L'installazione è un'esperienza temporanea e intensa: si accende con l'inizio della festa e si spegne alla fine. L'opera esplora un contrasto profondo tra la forma perfetta e rigida del cubo, un simbolo di ordine e stabilità, e il contenuto emotivo turbolento e imperfetto che essa contiene. Attraverso le trasparenze dei teli, emergono sensazioni di malinconia, paura e speranza, evocando uno stato di disagio e sofferenza.
Il "Cubo Paradossale" è quindi una metafora visiva: un contenitore geometrico perfetto che racchiude e rende visibili emozioni e stati d'animo complessi e tormentati. Il riferimento alle donne raffigurate nell'installazione è particolarmente potente: esse rappresentano la dignità femminile, anche di fronte alla violenza e alla sofferenza, trasmettendo un messaggio di resilienza, come espresso nelle parole della poetessa Alda Merini: "Sorridi donna, sorridi sempre alla vita, anche se lei non ti sorride...".
In sintesi, l'opera di Toschi è un'esplorazione delle contraddizioni tra l'apparenza esterna e la realtà interna, tra la perfezione formale e l'imperfezione emotiva, portando l'osservatore a riflettere sul dolore nascosto e la forza interiore.
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