Sabato 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria: dal 2000, quando è stata promulgata una legge in merito, tutto il mondo commemora le vittime dell’Olocausto proprio nell’anniversario in cui avvenne la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, il 27 gennaio 1945.
Anche Santa Sofia celebrerà in questa giornata le vittime dell’Olocausto, pur aprendo una riflessione sull’attualità: “Poche settimane fa – spiega il vicesindaco di Santa Sofia Isabel Guidi – abbiamo scelto di dare un segnale politico importante, approvando all’unanimità in consiglio comunale un atto di indirizzo che impedirà la concessione di spazi o suolo pubblico a chi non garantisce di rispettare la Costituzione, le leggi e lo Statuto Comunale impegnandosi a non professare e praticare comportamenti fascisti, razzisti ed omofobi. È preoccupante vedere il fiorire di gruppi e manifestazioni neofasciste, per questo siamo convinti che ricordare il passato sia necessario per evitare di dovere fronteggiare, in futuro, nuove battaglie contro il ‘diverso’”.
Sabato 27 gennaio il Comune di Santa Sofia, insieme ad Anpi Santa Sofia e Coop. Culturale Reduci, Combattenti e Partigiani di Santa Sofia organizzano due momenti distinti, uno destinato agli studenti, l’altro aperto a tutta la cittadinanza. Al mattino, alle ore 9,30, i ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Santa Sofia, insieme alle istituzioni e ai rappresentanti di Anpi, deporranno una corona al monumento a Guelfo Zamboni, nel giardino a lui intitolato. Zamboni fu Console Generale d’Italia a Salonicco durante la seconda Guerra Mondiale e, nella città greca occupata dai nazisti, salvò dalla deportazione circa 350 ebrei.
Successivamente, i ragazzi assisteranno alla proiezione del documentario “Cotignola, il paese dei giusti”, e avranno la possibilità di dialogare con il regista Nevio Casadio. In serata, alle ore 21,00, il documentario “Cotignola, il paese dei giusti” (Produzione Rai 150 anni – La storia siamo noi) verrà proiettato al Teatro Mentore con ingresso gratuito. Il documentario ripercorre l’esemplare vicenda di Cotignola, comunità coraggiosa e ospitale, che ha consegnato alla storia 4 Giusti tra le Nazioni (i non ebrei che durante la Shoah salvarono uno o più ebrei e riconosciuti come ‘Giusti’ dall’Istituto per la Memoria della Shoah di Gerusalemme): Luigi e Anna Varoli e Vittorio e Serafina Zanzi. Durante l’ultimo conflitto mondiale furono 41 gli ebrei italiani che trovarono rifugio e protezione nel paese del ravennate, grazie ad una rete di solidarietà che coinvolse parti dell’Amministrazione Comunale, la Curia, il Cln e semplici cittadini.
“La memoria dell’Olocausto, dei suoi martiri e dei suoi eroi, come anche Guelfo Zamboni, è di estrema importanza, serve a ricordare ai popoli illuminati e democratici fin dove può portare il razzismo e ci ricorda la necessità di combattere contro tutti gli aspetti di questo odio – dice Liviana Rossi, presidente Anpi Santa Sofia -. Non vogliamo dimenticare che l’Italia fascista e cattolica ebbe una pesante responsabilità nella persecuzione degli ebrei, con le nefaste leggi razziali del 1938 e poi, con l’impegno attivo e spietato contro gli ebrei della polizia e della milizia fascista e di tanti italiani al tempo del regime di Salò.”
Articolo di Staff 4live.
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