Ho letto con interesse i documenti che Folegatti-Zattoni e Valbonesi-Vaccari hanno inviato agli iscritti del Pd in occasione dei prossimi congressi di Federazione/Unione comunale forlivese. Mi pare che entrambi siano percorsi dallo sforzo di produrre idee utili; in molti casi – e per fortuna! – le idee sono molto simili (penso alla centralità della questione ambientale, ad es.); in altri casi, le distanze sono più marcate.
Tutto sommato, la scelta di portare il Pd locale al Congresso senza passare per un autodafe’ con esecuzione sommaria del segretario mi è parsa saggia. Personalmente, voterò Folegatti-Zattoni, perché trovo convincente la loro lettura in chiave strategica: debolezza di Forlì a 25 anni dalla perdita di una parte della provincia e di una parte del capoluogo, crisi demografica più accentuata rispetto alle altre città romagnole, necessità di compattare il territorio su un progetto comune contro le spinte iper-municipali, se si vuol contare qualcosa.
Forlì ha un pauroso vuoto di classe dirigente, colmato provvisoriamente da personale politico-amministrativo proveniente dal circondario (Meldola, Rocca, Santa Sofia). Infine: credo che un segretario di federazione, oggi come non mai, debba lavorare a tempo pieno, senza distrazioni né altri incarichi. Luigi ha dichiarato che mette a disposizione tutto il suo tempo gratuitamente. Ha un’età per la quale non è sospettabile di carrierismo. Lui e Matteo hanno un’indipendenza di giudizio assoluta. Infine, partono sfavoriti. Ottimo inizio.
Articolo di Roberto Balzani.
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