lockdown, con la concomitante chiusura dei parchi, l’Amministrazione comunale ha colto l’occasione per portare a termine un piano di manutenzione di queste aree in tutto il territorio comunale, comprese le frazioni – dice il sindaco Daniele Valbonesi -. In questo periodo gli operai comunali hanno effettuato installazioni di nuovi giochi, posa di pedane di sicurezza, risanamento di giochi e recinzioni già esistenti e distribuzione dei bidoni ove non sufficienti. Grazie ad un efficace lavoro di squadra tra ufficio tecnico, operai comunali ed un folto gruppo di volontari, oggi riconsegniamo alla cittadinanza parchi più vivibili, con un’attenzione particolare alle aree gioco: luoghi più decorosi, più sicuri e con nuove stimolanti attrazioni per bambini di ogni età”.

Inoltre, un ringraziamento speciale va a Pro Loco Santa Sofia che si è dimostrata particolarmente sensibile al progetto di riqualificazione delle aree e che ha donato alla comunità uno dei nuovi giochi, “La Piramide” installato nel parco di via Minuccia.

Articolo di Staff 4live.



from 4live.it https://ift.tt/2UMJhn3
https://ift.tt/eA8V8J via IFTTT

Santa Sofia, aperti i giardini e le aree gioco rinnovate. E spunta anche una piramide

Santa Sofia, aperti i giardini e le aree gioco rinnovate. E spunta anche una piramide

Come stabilito dal Dpcm dell'11 giugno, a partire da lunedì è prevista la riapertura delle aree destinate a gioco per bambini nei parchi pubblici e anche a Santa Sofia torneranno ad essere fruibili i numerosi parchi del paese e...

via ForlìToday https://ift.tt/3e6nVIX https://ift.tt/37Diqza June 15, 2020 at 12:39PM

sabato 13 giugno 2020

Una 69enne di Santa Sofia cade in canalone mentre cerca funghi e muore

Una santasofiese 69enne è morta oggi nella tarda mattinata dopo essere caduta in un canalone mentre stava cercando funghi insieme al fratello. La tragedia è accaduta a Villaneta di Campigna. I due fratelli, che procedevano distanziati, ma sempre in contatto visivo l’uno con l’altra, si sono spostati verso una zona particolarmente impervia. Poco dopo la donna non ha più risposto al fratello che, dopo averla inutilmente cercata, ha lanciato l’allarme verso le 12,30.

Sono subito intervenuti i carabinieri della forestale e il soccorso alpino, squadra del Bidente, anche con una unità cinofila. Intorno alle 15,00 il corpo privo di vita della donna è stato ritrovato in fondo a un canalone. Il personale del 118 ha solo potuto constatare il decesso. Il corpo della donna è stato recuperato dai tecnici del soccorso alpino non senza difficoltà dato il terreno scosceso e bagnato.

Articolo di Staff 4live.



from 4live.it https://ift.tt/3fkZdET
https://ift.tt/eA8V8J via IFTTT

Precipita in un canalone mentre cerca funghi in Campigna: muore una donna

Una donna di Santa Sofia è morta questa mattina intorno alle 12.30 in Campigna. La 69enne era uscita per un’escursione in compagnia del fratello; i due si erano incamminati per cercare funghi. Vicino a Villaneta i due si sono divisi e l’uomo dopo pochi minuti, dando voce alla congiunta ha notato che non rispondeva. Così, ha chiamato i carabinieri forestali e il soccorso alpino della stazione Monte Falco. La donna è stata trovata priva di vita verso le 15.30 di oggi in un canalone di Villaneta.

L'articolo Precipita in un canalone mentre cerca funghi in Campigna: muore una donna proviene da RomagnaUno.



from RomagnaUno https://ift.tt/2B5lWpE
via IFTTT

Dramma in Campigna, 69enne muore in un dirupo cercando funghi

CAMPIGNA. Finisce in un canalone e muore cercando funghi. Tragedia questa mattina nella zona di Campigna dove una 69enne residente a Santa Sofia è deceduta mentre era uscita per un’escursione in compagnia del fratello. Lasciata la macchina i due si sono incamminati tra i sentieri, fiduciosi di riempire il paniere, considerando anche le precipitazioni piovose degli ultimi giorni. I due comminavano un po’ distanti, ma sempre in contatto vocale quando, giunti nella fascia di Villaneta di Campigna la donna suggerisce al fratello di spostarsi verso il lato del Ballatoio, visto che l’area appena battuta, non era stata particolarmente fruttuosa. Il fratello ha seguito le indicazioni della donna, ma ad un certo punto si è accorto che la sorella non rispondeva più ai suoi richiami. Preoccupato, ha iniziato a cercarla allertando poi il 112 per chiedere aiuto. Verso le 12.30 una pattuglia dei Carabinieri Forestali di Campigna si è recata sul posto; attivato anche il Soccorso Alpino e Speleologico Stazione Monte Falco, che a sua volta ha allertato la squadra della valle del Bidente. Impiegate anche le unità cinofile. Nel pomeriggio, attorno alle 15.30, la 69enne è stata trovata in fondo ad un canalone in un’area compresa tra Villaneta e il Ballatoio priva di vita. Inutile purtroppo l’intervento del 118.



from CorriereRomagna https://ift.tt/30zI0DE
via IFTTT

Cercava i funghi col fratello: precipita in un canalone e perde la vita

Cercava i funghi col fratello: precipita in un canalone e perde la vita

È finita in tragedia l'escursione in Campigna di una 69enne di Santa Sofia. La donna era uscita sabato mattina col fratello per andare alla ricerca di funghi. Lasciata la macchina, i due si sono incamminati tra i sentieri della zona...

via ForlìToday https://ift.tt/37yi2ll https://ift.tt/3dZ7NZV June 13, 2020 at 07:13PM

venerdì 12 giugno 2020

Iscrizioni aperte per il Nido, “Open day” virtuale sul sito dell’ASP

C’è tempo fino al 22 giugno per effettuare l’iscrizione al Nido Fiocco di Neve di Santa Sofia per l’anno scolastico 2020 – 2021 e ASP e Amministrazione invitano gli interessati a farlo quanto prima, per permettere la migliore organizzazione del servizio. L’Amministrazione comunale di Santa Sofia, infatti, riconosce l’importante ruolo educativo che compete al Nido d’Infanzia e sostiene la scelta di quei genitori che spesso vedono nel servizio una grande opportunità educativa e di socializzazione.

In considerazione del particolare momento di crisi, abbiamo deciso di investire economicamente sul servizio permettendo così di mantenere un basso costo delle rette del nido a carico delle famiglie – sottolinea l’assessora alle politiche sociali Ilaria Marianini -. Proprio per questo, però, è importante sapere quante saranno le famiglie interessate entro il 22 giugno, data improrogabile entro cui è necessario presentare la domanda per avere accesso al posto comunale con retta agevolata”.

Le famiglie interessate all’iscrizione al Nido sono quindi tenute a presentare domanda per permettere all’Amministrazione di fare valutazioni sul numero dei posti comunali da mettere a disposizione dei residenti nel Comune di Santa Sofia. Per accedere al posto comunale è quindi necessario presentare la domanda entro i tempi stabiliti entrando così a far parte della graduatoria. Successivamente alla formazione della graduatoria e alla definizione della retta, la famiglia avrà la possibilità di accettare il posto o di rifiutarlo. Le domande pervenute oltre il 22 giugno potranno essere accolte in base ai posti disponibili e verranno gestite in rapporto diretto con il gestore del Nido.

Per conoscere meglio i servizi del nido Fiocco di Neve, vista l’impossibilità di organizzare il classico open day, è stato predisposto un “open day virtuale” visibile sul sito dell’ASP www.asp-sanvincenzodepaoli.it: un modo alternativo per ricevere comunque informazioni dalle educatrici riguardo gli aspetti organizzativi ed educativi riguardanti la frequenza del bambino al Nido.

Ovviamente, a causa dell’emergenza sanitaria in corso, il servizio sarà organizzato nel rispetto della normativa in vigore e diventa fondamentale ricevere tutte le informazioni relative ai potenziali iscritti per l’anno scolastico 2020/2021 e l’ASP precisa che nel caso in cui il servizio dovesse subire delle modifiche sostanziali a causa delle normative emanate per l’emergenza sanitaria Covid 19, tali modifiche saranno comunicate alle famiglie che avranno comunque la possibilità di ritirare la domanda prima dell’avvio del servizio.

Articolo di Staff 4live.



from 4live.it https://ift.tt/3fiHxdc
https://ift.tt/eA8V8J via IFTTT

Santa Sofia, iscrizioni aperte per il Nido: anche un "open day" virtuale

Santa Sofia, iscrizioni aperte per il Nido: anche un "open day" virtuale

C'è tempo fino al 22 giugno per effettuare l'iscrizione al Nido Fiocco di Neve di Santa Sofia per l'anno scolastico 2020-2021 e Asp e Amministrazione invitano gli interessati a farlo quanto prima, per permettere la migliore...

via ForlìToday https://ift.tt/2UBgi5G https://ift.tt/2BSm3Fo June 12, 2020 at 11:45AM

mercoledì 10 giugno 2020

La grande frana di Corniolo non è più un pericolo, dopo 10 anni tolti i divieti di accesso al Bidente

La grande frana di Corniolo non è più un pericolo, dopo 10 anni tolti i divieti di accesso al Bidente

Dopo dieci anni tornano pienamente fruibili dal pubblico i rami del fiume Bidente a monte della località Capaccio, sopra Santa Sofia. Con un'ordinanza apposita, il sindaco del comune dell'alta valle bidentina ha disposto la revoca dei...

via ForlìToday https://ift.tt/2XP3qLa https://ift.tt/3ff2mpT June 10, 2020 at 01:33PM

domenica 7 giugno 2020

Forlì, vacanze: corsa alle Vallate ma gli alloggi sono pochi

FORLI’. Tornano le vacanze anni ’60 quando ogni famiglia traslocava dalla città verso il mare o i paesi di montagna. Merito o colpa del Covid che ha costretto gli italiani a fare di necessità virtù riscoprendo antiche e desuete abitudini. Nelle località dell’Appennino si attende l’invasione dei turisti che armi e bagagli traslocheranno per uno o più mesi. Oltre ad alberghi e b&b la corsa è rivolta ad accaparrarsi un’abitazione, casa o appartamento, superando in qualche caso anche le diffidenze dei locatari restii ad affittare per paura del contagio. Un trend che su scala nazionale è confermato da un’indagine condotta di AirBnb secondo cui l’82% degli italiani trascorrerà le ferie nella penisola (contro il 55% dell’anno scorso) con il 66% delle richieste rivolte a soggiorni di durata superiore ad una settimana (erano al 32% lo scorso anno) mentre si registra un netto calo delle prenotazioni per i week end che scendono di oltre il 70 per cento. In questo senso non fanno eccezione i comuni con maggior flusso turistico del crinale romagnolo.


Una richiesta abbondante
Come, ad esempio, Premilcuore. «Riscontriamo un interesse smisurato per il nostro comune – racconta Francesca Bresciani, operatrice del centro visite del parco -. Siamo letteralmente inondati di richieste per i soggiorni per uno ma anche due mesi. Registriamo il boom degli afflussi alla Grotta Urlante in località Giumella, chi si rivolge all’ufficio per chiedere informazioni o ritirare depliant non manca di chiedere notizie su come raggiungere questo sito che è diventato punto nodale delle attrazioni». Nell’alto Rabbi gli appartamenti disponibili sono oltre 40, abbondano le richieste per il mese di agosto ma molti optano per i due mesi clou dell’estate. Alcuni si sono spinti a chiedere case da giugno a settembre. Non mancano richieste originali come villa con piscina o casale con aria condizionata. E con il verde che abbonda nei monti circostanti c’è anche chi ha chiesto il giardino davanti all’uscio.
L’offerta ridotta
Insomma, la vacanza a chilometro zero, in un’Italia che sta uscendo dall’epidemia di Covid 19, piace sempre di più specialmente se in appartamento affittato. Così, oltre alla riviera romagnola, tanti stanno cercando una sistemazione nell’Appennino Forlivese. L’alta vallata del Bidente, con le foresta della Campigna e la diga di Ridracoli, offre possibilità di divertimento ed attività all’aperto che riscontrano sempre un successo crescente. «Le richieste di alloggio erano già in crescita – conferma Daniele Valbonesi, sindaco di Santa Sofia – e la situazione attuale favorisce ancora di più il mercato, anche se non abbiamo idea dei numeri esatti di questo fenomeno. L’attenzione è alta: basta pensare che Ridracoli, nella scorsa domenica, ha dovuto chiudere ad un certo punto gli accessi e che martedì 2 giugno hanno contato 1800 ingressi. Tutto questo malgrado ci siano i limiti imposti dal distanziamento sociale che rendono alcune attrazioni meno capienti (come ad esempio il battello elettrico sul lago)».
Perentorio Maurizio Monti di Portico San Benedetto: «La domanda c’è, ma la disponibilità di abitazioni è scarsa. A Bocconi, poi, è veramente ridotta». Proprio nel paesino fra Portico di Romagna e San Benedetto in Alpe c’è una delle zone di maggior pregio per il turismo fluviale: le cascate ed il ponte della Brusia. La tendenza è confermata a Tredozio, come spiega l’onorevole Simona Vietina: «L’interessamento per il territorio c’è. Lo testimonia anche la nuova gelateria che dovrebbe aprire i battenti prima dell’estate e le case acquistate da nuovi cittadini recentemente». «La richiesta c’è sempre stata. Purtroppo la disponibilità delle case è scarsa», ammette anche Claudio Milandri, sindaco di Civitella, che comprende anche tante località montane, a partire da Cusercoli, per poi arrivare a Voltre ed in paesi ancora più isolati come Civorio.



from CorriereRomagna https://ift.tt/2MGhbFH
via IFTTT

venerdì 5 giugno 2020

Santa Sofia, dopo l'ultimo caso di covid-19 diversi cittadini si sottopongono al tampone: tutti negativi

Santa Sofia, dopo l'ultimo caso di covid-19 diversi cittadini si sottopongono al tampone: tutti negativi

Sono diversi i cittadini di Santa Sofia venuti a contatto con il nuovo caso positivo riscontrato nei giorni scorsi e che si sono sottoposti al tampone. A darne notizia è il sindaco Daniele Valbonesi, specificando che a venerdì &quot...

via ForlìToday https://ift.tt/2AEtz6h https://ift.tt/38XLhgy June 06, 2020 at 07:45AM

giovedì 4 giugno 2020

Forlì, torna il pericolo incidenti sulle strade

Pochissime sanzioni sul fronte Covid, ma controlli serrati sulle strade dove purtroppo sono tornati protagonisti gli incidenti. Con la fine del lockdown e la ripresa delle attività economiche sono ripartiti anche i controlli della polizia locale per tenere alta l’attenzione sulle norme preventive anti-covid: mascherine, distanziamento e niente assembramenti. Un fronte sul quale i cittadini sembrano avere recepito il messaggio e dove il rispetto delle regole è quasi unanime. Ma a fronte della buona notizia c’è la preoccupazione per l’incremento degli incidenti stradali da quando il traffico è tornato alla normalità.
«Per quanto riguarda il rispetto delle norme anti-Covid i controlli li abbiamo fatti anche nel fine settimana scorso e nel ponte del 2 giugno. Li ripeteremo anche il prossimo weekend, siamo concentrati soprattutto sul venerdì sera, giorno nel quale rafforziamo i servizi con più pattuglie e con percorsi appiedati nel centro storico cittadino – afferma il vice comandante della polizia locale Andrea Gualtieri – e abbiamo riscontrato che pur essendo abbastanza popolato per via dei vari locali, ristoranti o bar, c’è il rispetto delle normative, l’uso della mascherina e soprattutto il rispetto del distanziamento. Non abbiamo riscontrato assembramenti e non c’è stato bisogno di fare sanzioni. L’altra grande attenzione è sulle aree verdi e sui parchi – prosegue Gualtieri – dalla fase 2 abbiamo potenziato i servizi con pattuglie in bicicletta per essere efficaci e vicini alle persone anche con dei consigli. Nei parchi abbiamo fatto alcune contravvenzioni per mancanza del distanziamento sociale e soprattutto perché abbiamo trovato persone adulte che giocavano o a calcetto o a pallavolo, attività non consentite, poiché si possono fare solo sport individuali. Domenica abbiamo fatto dei controlli anche su altri territori con il supporto dei volontari della protezione civile: al mercato di Civitella, a Premilcuore, nelle attività in in piazza Matteotti a Santa Sofia, mentre nella Valle del Bidente abbiamo controllato i punti più frequentati dai motociclisti, come il Passo della Calla e Campigna».
Ed è proprio sul fronte stradale che le forze di polizia sono tornate a concentrarsi. «Dal prossimo fine settimana faremo dei controlli anche sulla via Firenze, quella che porta al Muraglione visto che ora ci si può spostare da una regione all’altra – spiega Gualtieri -. Il 2 giugno il traffico era intenso anche verso il mare. Automobilisti e motociclisti hanno ripreso a spostarsi in massa, andiamo quindi a potenziare e a rafforzare i controlli nelle direttrici della montagna e del mare per fare prevenzione. Le nostre colline sono frequentate dagli appassionati di moto, crescono i pericoli e ora non ci sono più limitazioni per gli spostamenti quindi dobbiamo concentrarci su quello oltre che sulle norme anti-Covid».



from CorriereRomagna https://ift.tt/3cz0YfM
via IFTTT

martedì 2 giugno 2020

Covid-19, il bollettino: un'anziana vittima a Forlì e un nuovo caso a Santa Sofia

Covid-19, il bollettino: un'anziana vittima a Forlì e un nuovo caso a Santa Sofia

Virus fermo nel Cesenate in questo 2 giugno, Festa della Repubblica, si registra invece un nuovo caso a Santa Sofia e purtroppo un decesso a Forlì, un'anziana donna di 91 anni che si trovava ricoverata a "Villa Serena". Questo...

via ForlìToday https://ift.tt/30141e4 https://ift.tt/2AuKWGz June 02, 2020 at 01:15PM

lunedì 1 giugno 2020

Coronavirus 1 giugno: per l’ottavo giorno consecutivo non si registrano nuovi casi

Forlì per l’ottavo giorno consecutivo non registra nuovi casi di contagio da coronavirus” è il commento del vicesindaco di Forlì Daniele Mezzacapo. Nessun contagio e nessun decesso, infatti, è stato registrato nel Forlivese. Il bollettino trasmesso dalla Prefettura segnala solo un nuovo contagio nel Cesenate.

A livello regionale questi sono stati i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.489 a Piacenza (+2), 3.525 a Parma (+4), 4.950 a Reggio Emilia (+2 ), 3917 a Modena (+1), 4635 a Bologna (+8); 394 le positività registrate a Imola (nessun caso in più), 994 a Ferrara (+ 1). In Romagna i casi di positività hanno raggiunto quota 4.905 (+1), di cui 1028 a Ravenna nessuno, 943 a Forlì, 780 a Cesena (+1), 2.154 a Rimini (nessun caso in più).

A Forlì i casi sono poco meno di 100. Questi i dati degli altri Comuni dell’Unione dei Comuni che comprendono anche i numeri dei guariti. A Meldola 10 (4 ricoverati e 6 in isolamento), Forlimpopoli 10, Rocca San Casciano 5 (in isolamento), Bertinoro 4, Predappio 3, Dovadola 1, Castrocaro 1, Tredozio 1. Nessun caso a Modigliana, Galeata, Premilcuore, Civitella, Portico e Santa Sofia.
Seguiranno aggiornamenti

Articolo di Staff 4live.



from 4live.it https://ift.tt/2Xl0bLk
https://ift.tt/eA8V8J via IFTTT

Festa della Repubblica, quest'anno Santa Sofia rinuncia per le norme anti-covid

Festa della Repubblica, quest'anno Santa Sofia rinuncia per le norme anti-covid

Un'altra manifestazione annullata a Santa Sofia a causa delle restrizioni dettate dall'emergenza sanitaria: martedì 2 giugno, infatti, non si terrà nessuna celebrazione pubblica per la Festa della Repubblica, che si celebra nel...

via ForlìToday https://ift.tt/2MhH8Lp https://ift.tt/2Mh7WLT June 01, 2020 at 11:28AM

Santa Sofia e il 2 giugno: nessuna manifestazione ufficiale a causa del Covid-19

Un’altra manifestazione annullata a Santa Sofia – e nel resto d’Italia – a causa delle restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria: martedì 2 giugno, infatti, non si terrà nessuna celebrazione pubblica per la Festa della Repubblica, che si celebra nel giorno in cui si tenne il referendum con cui, nel 1946, il popolo italiano fu chiamato a scegliere, con suffragio universale, la forma di governo dello Stato tra monarchia e repubblica.

Negli ultimi anni il 2 giugno corrispondeva con la chiusura ufficiale del Teatro Mentore – dice l’assessora alla cultura Isabel Guidi -. Il concerto del Corpo Bandistico “Cesare Roveroni” era l’ultimo avvenimento al chiuso, a cui seguivano decine e decine di eventi nelle piazze, nei parchi e nei giardini di santa Sofia e delle sue frazioni. Per la prima volta, l’emergenza sanitaria ci ha costretto ad una pausa forzata nell’organizzazione degli eventi ma noi non vogliamo perdere la nostra identità, fatta anche di socialità, di feste e di iniziative culturali, che stiamo cercando di ripensare e riorganizzare nel rispetto delle norme e a tutela di tutti.”

Articolo di Staff 4live.



from 4live.it https://ift.tt/3gIYuyH
https://ift.tt/eA8V8J via IFTTT

Diga di Ridracoli, per salvare un escursionista il Soccorso Alpino utilizza anche il battello

Si è concluso alle 16.30 di ieri domenica 31 maggio 2020 un intervento in zona Diga di Ridracoli, Santa Sofia (Forlì Cesena) che ha visto coinvolto il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. L’allarme è scattato alle 13:45 quando un escursionista di 70 anni in compagnia di amici che stava percorrendo il sentiero CAI 239, che da Pratalino scende a Ca di Sopra, ha avuto una crisi respiratoria. Il Soccorso Alpino ha attivato la squadra operativa alla Foresta della Lama e altre due squadre di terra dal Bidente e dal Savio. Raggiunto l’invaso di Ridracoli le squadre del Soccorso Alpino e l’equipaggio dell’auto medicalizzata 40 di Meldola sono state trasportate con il battello di Romagna Acque in località Ca di Sopra, per accelerare le operazioni di avvicinamento. Giunte sul paziente le squadre hanno predisposto la zona per l’arrivo di Elipavullo, che ha vericellato il paziente a bordo.

L'articolo Diga di Ridracoli, per salvare un escursionista il Soccorso Alpino utilizza anche il battello proviene da RomagnaUno.



from RomagnaUno https://ift.tt/2TUsyh1
via IFTTT