Sabato 1 settembre, alle ore 20,00 nella Chiesina del Crocifisso di Santa Sofia, si conclude l’esperienza di Labyrinth Italia a Santa Sofia con il concerto “Los Caminos – Canti della diaspora sefardita d’oriente” con Francoise Atlan, voce solista epercussioni e Peppe Frana Ud, Lavta, percussioni.
Il concerto si propone di esplorare il vasto repertorio di canzoni in lingua Ladina attribuibili alle comunità sefardite presenti nei grandi centri urbani del mediterraneo orientale e dei Balcani, in particolare Istanbul e Salonicco.
Se i testi di questi canti rivelano immediatamente il riferimento a tropoi letterari di alcuni repertori della penisola Iberica, allo stesso tempo le melodie pervenuteci sono perfettamente inscrivibili negli stili musicali dei luoghi d’arrivo della Diaspora presentando in particolare una stretta parentela melodica al Makam (sistema modale) ottomano e il frequente utilizzo di cicli ritmici dispari tipici dell’area di influenza dell’Impero.
Francoise Atlan è nata in una famiglia sefardita di Narbona e, compiuta la sua formazione musicale classica e gli studi musicologici, si è affermata come una delle più apprezzate interpreti del repertorio Sefardita.
Il suo approccio raffinato a tali canti rivela la varietà di influenze musicali dei vari contesti culturali in cui la Diaspora è approdata, facendo convivere specialmente gli stili musicali e vocali dei mondi islamico ed ebraico. Atlan è un’artista poliedrica: canta con il chitarrista flamenco Juan Carmona, con l’ensemble di musica medioevale Gilles Binchois e con la Camerata di Boston. Dal 1987 al 1989, è stata solista dell’insieme vocale Musicatreize, specializzato nellesecuzione di musica contemporanea (Ohana, Ligeti, Nono). Il suo primo album, registrato nel 1992, s’intitola Romances sephardies, ed è stato accolto da un grande consenso della critica, mentre il secondo Entre la Rose et le Jasmin ha ottenuto nel 1994 il diapason d’oro. Atlan canta in varie lingue: in ladino le romanze sefardite delle comunità ebree dell’Africa del Nord o dell’Andalusia, in occitano gli antichi lamenti dei trovatori, in Arabo le melodie araboandaluse. Le sue interpretazioni sono sempre supportate da accurate ricerche musicologiche per ottenere la massima autenticità nell’approccio ai generi interpretati. Si esibisce regolarmente nei più importanti contesti internazionali.
Peppe Frana appassionatosi in giovane età al rock d’oltreoceano e oltremanica, diventa presto l’incubo dei migliori insegnanti di chitarra elettrica del circondario. Ventenne viene folgorato dall’interesse per le musiche modali extraeuropee attraverso la musica di Ross Daly e intraprende lo studio dell’oud turco e di altri cordofoni a plettro durante frequenti viaggi in Grecia e in Turchia, dove frequenta alcuni tra i più rinomati maestri: Yurdal Tokcan, Omer Erdogdular, Murat Aydemir, Daud Khan Sadozai, Ross Daly stesso.
Dall‘incontro con i membri dell’Ensemble Micrologus scaturisce l’interesse per la musica del medioevo europeo e per il liuto a plettro, di cui diventa presto uno dei più apprezzati solisti e insegnanti. Dal 2013 studia liuto medievale presso la Schola Cantorum Basilensis sotto la guida di Crawford Young, inaugurando la sua prima esperienza di studio musicale accademico. È laureato con lode in filosofia presso l’Istituto Universitario “L’Orientale” di Napoli. Collabora stabilmente con molteplici artisti e progetti musicali nell’ambito della musica antica, orientale ed extracolta tra cui ricordiamo: Ensemble Micrologus, Ensemble Calixtinus, Ensemble Exquier, La Contraclau, Cantsiléna, Ensemble Bahar, Ross Daly, Radiodervish, Vinicio Capossela, svolgendo una florida attività concertistica nei più prestigiosi festival italiani ed internazionali. È il direttore artistico di Labyrinth Italia.
Articolo di Staff 4live.
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