mercoledì 31 marzo 2021

Forlì, sono 142 i nuovi casi e c’è una vittima


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Il Forlivese oggi con 142 nuovi contagi è quarto in Regione

Sono sei i decessi per covid in provincia di Forlì-Cesena (tre donne di 82, 92, 94 anni e tre uomini di 65, 72, 85 anni) e 216 nuovi contagi: 142 nel Forlivese, 74 nel Cesenate. Questi i dati accertati alle ore 12,00 di oggi relativi all’andamento dell’epidemia in regione. I 142 nuovi contagi del Forlivese sono così ripartiti: Bertinoro 4, Castrocaro Terme 3, Civitella di Romagna 16, Dovadola 4, Forlì 59, Forlimpopoli 11, Galeata 9, Meldola 5, Modigliana 4, Predappio 7, Rocca San Casciano 1, Santa Sofia 19. In Emilia-Romagna si sono registrati 1.490 nuovi casi in più rispetto a ieri, su un totale di 31.192 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 4,7%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dai 75 anni in su; proseguono le vaccinazioni anche per il personale scolastico e le forze dell’ordine. Alle ore 14,00 in regione sono state somministrate complessivamente 871.740 dosi; sul totale, 293.025 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. In Italia, alle ore 19,30 sono state complessivamente 10.018.265 le persone vaccinate di cui 3.143.159 hanno ricevuto anche la seconda dose.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 585 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 511erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 713 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 43,7 anni.
Sui 585 asintomatici, 389 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 29 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 26 con gli screening sierologici, 15 tramite i test pre-ricovero. Per 126 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 345 nuovi casi e Ravenna con 201; poi Ferrara (159), Forlì (142), Reggio Emilia (137), Rimini (131), Parma (125), Modena (108), Cesena (74), Piacenza (43), Imola (25).
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 17.391 tamponi molecolari, per un totale di3.995.189. A questi si aggiungono anche 188 test sierologici e 13.801 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.064 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 251.468.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 72.435 (-632 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 68.618 (-571), il 94,7% del totale dei casi attivi.

Purtroppo in Emilia-Romagna si registrano 58 nuovi decessi: 2 a Parma; 5 nella provincia di Reggio Emilia; 6 nella provincia di Modena; 18 nella provincia di Bologna; 8 nella provincia di Ferrara; 3 in provincia di Ravenna; 6 in provincia di Forlì-Cesena (tre donne di 82, 92 e 94 anni e tre uomini, di 65, 72 e 85 anni); 9 nel riminese. Un decesso, avvenuto a Rimini, riguarda una donna di 91 anni residente fuori regione, a Pesaro; nessun decesso in provincia di Piacenza. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 11.917.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 390 (-2 rispetto a ieri), 3.427 quelli negli altri reparti Covid (-59). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 6 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 28 a Parma (-2), 33 a Reggio Emilia (+2), 73 a Modena (-3), 123 a Bologna (+4), 23 a Imola (+1), 37 a Ferrara (invariato), 20 a Ravenna (-1), 11 a Forlì (+1), 7 a Cesena (invariato) e 28 a Rimini (-4).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 21.783 a Piacenza (+43 rispetto a ieri di cui 24 sintomatici), 23.171 a Parma (+125 di cui 50 sintomatici), 40.474 a Reggio Emilia (+137 di cui 92 sintomatici), 57.428 a Modena (+108 di cui 91 sintomatici), 72.521 a Bologna (+345 di cui 206 sintomatici), 11.579 casi a Imola (+25 di cui 15 sintomatici), 20.154 a Ferrara (+159 di cui 33 sintomatici), 26.278 a Ravenna (+201 di cui 163 sintomatici), 13.815 a Forlì (+142 di cui 109 sintomatici), 16.673 a Cesena (+74 di cui 64 sintomatici) e 31.944 a Rimini (+131 di cui 58 sintomatici).

Articolo di Staff 4live.



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lunedì 29 marzo 2021

Forlì, in Fiera vaccinate oltre 15mila persone


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Un decesso e 140 nuovi contagi di covid nel Forlivese

Un decesso a Forlì (una donna di 93 anni) e 260 nuovi contagi da Coronavirus in provincia: 140 nel Forlivese, 120 nel Cesenate. Questi i dati accertati alle ore 12,00 di oggi. I casi positivi totali in ogni Comune: Forlì 1470, Bertinoro 150, Castrocaro Terme 60, Civitella di Romagna 84, Dovadola 12, Forlimpopoli 145, Galeata 77, Meldola 128, Modigliana 108, Portico e San Benedetto 9, Predappio 57, Premilcuore 0, Rocca San Casciano 12, Santa Sofia 108, Tredozio 10.

In Emilia-Romagna si sono registrati 2.011 nuovi casi in più rispetto a ieri, su un totale di 11.964 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 16,8%, non indicativa dell’andamento generale, poiché il numero di tamponi eseguiti la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 80 in su; proseguono le vaccinazioni anche per il personale scolastico e le forze dell’ordine. Riprese anche le prenotazioni e le somministrazioni vaccinali per le persone dai 75 ai 79 anni, dopo il via libera dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema) sul vaccino AstraZeneca e l’autorizzazione di Aifa. Alle ore 15,00 in regione sono state somministrate complessivamente 825.340 dosi; sul totale, 283.205 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. In Italia, alle ore 16,00 sono state vaccinate complessivamente 9.499.293 persone di cui 2.996.933 hanno ricevuto anche la seconda dose.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 910 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 711 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 857 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 43,2 anni.
Per quanto riguarda i 910 asintomatici, 524 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 46 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 43 con gli screening sierologici, 13 tramite i test pre-ricovero. Per 284 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 411 nuovi casi, seguita da Modena (312), Ferrara (242), Rimini (214), Parma (165), Reggio Emilia (155), Ravenna (145), Forlì (140), Cesena (120), Imola (57), Piacenza (50).
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 8.254 tamponi molecolari, per un totale di 3.960.385. A questi si aggiungono anche 3.710 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 805 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 247.487. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 73.890 (+1.151 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 69.952 (+ 1.054), il 94,6% del totale dei casi attivi.

Purtroppo in regione si registrano 55 nuovi decessi: 3 a Piacenza; 1 a Parma; 3 a Reggio Emilia; 5 a Modena, 25 a Bologna, 12 a Ferrara, 4 a Ravenna, 1 a Forlì (una donna di 93 anni) e 1 a Rimini. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 11.792.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 398 (- 3 rispetto a ieri), 3.540 quelli negli altri reparti Covid (+100). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 6 a Piacenza (-2 rispetto a ieri), 30 a Parma (invariato), 33 a Reggio Emilia (+1), 75 a Modena (-3), 122 a Bologna (+2), 23 a Imola (-1), 37 a Ferrara (invariato), 21 a Ravenna (+1), 10 a Forlì (-1), 8 a Cesena (invariato) e 33 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 21.686 a Piacenza (+50 rispetto a ieri di cui 33 sintomatici), 22.898 a Parma (+165 di cui 82 sintomatici), 40.239 a Reggio Emilia (+155 di cui 67 sintomatici), 57.072 a Modena (+312 di cui 225 sintomatici), 71.966 a Bologna (+411 di cui 192 sintomatici), 11.537 casi a Imola (+57 di cui 27 sintomatici), 19.945 a Ferrara (+242 di cui 81 sintomatici), 26.019 a Ravenna (+145 di cui 77 sintomatici), 13.579 a Forlì (+140 di cui 93 sintomatici), 16.533 a Cesena (+120 di cui 88 sintomatici) e 31.695 a Rimini (+214 di cui 136 sintomatici).

Articolo di Staff 4live.



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Ciclismo, il Giro di Romagna per Dante Alighieri scopre i veli


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Il Giro di Romagna per Dante Alighieri affronterà anche le montagne forlivesi

Il Giro di Romagna per Dante Alighieri affronterà anche le montagne forlivesi

Quattro giornate in cui sport e cultura si uniranno in un nuovo grande evento per giovani talenti del ciclismo, occasione di promozione per il territorio e opportunità di rilancio per l’economia e il turismo. È anche questo il...

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Santa Sofia, lavori alla rete idrica


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Santa Sofia, lavori sulla rete idrica: possibili disagi per 65 utenze con cali di pressione

Santa Sofia, lavori sulla rete idrica: possibili disagi per 65 utenze con cali di pressione

Mercoledì sarà interrotta l’erogazione dell’acqua e potranno verificarsi cali di pressione nella rete idrica che serve il territorio del comune di Santa Sofia nelle località, Cabelli, Isola Il Poggio e San Martino. I...

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Al via i lavori sulla rete idrica a Santa Sofia

Mercoledì 31 marzo sarà interrotta l’erogazione dell’acqua e potranno verificarsi cali di pressione nella rete idrica che serve il territorio del Comune di Santa Sofia nelle località, Cabelli, Isola, Il Poggio e San Martino. I lavori avranno inizio alle ore 8,30 circa e termineranno entro le 12,30. Nelle ore successive saranno possibili lievi intorbidimenti dell’acqua, che si risolveranno in poche ore. Si conferma che l’acqua manterrà le caratteristiche di potabilità dal punto di vista chimico e batteriologico.

I disagi interesseranno circa 65 utenze. I clienti che hanno comunicato il proprio numero di cellulare al momento della sottoscrizione del contratto acqua usufruiranno del servizio di preavviso gratuito con sms. Il servizio è fornito ai clienti che ne facciano richiesta: per attivare il servizio sms o cambiare i propri riferimenti, accedere al sito https://ift.tt/2PAK0If.

L’azienda si scusa per i disagi eventualmente arrecati e assicura di contenere al minimo i tempi dei lavori, ricordando che in caso di urgenza (segnalazione guasti, rotture, emergenze varie) è gratuito e attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette il numero di pronto intervento 800.713.900 per i servizi acqua, fognature e depurazione.

Articolo di Staff 4live.



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domenica 28 marzo 2021

Milandri: «Continuano i lavori sulla strada provinciale Civitella-Civorio»

Oggi assieme all’architetto Costa, dirigente responsabile della provincia e al sindaco di Santa Sofia Daniele Valbonesi nonché consigliere provinciale delegato, abbiamo fatto un sopralluogo per visionare i lavori svolti e fare il punto della situazione sullo stato di avanzamento degli stessi” annuncia il sindaco di Civitella di Romagna Claudio Milandri.

Delle cinque frane attive che avevano comportato il cedimento del manto stradale tre sono state risolte. La ditta incaricata prima di iniziare a sistemare le due rimanenti osserverà una pausa di una settimana per far si, tempo permettendo, che il terreno si asciughi. I lavori quindi si interromperanno martedì 30 marzo e riprenderanno martedì 6 aprile. Per terminare le opere, e rendere la strada nuovamente percorribile, ci è stato comunicato che sono necessari altri due mesi di tempo” conclude Milandri.

Articolo di Staff 4live.



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Covid, 138 nuovi casi e 4 decessi nel territorio forlivese


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sabato 27 marzo 2021

Forlì, 121 nuovi contagiati dal Covid


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Civitella, bocconi avvelenati: denunciato 70enne


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Prosegue il restauro del rifugio di San Paolo in Alpe: nuovi lavori da maggio

Prosegue il restauro del rifugio di San Paolo in Alpe: nuovi lavori da maggio

L'Unione dei Comuni della Romagna Forlivese ha consegnato i lavori di restauro conservativo della porzione di rudere adiacente al rifugio di San Paolo in Alpe alla ditta Zambelli. "Si tratta - spiega il sindaco di Santa Sofia, Daniele...

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venerdì 26 marzo 2021

Portò la Nazionale di Sacchi a Sportilia: un malore fulminante ha spento Valerio Ceccaroni

Portò la Nazionale di Sacchi a Sportilia: un malore fulminante ha spento Valerio Ceccaroni

Portò la nazionale di Arrigo Sacchi a Spinello per la preparazione in vista dei Mondiali del 1994 negli Usa, chiusi da vicecampioni del mondo al cospetto del Brasile vincente ai calci di rigore. Anche Santa Sofia piange il 71enne Valerio...

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mercoledì 24 marzo 2021

I Romiti piangono per la scomparsa del medico Mario Bartoli

Il Quartiere Romiti perde un’altra figura straordinaria nella storia del territorio. Si è spento il dottor Mario Bartoli, punto di riferimento per il suo Quartiere, i Romiti, e per tante persone del territorio forlivese. È con sentimenti di profonda tristezza che ci stringiamo al dolore della famiglia Bartoli – si legge in una nota del Comitato di Quartiere Romiti -. Esempio di grande impegno al servizio dei cittadini del quartiere, della città e del territorio con particolare attenzione alle persone più deboli e bisognose. In particolare ricordiamo la premura e la competenza con le quali ha seguito molti pazienti nel percorso delle loro malattie, stando vicino con il suo essere più che medico, padre, fratello, amico. Mario Bartoli ha dato a tutti noi una testimonianza di altissimo valore civico e morale. Alla moglie Maria Alfonsa, alla figlia Silvia, giungano le espressioni di affetto e stima da parte dell’intero territorio e dell’intera comunità dei Romiti. Protagonista assoluto per tanti anni nell’ascoltare, aiutare e capire le molteplici problematiche dei suoi pazienti, sempre disponibile e pronto ad intervenire in qualsiasi momento e ora della giornata”.

Mario Bartoli era nato a Livorno il 7 settembre 1931 e nella sua stessa città natale si diplomò al liceo classico Niccolini-Guerrazzi. Dopo la guerra, si trasferì, con i genitori e il fratello, a Forlì. Nel 1956 si laureò in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Bologna, quindi conseguì la specializzazione in Malattie del Fegato e Ricambio all’Università di Ferrara. Non ancora laureato, fra il 1955 e il 1956, iniziò la professione sostituendo il dottor Antonio Zambianchi, medico condotto nel quartiere Romiti della città di Forlì. Quindi svolse incarichi a Bertinoro e all’Ospedale Nefetti di Santa Sofia, per poi ritornare, all’inizio degli anni Sessanta, ai Romiti a svolgere la sua professione di medico di base che mantenne fino alla pensione, nel 1999. Di questa sua lunghissima carriera, di tutti i suoi pazienti ha sempre mantenuto vivissimi e affettuosissimi ricordi fino all’ultimo. Era un uomo coltissimo, dagli sconfinati interessi, di straordinaria vivacità intellettuale e di una smisurata curiosità.

Articolo di Staff 4live.



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Forlì, il quartiere Romiti piange il medico Mario Bartoli


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lunedì 22 marzo 2021

Santa Sofia, manutenzione straordinaria di diverse strade: lavori al via

Santa Sofia, manutenzione straordinaria di diverse strade: lavori al via

Serie di cantieri stradali a Santa Sofia. Fino a sabato 3 aprile alcune aree del territorio comunale saranno infatti interessate da variazioni temporanee della circolazione dovute a lavori di manutenzione straordinaria delle strade. I provvedimenti...

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sabato 20 marzo 2021

I cappelletti di Romagna: piatto ricco di significati e di identità

I cappelletti del pranzo natalizio sono un altro piatto ricco di significati e di identità per la nostra terra. Ricordano i cibi propiziatori e di preparazione più elevata che accompagnano i giorni e le feste da Natale all’Epifania.
Michele Placucci nel volume già citato nei precedenti testi riporta la testimonianza del parroco di Savarna dell’anno 1811 in risposta all’inchiesta napoleonica: “In questa solennità è costumanza anche né più miserabili usare una certa minestra chiamata cappelletti”. Mentre il Prefetto Staurenghi, in relazione al Dipartimento del Rubicone, annota: “Il giorno di Natale presso ogni famiglia si fa una minestra di pasta con ripieno di ricotta, che chiamasi cappelletti. L’avidità di tale minestra è così generale che da tutti, e massime dai preti, si fanno delle scommesse di chi ne mangia una maggiore quantità, e si arriva ad alcuni fino al numero di 400 o 500, e questo costume produce ogni anno la morte di qualche individuo per forti indigestioni”.
Placucci, elaborando l’inchiesta, trae questa conclusione: “In questo giorno (Natale si intende) si fanno i cappelletti, minestra composta di ricotta, formaggio, uova, aromi, il tutto avvolto in pasta, detta spoglia da lasagne”.

Il noto scrittore Graziano Pozzetto ha scritto: “Il piatto principale della mensa natalizia erano (e sono ancora vivaddio!) i cappelletti (in brodo s’intende!), piatto principale, minestra bandiera, attesa, preparata e consumata, assai raramente durante l’anno se non in poche occasioni speciali, nelle feste principali della Parrocchia, due tre volte nei dodici mesi; ma ciò non era una regola diffusa, anzi. Tonelli conferma che i cappelletti nella sua vallata del Savio, capitavano proverbialmente solo una volta l’anno, a Natale! Ecco spiegata, l’ingordigia sostenuta dal Prefetto Staurenghi. In ogni famiglia romagnola di un tempo, non poteva passare Natale senza i cappelletti, per gli incapaci poteva provvedere qualche parente o un vicino di casa. Si preparavano la sera della vigilia, la cui cena non era prevista, se non in termini poveri e in ogni caso senza carne”.

Va messo in rilievo che nella ricetta dei cappelletti Pellegrino Artusi indica nel Raviggiolo uno dei principali ingredienti. Questo nostro formaggio ha trovato nel corso dei secoli famosi estimatori, come Papa Leone X che addirittura nel 1515 lo ricevette come dono; è un prodotto piuttosto difficile da reperire (a causa delle restrizioni normative igienico-sanitarie) che si ottiene dalla caseificazione di latte vaccino. Per la sua pasta bianca e tenera, per il sapore molto delicato, burroso, è oggi fra i formaggi più noti e ricercati di una ristretta zona che va da Santa Sofia a Bagno di Romagna.
Un altro piatto prediletto dai romagnoli è costituito dalle tagliatelle, sempre e rigorosamente al plurale! Sarà argomento della quarta parte di questo viaggio sugli aspetti della tradizione culinaria nostrana.

Gabriele Zelli

Articolo di Gabriele Zelli.



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giovedì 11 marzo 2021

Civitella, caccia ai bocconi avvelenati


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Volpi e cani uccisi da bocconi avvelenati: i cani detective passano al setaccio una vasta area

Volpi e cani uccisi da bocconi avvelenati: i cani detective passano al setaccio una vasta area

Caccia a bocconi ed esche avvelenate. Puma e Titan, due cani dell'Unità Cinofila Antiveleno (Uca) dei Carabinieri Forestali, sono stati impiegati dal personale dell'Arma in un servizio specifico a Voltre di Civitella di Romagna. Sotto...

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martedì 9 marzo 2021

A Santa Sofia sorgerà un parco dedicato alle bici: "Un luogo di coesione sociale"

A Santa Sofia sorgerà un parco dedicato alle bici: "Un luogo di coesione sociale"

Il Comune di Santa Sofia ha inserito nel piano triennale delle opere 2021-2023 un progetto ambizioso e al passo con le nuove tendenze in campo sportivo e turistico: un bike park, ovvero un parco all'aperto dedicato alle biciclette, finalizzato...

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A Santa Sofia si progetta un bike park

L’amministrazione comunale di Santa Sofia ha inserito nel piano triennale delle opere 2021-2023 un progetto ambizioso e al passo con le nuove tendenze in campo sportivo e turistico: un bike park, ovvero un parco all’aperto dedicato alle biciclette, finalizzato alla promozione dello sport e, in particolare, delle discipline di ciclismo, mountain bike, bmx, skateboard, roller, monopattino.
“Negli ultimi anni, l’interesse legato al mondo delle due ruote è in forte crescita – sottolinea l’assessore allo sport Tommaso Anagni. Per questo ritengo che la realizzazione del bike park sia una scelta al passo coi tempi. Oltre a questo, l’area permetterà alle generazioni più giovani di avvicinarsi a nuove attività sportive da praticare vicino a casa, in un luogo idoneo e sicuro.”
Nel dettaglio, il progetto complessivo di 250.000€ prevede la realizzazione di due piste, una in terra e una in cemento/asfalto oltre a sottoservizi, illuminazione, recinzione, spese progettuali, esecuzione lavori.
La zona identificata è un’area pubblica situata all’ingresso del paese, tra la palestra/piscina di via Mascagni e il parcheggio di via Nefetti e si prevede di concludere le procedure amministrative per l’affidamento dei lavori entro la fine del 2021.
All’interno del bike park ci sarà, quindi, un’area didattica identificata con il nome di “skill bike”, un percorso di 350 metri lineari con vari tipi di ostacoli artificiali per riprodurre i sentieri collinari e montuosi e le curve paraboliche: un percorso dedicato ai principianti e finalizzato al miglioramento di capacità motorie, equilibrio e tecnica di guida della mountain bike.
Il secondo tracciato, il cosiddetto “pump track”, sarà lungo 140 metri lineari e sarà destinato alle attività specifiche per bmx, roller, mountain bike, monopattini. Questo circuito ad anello verrà progettato e costruito in modo tale da permettere agli utenti di girare sfruttando la forza di inerzia che si sviluppa con il movimento del corpo.
All’interno del bike park sarà possibile organizzare corsi dedicati ai giovanissimi, esordienti, allievi e anche agli adulti che sempre più spesso si avvicinano al mondo della bicicletta grazie alle nuove tecnologie a pedalata assistita sviluppate negli ultimi anni.
“La nostra amministrazione, ed in questo caso particolare l’assessore Tommaso Anagni (nella foto), cerca di investire in opere che abbiano molteplici valenze – sottolinea il sindaco Daniele Valbonesi. Il bike park progettato può sembrare un’opera troppo ambiziosa ma non è così: rappresenta un arricchimento per le strutture sportive, un luogo di coesione sociale ed incontra una tendenza che il nostro territorio non può lasciarsi scappare. Non a caso in questi anni abbiamo creduto e investito sulle due ruote: sentieristica, punti di ricarica per le e-bike, risorse messe a bando per gli investimenti privati, eventi sportivi di grande livello come il Giro d’Italia, il Giro di Romagna, il Rally mtb delle foreste casentinesi. Siamo convinti che tutto questo possa generare anche un indotto e, conseguentemente, posti di lavoro. Infine rivolgo un ringraziamento all’associazione Bidente Bike Project che conta sempre più iscritti e che con passione coinvolge adulti e ragazzi”.
“Immaginiamo che l’area possa raccogliere l’interesse non solo di sportivi e appassionati di bicicletta del nostro comune ma di tutta la vallata dell’alto Bidente – prosegue Anagni – crediamo che questo parco possa dare la possibilità a tutti di avvicinarsi al ciclismo e alla mountain bike, disciplina sportiva in forte aumento negli ultimi anni anche in tutto il nostro territorio. Concludo poi con un ringraziamento all’Ufficio Tecnico Comunale, da poco entrato pienamente a regime con le nuove assunzioni, per aver lavorato alacremente al fine di portare a termine questa procedura in tempi veramente rapidi.”

Articolo di Staff 4live.



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lunedì 8 marzo 2021

Concluso il piano assunzioni a Santa Sofia

Nel mese di gennaio 2021 si è concluso il piano assunzionale avviato poco meno di un anno e mezzo fa, che in totale ha portato all’assunzione di sei unità di personale a tempo pieno e indeterminato nel Comune di Santa Sofia. Un vero e proprio ricambio generazionale dettato dai recenti pensionamenti, cui si sono unite assunzioni su posti già vacanti da tempo e non ancora ricoperti.

La fortuna ha voluto che giocassimo d’anticipo rispetto al Covid – afferma l’assessore al personale Matteo Zanchini – non subendo quindi particolari rallentamenti rispetto a quanto già pianificato. Sono entrate ufficialmente in servizio le sei nuove unità, vincitori dei vari concorsi banditi in questo ultimo anno e mezzo: sono 4 donne e due uomini, con un età media di 46 anni”.

I nuovi ingressi sono iniziati al termine del 2019 con l’arrivo della dottoressa Valeria Barchi, funzionario giuridico-amministrativo in mobilità dalla Provincia di Forlì-Cesena, oggi Responsabile del Servizio Segreteria, Affari generali, Demografici e Trattamento giuridico del personale qui a Santa Sofia. Poche settimane dopo, tramite asta ex art. 16 legge 56/87 ha preso servizio il nuovo esecutore tecnico specializzato Enrico Ragnoli, in forza presso l’Ufficio Tecnico Comunale. In seguito, nel mese di luglio 2020, è stata assunta la dottoressa Daniela Petrini quale istruttore amministrativo-contabile, selezionata dalla Provincia di Forlì-Cesena. A dicembre 2020, infine, c’è stato l’arrivo dei due istruttori tecnici, il geometra Alessio Boncompagni e la geometra Tania Ravaioli e, nel mese di gennaio 2021, dell’architetto Lucia Dignani.

Insomma, assistiamo ad un vero e proprio rinnovamento di risorse umane, specie per il Settore Tecnico che da anni soffriva di carenze di personale. Siamo soddisfatti di avere in Comune personale giovane e specializzato e, soprattutto, di potere contare su un organico completo, al fine di garantire servizi migliori alla collettività”, conclude Zanchini.

Articolo di Staff 4live.



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Età media 46 anni, quattro donne e due uomini: il Comune di Santa Sofia completa il piano assunzioni

Età media 46 anni, quattro donne e due uomini: il Comune di Santa Sofia completa il piano assunzioni

Si è concluso a gennaio il piano assunzionale avviato poco meno di un anno e mezzo fa, che in totale ha portato all'assunzione di sei unità di personale a tempo pieno e indeterminato nel Comune di Santa Sofia. Un vero e proprio...

via ForlìToday https://ift.tt/3eiXeDZ https://ift.tt/2OBFOY7 March 08, 2021 at 12:09PM

domenica 7 marzo 2021

Bollettino covid 7 marzo: con 117 nuovi casi il Forlivese è penultimo in regione

Tre morti in provincia di Forlì-Cesena (tutti uomini di 81, 91, 96) e 315 nuovi contagi da covid-19: 117 nel Forlivese, 198 nel Cesenate. I 117 nuovi contagi del Forlivese sono così ripartiti: Bertinoro 9, Castrocaro Terme 3, Civitella di Romagna 2, Dovadola 1, Forlì 82, Forlimpopoli 4, Meldola 7, Modigliana 4, Predappio 1, Rocca San Casciano 1, Santa Sofia 3. Questi i dati accertati alle ore 12,00 di oggi in regione.

In Emilia-Romagna si sono registrati 3.056 nuovi casi in più rispetto a ieri su un totale di 25.888 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 11,8%, non indicativa dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti soprattutto su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, poi gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su; proseguono le prenotazioni per quelle dagli 80 agli 84 anni, iniziate il 1 marzo. Poi il personale scolastico e le forze dell’ordine. Alle ore 14,00 sono state somministrate complessivamente 479.455 dosi; sul totale, 153.989 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. In Italia, alle ore 15,30 sono state vaccinate complessivamente 5.359.590 persone di cui 1.642.059 hanno ricevuto anche la seconda dose.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.399 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 698 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 819 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41 anni.
Sui 1.399 asintomatici, 706 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 172 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 23 con gli screening sierologici, 21 tramite i test pre-ricovero. Per 477 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 916 nuovi casi e Modena con 460; poi Rimini (276), Ravenna (267), Reggio Emilia (258), Parma (206), Cesena (198), Ferrara (184), Imola (129), Forlì (117), Piacenza (45).
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 16.491 tamponi molecolari, per un totale di 3.538.159. A questi si aggiungono anche 46 test sierologici e. 9.397 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 522 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 213.934. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 54.935 (+2.503 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 51.839 (+2.435), il 94,3 % del totale dei casi attivi.

Purtroppo in Emilia-Romagna si registrano 31 nuovi decessi: 15 in provincia di Bologna, 5 in provincia di Modena; 5 in provincia di Rimini, 3 in provincia di Forlì-Cesena (tutti uomini di 81, 91, 96), 2 in provincia di Reggio Emilia e 1 uomo di 70 anni in provincia di Ferrara. Nessun decesso nelle province di Piacenza, Parma e Ravenna. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.777.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 283 (+8 rispetto a ieri), 2.813 quelli negli altri reparti Covid (+60). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 14 a Parma (-1), 26 a Reggio Emilia (+2), 54 a Modena (+1), 84 a Bologna (+5), 23 a Imola (-1), 27 a Ferrara (+1), 11 a Ravenna (invariato), 5 a Forlì (-1), 7 a Cesena (invariato) e 22 a Rimini (+2).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 20.430 a Piacenza (+45 rispetto a ieri di cui 23 sintomatici), 19.054 a Parma (+206 di cui 114 sintomatici), 35.130 a Reggio Emilia (+258 di cui 126 sintomatici), 48.772 a Modena (+460 di cui 238 sintomatici), 58.407 a Bologna (+916 di cui 528 sintomatici), 9.994 casi a Imola (+129 di cui 58 sintomatici), 16.140 a Ferrara (+184 di cui 29 sintomatici), 21.389 a Ravenna (+267 di cui 161 sintomatici), 10.661 a Forlì (+117 di cui 92 sintomatici), 13.283 a Cesena (+198 di cui 109 sintomatici) e 26.386 a Rimini (+276 di cui 179 sintomatici).

Articolo di Staff 4live.



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Lugo, addio all’ortopedico Mauro Michelacci


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mercoledì 3 marzo 2021

Santa Sofia, bando per le attività commerciali e artigianali: "Ragioniamo in ottica propositiva"

Santa Sofia, bando per le attività commerciali e artigianali: "Ragioniamo in ottica propositiva"

Come era già stato anticipato il Comune di Santa Sofia, grazie ad un bando del Gal L'altra Romagna, mette a disposizione fondi per la “Qualificazione di Attività economiche (commerciali ed artigianali) nei comuni delle Aree...

via ForlìToday https://ift.tt/3ecwCEi https://ift.tt/2OfJWgy March 03, 2021 at 12:58PM

Bando per le attività commerciali e artigianali a Santa Sofia

Come era già stato anticipato il Comune di Santa Sofia, grazie ad un bando del GAL L’altra Romagna, mette a disposizione fondi per la “Qualificazione di Attività economiche (commerciali ed artigianali) nei comuni delle Aree interne e montane”.
Si tratta di un Bando redatto per i comuni delle aree interne e montane, che oltre a Santa Sofia comprendono anche Portico e San Benedetto, Premilcuore, Tredozio, Dovadola, Verghereto, Rocca San Casciano, Galeata e Borghi, grazie al quale si intende contribuire alla riqualificazione ed ammodernamento delle Imprese commerciali ed artigiane nelle aree interne montane, creando innovazione con interventi di miglioramento del tessuto imprenditoriale locale, favorendo lo sviluppo dell’occupazione, il potenziamento della attività commerciali, artigianali, della fornitura di servizi alla popolazione residente e dei servizi nell’ambito del turismo, nonché consentire alle medesime imprese presenti nelle aree interne di far fronte alle maggiori necessità conseguenti al manifestarsi dell’epidemia da Covid-19.
“Con questo bando riusciamo a dare un segnale concreto al tessuto economico del territorio – sottolinea l’Assessora alle attività produttive Isabel Guidi. Il fondo nazionale prevede contributi pari a 149.509 euro, suddivisi in tre annualità: ciò significa che le nostre attività avranno a disposizione 64.075 euro per il 2020, 42.717 euro per il 2021 e 42.717 per il 2022. Sappiamo che le difficoltà sono tante, ma vogliamo ragionare in maniera propositiva sul futuro, invitare le attività a non fermarsi e garantire un sostegno con cui far fronte alle maggiori necessità sopraggiunte a causa del Covid-19.”
Il bando stilato dal GAL L’altra Romagna è rivolto esclusivamente a piccole e micro-imprese commerciali ed artigiane operanti nei comuni delle aree interne e montane e definisce, per ciascuna annualità, le modalità di ripartizione, i termini, le modalità di accesso e di rendicontazione dei contributi ai singoli beneficiari. Di seguito, le informazioni essenziali: il bando è rivolto sia ad attività economiche già avviate, sia alle nuove attività economiche. Per le attività già esistenti, è necessario dimostrare su aver subito nel corso dell’anno 2020 una diminuzione di fatturato pari ad almeno il 20% rispetto al fatturato dell’anno 2019; tale requisito non si applica alle attività economiche nate a partire dal 1° gennaio 2019 e alle attività economiche che presentano un Piano di Sviluppo Aziendale che prevede esclusivamente spese ammissibili che agevolino la ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività.
Tra le spese ammissibili sono comprese spese di gestione (per utenze attive quali: luce, acqua, gas, telefoniche), i costi di ammortamento attrezzature, le spese amministrative, le spese annuali di noleggio attrezzature nel limite massimo del 50% della spesa annua, le rate annuali di eventuali contratti di leasing finanziario nel limite massimo del 50% della spesa annua, i canoni di locazione e/o dei ratei del mutuo annuali nel limite massimo del 50% della spesa annua. A queste si aggiungono le spese che agevolino la ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività, incluse le innovazioni tecnologiche indotte dalla digitalizzazione dei processi di marketing on line e di vendita a distanza; le spese di ristrutturazione di immobili destinati all’attività aziendale; l’acquisto di arredi funzionali all’attività; di strumenti, apparecchiature, macchinari, attrezzature funzionali al processo di sviluppo aziendale; i costi per implementazione/allacciamento dell’infrastruttura digitale a banda larga; i costi di informazione e comunicazione, di realizzazione siti web, di acquisizione di hardware e software.
Per risultare ammissibile il Piano di Sviluppo Aziendale dovrà essere di un importo superiore a 2.500 euro fino ad un importo massimo di spesa ammissibile di 20.000 euro.
Non risultano ammissibili investimenti avviati in data antecedente o uguale a quella della pubblicazione del presente bando.
“Mi preme sottolineare che i contributi previsti dal bando sono rivolti sia alle attività esistenti, sia alle nuove attività – dice il Sindaco Daniele Valbonesi. Sono previsti, infatti, contributi per chi si accinge ad acquistare o rilevare attività economiche, permettendo un loro riavvio e rilancio: si tratta di iniziative dal grande valore sociale per i territori montani, poiché la presenza di servizi e di un tessuto economico vivace influenza positivamente la scelta di vivere in pianta stabile nei centri minori, lontani dalle città. Da sottolineare anche la possibilità di richiedere il contributo per l’implementazione o l’allacciamento alla banda larga, argomento di attualità per molte zone del nostro comune.”
Il bando completo e i moduli di domanda sono disponibili alla pagina https://ift.tt/1OCQYmm e le domande di contributo dovranno essere presentate in forma cartacea o digitalizzata a mezzo pec al Comune di Santa Sofia entro e non oltre le ore 12.00 del 31 maggio 2021.

Articolo di Staff 4live.



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lunedì 1 marzo 2021

Si è costituita la Fondazione AlberItalia


La Fondazione AlberItalia, costituitasi ufficialmente a Forlì nella mattinata di oggi, nasce per rispondere all’appello a contrastare la crisi climatica piantando un albero per ogni cittadino italiano, lanciato il 12 settembre 2019 dalla Comunità Laudato Si’, Stefano Mancuso e Carlin Petrini. Inizialmente si è creato un primo gruppo di lavoro costituito da docenti universitari, ricercatori, tecnici e funzionari che ha aderito all’appello ed ha cercato di trovare il supporto scientifico, tecnico ed amministrativo per renderlo concreto. Dopo un percorso di analisi e discussione, che ha visto la condivisione ed il supporto di oltre 600 enti, comitati, imprese e persone da tutta Italia, è stato costituito il 18 giugno 2020 a Santa Sofia un Comitato denominato AlberItalia.

Il comitato ha adottato una visione secondo cui, per essere veramente efficaci non basta solo piantare alberi: è necessario accudire ogni nuova pianta, affinché cresca vigorosamente e fissi la maggior quantità possibile di CO2 atmosferica nel proprio legno. Il passaggio successivo è stato quello di affrontare a tutto tondo il problema posto dall’appello, il contrasto alla crisi climatica, ed ha stabilito che per un contributo più efficace non basta occuparsi solo di nuovi alberi. È necessario difendere dagli incendi e gestire con tecniche climaticamente intelligenti e innovative anche le foreste già presenti in Italia.
Con questa visione, dal giugno 2020, il Comitato AlberItalia ha sviluppato alcuni strumenti utili da lasciare in eredità alla Fondazione:
Un vademecum orientativo per piantare alberi, disponibile nella sezione “Piantalberi” del sito web (www.alberitalia.it), e già preso a riferimento dalla Regione Emilia-Romagna per il suo progetto di mettere a dimora 4,5 milioni di alberi nei prossimi 5 anni.

Un software denominato “Contalberi”, che sarà completato a breve e che permetterà di contabilizzare gli alberi correttamente messi a dimora e accuditi da tutti coloro che hanno aderito e aderiranno all’appello.
Un gruppo di progetti a scala nazionale, in collaborazione con Mediaset friends onlus, che porterà alla realizzazione di 4 piantagioni pilota in 4 diverse aree d’Italia: Paneveggio (Trento), dove sarà ripristinata la vegetazione dopo il passaggio della tempesta Vaia, per ricostituire il paesaggio, l’habitat per la fauna e la “foresta dei violini” famosa per strumenti musicali di pregio.

Adria (Rovigo), dove verrà realizzato un nuovo parco urbano per contribuire al benessere dei cittadini e contrastare la crisi climatica, attraverso un processo partecipativo.
Vicopisano (Pisa), dove si restituirà alla comunità locale una zona dall’alto valore culturale e naturalistico distrutta da un incendio. Bacoli (Napoli), dove si recupererà un’area urbana in stato di abbandono, confiscata alla camorra, ponendo la massima attenzione alla valorizzazione dei caratteri di identità del territorio e naturalistici.

Una piantagione di interesse internazionale, presso Dosolo (MN), dove grazie, alla collaborazione con il progetto europeo LIFE Terra, tra 2021 e 2022 verranno messi a dimora 10.400 alberi in piantagioni policicliche permanenti. Una struttura di supporto e accompagnamento per iniziative nazionali e internazionali di gestione virtuosa e di riconoscimento di buone pratiche di governance verde delle città. Il Comitato AlberItalia, ad esempio, come referente italiano del programma Tree Cities of the World di FAO e Arbor Day Foundation ha stimolato e supportato la candidatura delle città italiane per il 2020. Sette città hanno ottenuto il titolo di “Tree City of the World”: Cesena, Modena, Milano, Torino, Padova, Lignano Sabbiadoro, San Mango d’Aquino.

Uno degli scopi del Comitato era appunto giungere alla costituzione di una Fondazione aperta e facente riferimento al terzo settore. Nella giornata odierna, grazie al supporto di SISEF (Società Italiana di Selvicoltura e di Ecologia Forestale), Romagna Acque, Slowfood e della Fondazione cassa dei Risparmi di Forlì si è potuto realizzare il passaggio da Comitato a Fondazione AlberItalia. La nuova Fondazione ha come presidente Marco Marchetti e come vice Tonino Bernabè.

Su queste basi, e grazie al grande potenziale di conoscenze scientifiche e tecniche che ha al proprio interno, la Fondazione AlberItalia darà vita ad azioni concrete su tutto il territorio italiano per far sì che piantare e gestire alberi e boschi non sia solo una moda del momento, ma un sistema efficace di contrasto alla crisi climatica e, allo stesso tempo, capace di migliorare la qualità della vita alle generazioni presenti e future, realizzando quello che molti cittadini chiedono con crescente insistenza: vivere in un Pianeta più verde, più giusto e migliore per tutti.

Articolo di Staff 4live.



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Nel vero Raviggiolo tutto il sapore della montagna


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Biodistretto, quando il cibo migliora il territorio e la salute


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