domenica 31 ottobre 2021

Cordoglio per la scomparsa di Giovanna Bellini

È morta a Santa Sofia, all’età di 81 anni Giovanna Bellini. L’artista aveva insegnato a Milano per più di 30 anni ed era stata anche insignita dell’Ambrogino d’oro nel 1982. “Ieri ci ha lasciato Giovanna Bellini. Giovanna è stata scultrice, artista e consigliera comunale del comune di Santa Sofia dal 1995 al 1999. Sempre disponibile e generosa ha donato tante opere significative al suo paese che si possono trovare in svariati luoghi e che sono dedicate a eventi, commemorazioni, premi, anniversari” è il commento e il ricordo di Daniele Valbonesi sindaco di Santa Sofia.

Ho conosciuto Giovanna Bellini da bambino, a metà degli anni ’80 perché frequentava la mia famiglia. Mi sembrò subito una persona originale, fuori dagli schemi, il tutto accentuato dal fatto che viveva a Milano che per me era qualcosa di grande e lontano. Con il tempo ho conosciuto la sua generosità, la sua irrequietezza, il suo entusiasmo. Da alcuni anni era ospite della nostra casa di riposo e le sue condizioni di salute erano via via peggiorate. Mancherà a tutta la sua comunità ma rimarranno le sue tante opere che ci ha lasciato” conclude Valbonesi.

Articolo di Staff 4live.



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giovedì 28 ottobre 2021

A Santa Sofia approvata mozione antifascista

La scorsa settimana, il Consiglio Comunale di Santa Sofia ha approvato all’unanimità una mozione in merito al divieto di riorganizzazione del partito fascista. La decisione prende le mosse a seguito di quanto avvenuto a Roma, in occasione di una manifestazione contro l’obbligo del green pass per i lavoratori, quando soggetti appartenenti a Forza Nuova e ad altre organizzazioni di estrema destra hanno tentato di assaltare le istituzioni dando luogo a duri scontri con la polizia, a numerosi episodi di violenza e di vandalismo culminati con il grave danneggiamento della sede della CGIL dove alcuni manifestanti hanno fatto irruzione al piano terra devastando diverse stanze.

Si è trattato di atti di violenza gravissimi, ai danni della democrazia e delle istituzioni – commenta il sindaco Daniele Valbonesi -. È necessario prendere una posizione chiara e netta contro queste azioni e contro questi soggetti che usano la forza e la violenza con modi caratterizzati da un’evidente matrice fascista. Non si possono minimizzare questi avvenimenti, è anzi necessario ribadire con forza i valori antifascisti che stanno alla base della Costituzione italiana e che noi, nel nostro territorio di Santa Sofia, sosteniamo e condividiamo da sempre”.

Alla luce di tutto questo, il Comune di Santa Sofia ha approvato una mozione con cui si impegna formalmente a chiedere al Governo di dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente adottando tutti i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana.

Allo stesso tempo, il Comune si impegna a negare qualsiasi richiesta di autorizzazione per manifestazione o altre iniziative sul territorio comunale ai movimenti e associazioni di matrice neofascista e a movimenti e associazioni a loro riconducibili, perché in contrasto con gli artt. 1 e 3 della legge 20 giugno 1952, n. 645, così come si impegna a segnalare al Prefetto la presenza sul territorio comunale di gruppi, movimenti, associazioni riconducibili ad associazioni di chiara ispirazione neofascista che svolgano attività attraverso sedi fisiche o attraverso l’uso dei social network.

Articolo di Staff 4live.



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Santa Sofia, mozione antifascista approvata all’unanimità


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mercoledì 27 ottobre 2021

Covid: nel Forlivese 31 nuovi casi, superati da inizio pandemia i 19.000 casi

Sono 58 i nuovi contagi da covid-19 nella provincia di Forlì-Cesena: 31 nel Forlivese, 27 nel Cesenate. Questi i dati accertati alle ore 12,00 di oggi relativi all’andamento dell’epidemia in regione. Nel Forlivese sono così ripartiti: Bertinoro 1, Forlì 20, Forlimpopoli 1, Predappio 2, Santa Sofia 4, Tredozio 3.
In Emilia-Romagna si sono registrati complessivamente 307 nuovi casi in più rispetto a ieri, su un totale di 30.097 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Alle ore 16,00 in regione sono state somministrate complessivamente 6.823.591 dosi; sul totale sono 3.455.663 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 70 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 153 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 192 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,6 anni.

Sui 70 asintomatici, 50 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 1 con lo screening sierologico, 10 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 4 tramite i test pre-ricovero. Per 5 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 71 nuovi casi, seguita da Ravenna (43) e Rimini (38); poi Forlì (31), Cesena (27), Reggio Emilia (24) e Ferrara (21). Quindi il Circondario Imolese (19), Parma (12), Modena (11), e infine Piacenza (10).
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 13.933 tamponi molecolari, per un totale di 6.117.110. A questi si aggiungono anche 16.164 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 995 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 408.736. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 8.363 (-701). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 8.048 (-699), il 96,2 % del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano tredici decessi, alcuni dei quali avvenuti nei giorni scorsi e comunicati solo in seguito all’accertamento delle cause effettivamente legate al Covid: uno in provincia di Parma (una donna di 81 anni); uno in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 91 anni); sette in provincia di Bologna (tre donne, rispettivamente di 93 anni, 95 e 99, e quattro uomini rispettivamente di 86, 93, 94 e 96 anni); due nella provincia di Ravenna (entrambe donne, rispettivamente di 87 e 94 anni); due nella provincia di Forlì-Cesena (una donna di 87 anni e un uomo di 62 anni, entrambi deceduti nel cesenate). Non si registrano decessi nelle province di Piacenza, Modena, Ferrara e Rimini. In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.577.

Invariato, rispetto a ieri, il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (34); 281 quelli negli altri reparti Covid (-2). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri); 4 a Parma (invariato); 4 a Modena (+1); 13 a Bologna (-1); 4 a Imola (-1); 3 a Ravenna (invariato); 3 a Forlì (+1); 1 a Cesena (invariato); 1 a Rimini (invariato). Nessun ricovero a Reggio Emilia e Ferrara (come ieri).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 26.552 a Piacenza (+10 rispetto a ieri di cui 5 sintomatici), 32.990 a Parma (+12 di cui 10 sintomatici), 51.532 a Reggio Emilia (+24 di cui 21 sintomatici), 72.545 a Modena (+11 di cui 7 sintomatici), 90.326 a Bologna (+71 di cui 53 sintomatici), 13.693 casi a Imola (+19 di cui 11 sintomatici), 25.880 a Ferrara (+21 di cui 13 sintomatici), 34.648 a Ravenna (+43 di cui 38 sintomatici), 19.013 a Forlì (+31 di cui 26 sintomatici), 21.730 a Cesena (+27 di cui 20 sintomatici) e 41.767 a Rimini (+38 di cui 33 sintomatici).

Articolo di Staff 4live.



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sabato 23 ottobre 2021

Precipita e muore in una scarpata durante un giro in mountain bike

Incidente mortale sull’Appennino vicino a Ridracoli. Un 68enne residente a Viareggio è deceduto durante una escursione in mountain bike a Casanova dell’Alpe nel Comune di Bagno di Romagna dopo essere precipitato per diversi metri in una scarpata non lontana dalla diga. Le cause sono in corso di accertamento da parte dei Carabinieri e non si esclude anche il malore accusato dall’uomo, grande appassionato di mountain bike. Sul posto sono intervenute anche le guide del Soccorso Alpino per il recupero. A quanto si è appreso il pubblico ministero non ha ancora autorizzato la rimozione della salma.

Articolo di Staff 4live.



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Poggio Baldi, il progetto dell’Università La Sapienza

Martedì 26 ottobre alle ore 12,00, in località Poggio Baldi, verrà inaugurato il sito sperimentale di monitoraggio della Frana di Poggio Baldi, un progetto che vede la collaborazione tra Università La Sapienza di Roma e enti locali uniti nella creazione di un laboratorio dedicato, appunto, allo studio e all’osservazione dei movimenti franosi.

Da un evento tragico, come la Frana di Poggio Baldi, è nata un’opportunità importante che permetterà a numerosi studenti di approfondire e studiare gli eventi franosi – spiega il sindaco di Santa Sofia Daniele Valbonesi -. Quello che era un danno, si sta trasformando in un progetto di ricerca con l’Università La Sapienza e la startup NHAZCA Srl, che ringrazio per la loro presenza a Santa Sofia. È, inoltre, un onore accogliere qui la rettrice dell’Università La Sapienza di Roma, Antonella Polimeni, di origini santasofiesi”.

Oltre alla rettrice Antonella Polimeni, a Santa Sofia sono presenti il direttore del Dipartimento di Scienze della Terra Maurizio Del Monte e il responsabile del Laboratorio naturale di Poggio Baldi Paolo Mazzanti, il presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Faleterona e Campigna Luca Santini, che rese possibile l’avvio del progetto di Nazhca, Romagna Acque – che si fece carico di parte dei costi degli interventi durante l’evento franoso del 2010 – con il presidente Tonino Bernabè e la Regione Emilia Romagna che attraverso la Protezione civile e l’Agenzia del territorio ha gestito e seguito gli eventi accaduti in quel sito. Il laboratorio rappresenta oggi una unicità nel campo del monitoraggio geologico per le attività di ricerca applicata, didattica e dei test di nuovi strumenti di monitoraggio.

Articolo di Staff 4live.



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venerdì 22 ottobre 2021

Meldola, inaugurato il centro di distribuzione di Poste italiane


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Poste Italiane attiva a Meldola il nuovo centro distribuzione

È stato inaugurato oggi il nuovo Centro di Distribuzione di Poste Italiane a Meldola, alla presenza dei rappresentanti aziendali e del sindaco Roberto Cavallucci. La sede di via Roma 201 è stata progettata e realizzata in modo funzionale al “Joint Delivery”, il modello di recapito introdotto nell’intero bacino territoriale del Forlivese, che garantisce la consegna di corrispondenza e pacchi anche nel pomeriggio e il sabato. La struttura di Meldola dispone di attrezzature di ultima generazione che permettono di ottimizzare il lavoro degli addetti. Di nuova concezione gli strumenti di lavoro, quali i carrelli per la movimentazione interna della posta, le bilance e i casellari, che permettono di ordinare e gestire la corrispondenza con più velocità. Per le sue caratteristiche, in linea con i requisiti legislativi legati alla sicurezza e per i dispositivi di videosorveglianza, il Centro di Poste Italiane rappresenta uno dei primi layout a livello nazionale.

Un sostanzioso investimento di Poste Italiane, al quale l’amministrazione comunale ha creduto sin dai primi momenti della progettazione. «È motivo di orgoglio per il Comune di Meldola – dichiara il sindaco Roberto Cavallucciaccogliere questa importante sede di Poste Italiane, per la cui realizzazione, da subito, è stato assicurato tutto il supporto necessario per l’espletamento delle procedure burocratiche e amministrative. Il servizio offerto è a vantaggio di un’utenza ampia, che comprende sei comuni del forlivese. Questa è sicuramente – conclude il primo cittadino – una risposta importante sia per il consistente investimento economico sia per le ricadute occupazionali sul territorio».

Nello stabilimento di circa 425 metri quadrati lavorano 24 addetti tra portalettere e operatori interni, diretti dal responsabile Salvatore Calò. I volumi che questa sede è chiamata a gestire si attestano complessivamente per la corrispondenza “ordinaria” su oltre 1 milione e 300mila invii all’anno, mentre per posta a firma e pacchi mediamente su circa 700 pezzi al giorno. Il bacino territoriale di riferimento, oltre a Meldola, comprende altri cinque comuni: Bertinoro, Civitella di Romagna, Forlimpopoli, Galeata e Santa Sofia. Un parco mezzi di 18 auto e 3 tricicli MyMoover consente quotidianamente ai portalettere di raggiungere le oltre 20mila abitazioni e 3mila fra attività produttive e commerciali e studi professionali.

Come dichiara il responsabile del recapito per la Romagna, Gianluca Mazza, «tutti i nostri portalettere sono dotati di palmare con cui possono gestire la corrispondenza ordinaria e a firma in modo veloce e tracciato, portando a domicilio una serie di servizi postali e di pagamento sia per i privati sia per i professionisti. Infatti il destinatario della corrispondenza può pagare da casa o dal posto di lavoro, nello stesso momento in cui avviene la consegna della posta o del pacco, tramite carta Postamat, Postepay o utilizzando le carte di debito dei maggiori circuiti internazionali».

Il modello Joint Delivery passa dunque anche attraverso nuove strutture, nuovi processi organizzativi e nuove logiche distributive. «Con il cambiamento funzionale all’efficientamento – conclude Mazza – Poste Italiane si propone di migliorare la qualità del servizio e dei tempi di consegna. La nuova organizzazione è articolata su due reti di recapito distinte ma integrate tra loro: la prima, “Linea di Base”, assicura quotidianamente e sulla propria area di competenza, la consegna di tutti i prodotti postali; la seconda, “Linea Business”, è dedicata alla consegna di pacchi, prodotti e-commerce e invii a firma (raccomandate, assicurate, etc.) in fasce orarie estese fino alle 19,45 e al sabato».

Articolo di Staff 4live.



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venerdì 15 ottobre 2021

Coppia ravennate in escursione viene seguita da tre lupi, panico e allarme

Un uomo e una donna rispettivamente di 39 e 37 anni residenti a Bagnacavallo (RA) nel pomeriggio di oggi 15 ottobre sono andati a fare una passeggiata nella zona del Parco delle Foreste Casentinesi, nel comune di Santa Sofia. Entrambe erano alloggiati in un albergo della zona. I due iniziano l’escursione inoltrandosi in una bellissima faggeta molto vicina alla riserva di Sasso Fratino, quando giunti in prossimità del Bivacco Ballatoio, si rendono conto di avere compagnia. Tre lupi li seguivano da lontano. La donna presa dal panico ha iniziato ad urlare. L’uomo che l’accompagnava, ha provato ripetutamente di calmarla, ma non c’è stato nulla da fare. A quel punto, l’amico, ha chiamato il 118 per chiedere aiuto. Sono circa le 17.30 e sul posto viene inviata la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico stazione M.te Falco.
Nel frattempo si cerca di identificare la zona dove i due escursionisti si erano fermati. La sala operativa 118 Romagna riesce anche ad individuare un punto GPS, ma quando i tecnici del CNSAS arrivano in zona dei due nessuna traccia. Le ricerche continuano da parte degli operatori del Soccorso Alpino, ma senza esito. Intorno alle 19.30, l’operatore 118, non dandosi per vinto, chiama l’albergo dove i due erano alloggiati e scopre che si trovavano già presso la struttura da diversi minuti. La donna era ancora molto provata dalla paura e al compagno di avventura non è venuto in mente di chiamare il 118 informandolo che l’emergenza era finita.

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