
martedì 31 gennaio 2023
Campigna, strada bloccata: oggi la riapertura

Soppressione automedica. Ironia Bartolini: «Nemmeno con Verstappen si rispetterebbero i tempi d’intervento»
“Nemmeno ingaggiando Verstappen e mettendolo al volante della Skoda automedicalizzata si riuscirebbe a coprire il servizio di emergenza dall’Ospedale di Forlì alle vallate del forlivese nei tempi dichiarati dall’Ausl Romagna: 13 minuti per percorrere la distanza da Forlì a Portico di Romagna vorrebbe dire marciare a una media di 138 km/h su strade strette che attraversano numerosi centri abitati; per raggiungere Premilcuore in 18 minuti servirebbe spingere fino a una media di 133 km/h su una strada stretta e di montagna. Ma per favore, non facciamoci prendere in giro da questa Ausl Romagna e dai politici che avvallano scelte che minano la qualità del servizio per i cittadini e poi vogliono chiudere la bocca alle forze di opposizione“. Così Luca Bartolini, responsabile per il comprensorio forlivese di Fratelli d’Italia, partito che ha lanciato una raccolta firme per preservare la seconda automedicalizzata sul forlivese e che ha già raccolto oltre 2500 adesioni.
I consiglieri provinciali di centro destra avevano presentato un ordine del giorno in Provincia dopo le improvvide dichiarazioni del Presidente Lattuca a favore del taglio dell’automedica avvallata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nonostante la presa di posizione netta e contraria di tutti i 15 Sindaci del comprensorio forlivese.
“Ma invece di mettere in discussione il documento, che avrebbe fatto emergere la posizione contrastante dei 15 primi cittadini con quella del Presidente, ha preferito indire un’adunanza tematica. Bene, poteva essere l’occasione per affrontare il tema con compiutezza – continua Bartolini – ma Lattuca non si è smentito e opponendosi alla richiesta dei consiglieri di centrodestra che, come da regolamento, volevano invitare anche i parlamentari locali (gli onorevoli Buonguerrieri, Tassinari e Morrone), il sindaco di Meldola Cavallucci, i consiglieri regionali Pompignoli e Bulbi nonché i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, ha deciso in modo unilaterale di aprire il consiglio soltanto ai soli sindaci e all’uomo di fiducia di Bonaccini, il direttore generale dell’Ausl Romagna, Carradori.
“Una dimostrazione di arroganza e presunzione, ma anche uno schiaffo ulteriore a tutti i forlivesi: Lattuca continua a fare il sindaco di Cesena e non il Presidente della Provincia. Una decisione, quella di Lattuca, che ha trovato l’appoggio solo dei colleghi sindaci cesenati Gozzoli e Garbuglia nonché dal segretario PD Valbonesi che ancora non ha deciso da che parte stare: se battersi fino in fondo per difendere il territorio, con Santa Sofia penalizzata dal nuovo assetto dell’automedica, o se difendere i vertici del suo partito, lo stesso che lo aveva candidato al posto numero 5 in una lista di 4 candidati, facendogli addirittura credere che aveva pure ottime chances di elezione alle ultime politiche. Lattuca farebbe bene a correggere il tiro e riportare la sua azione istituzionale nell’alveo della democraticità – conclude Bartolini – magari convincendo il Presidente Bonaccini, che si incensa nella sua corsa a segretario nazionale PD per la qualità della sanità in Regione, a ripristinare la seconda automedicalizzata del forlivese“.
Articolo di Staff 4live.
from 4live.it https://ift.tt/1MdQvp4
https://ift.tt/MabRqZ4 via IFTTT
Santa Sofia dice no allo stralcio delle cartelle
Il Comune di Santa Sofia, nella seduta di Consiglio Comunale di ieri ha detto “no” allo stralcio automatico delle cartelle fino a mille euro per gli anni compresi tra 2000 e 2015, così come reso possibile dalla Finanziaria 2023. A spiegare le ragioni di tale scelta è l’assessore al bilancio ed entrate tributarie Matteo Zanchini. “La ratio di questa delibera è il rispetto del principio di equità tra i contribuenti, che prima di tutto sono cittadini con eguali diritti e doveri. Lo stralcio delle cartelle automatico e senza ragioni crea inevitabilmente una disparità nei confronti di coloro che hanno pagato e continuano a pagare i tributi. Evidenzio, inoltre, come tale provvedimento non avrebbe agevolato tutti i contribuenti ma solo una parte di essi e – aspetto ancor più grave – senza poter distinguere quelli economicamente vulnerabili da quelli più abbienti”.
Come spiegato nel testo della delibera, la scelta dell’Amministrazione è motivata dalla volontà di evitare un’ingiustificata disparità di trattamento tra i carichi che l’ente ha affidato per la riscossione coattiva all’Agente della riscossione nazionale, rispetto a quelli affidati a concessionari privati o per i quali sono in corso procedure coattive; portare ad un mancato incasso di somme legate a sanzioni ed interessi senza neppure avere la certezza che il contribuente moroso corrisponda quanto dovuto a titolo di capitale e per spese esecutive e di notifica; avere, quindi, un impatto negativo sui crediti iscritti a bilancio, considerando anche il fatto che non sono previste somme per rifondere le minori entrate oggetto di annullamento parziale.
Conti alla mano, pare che l’impatto economico della possibile rottamazione sarebbe stato comunque contenuto, in quanto il condono riguarderebbe la parte di sanzioni e interessi e non la quota capitale, ma l’Amministrazione fa della propria scelta il rispetto di un principio che non può essere eluso, sebbene permesso dal Governo, lasciando però ai comuni la facoltà di deliberare altrimenti.
“Questa Amministrazione – prosegue Zanchini – è orientata su fronti ben distanti rispetto a condoni che nascono da misure spot e “a pioggia”. Mi risulta poi difficile comprendere come, all’interno di una Legge di Bilancio che scarseggia di risorse per sanità, servizi ed enti locali, potesse essere una priorità la pace fiscale, pur lasciando ai comuni il “cerino in mano” per prendere decisioni scomode. Ma scomode non sono se, come credo, i cittadini comprendono che aiuti e sovvenzioni debbano avere natura e forma diversa, come già accade da anni in questo Comune”.
Si ricorda che con le risorse introitate dall’attività accertativa è possibile calmierare ogni anno i tributi locali, aumentando così la probabilità di incasso e garantendo quindi una rete di servizi alle persone ampia ed onerosa, declinata al supporto dei più fragili, oltre che mettere a disposizione periodicamente bandi e avvisi pubblici per contributi a famiglie e imprese per far fronte al costo dell’affitto, alle bollette energetiche e per investire sulla propria azienda.
Da evidenziare inoltre che la stessa Legge di Bilancio contiene un’altra norma che prevede una definizione agevolata per tutti i carichi pendenti, sempre in gestione all’agenzia delle Entrate Riscossioni, per gli anni dal 2000 fino al 30 giugno 2022.
“Infine – dice Zanchini – non mancano meccanismi di rateizzazione e piani di rientro per far fronte alla regolarizzazione della propria posizione tributaria nei confronti dell’eEnte”.
Conclude il sindaco Daniele Valbonesi: “L’unitarietà emersa con il voto in Consiglio Comunale (un solo consigliere si è astenuto) mi trova d’accordo e la colgo con piacere. Il principio con il quale abbiamo deliberato mi trova concorde sul principio che le Istituzioni devono per prime rappresentare tutti i cittadini e fare in modo che tutti siano messi nelle medesime condizioni, sia per quanto riguarda i diritti ma anche per i loro doveri. In questo caso, ci opponiamo a una visione che premia chi non ottempera ai secondi e difendiamo chi invece, magari anche con fatica, rispetta le scadenze tributarie. Tributi che, ricordo, non hanno il fine di far cassa ma che servono al funzionamento di servizi fondamentali per tutti noi”.
Articolo di Staff 4live.
from 4live.it https://ift.tt/sHfTXUl
https://ift.tt/kBbXzGW via IFTTT
Il Comune dice "no" allo stralcio delle cartelle esattoriali: niente "pace fiscale" a Santa Sofia

Santa Sofia vuole "evitare un'ingiustificata disparità di trattamento": "no" allo stralcio automatico delle cartelle esattoriali

lunedì 30 gennaio 2023
Santa Sofia, assalto alla Campigna

Aggressioni agli agenti della polizia locale. Ugl: “Si convochi tavolo ad hoc in prefettura e in provincia”
“Esprimo la piena solidarietà ai due operatori della polizia locale aggrediti in due occasioni diverse dall’inizio dell’anno. E, oltre alla pericolosità del ruolo che rivestono, gli agenti devono anche sopportare gli effetti di un organico non adeguato e l’esiguità dei mezzi e delle risorse con cui devono fare i conti, contestualmente, ogni giorno”. Così il segretario territoriale dell’Ugl Romagna, Filippo Lo Giudice, a commento di quanto accaduto sabato 21 gennaio nella centralissima piazza Saffi a Forlì e il 25 gennaio a Santa Sofia allorquando due agenti della polizia locale di Forlì e dell’Unione dei Comuni della Romagna forlivese sono stati aggrediti senza alcun motivo, nello svolgimento delle loro funzioni.
“Da tempo, come sindacato, segnaliamo: la situazione carente dal punto di vista organizzativo, le innumerevoli criticità operative e l’alta pericolosità per gli operatori della Polizia Locale nella nostra provincia. E purtroppo dobbiamo evidenziare che ad un anno dall’uscita del Comune di Forlì dalla Polizia Locale dell’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese le carenze in vari ambiti soltanto parzialmente risultano attutite e le criticità appaiono semmai esasperate. Nel capoluogo c’è stato un piccolo incremento degli agenti ma soltanto per l’ambito territoriale urbano, mentre nell’Unione dei Comuni, una delle più grandi d’Italia, gli agenti della Polizia Locale si trovano costretti a coprire un territorio vastissimo e disomogeneo con pochi mezzi e pochissimo personale”: ricorda Filippo Lo Giudice.
“L’ente, oltretutto, non si è ancora dotato di una centrale operativa che possa fornire ausilio e collegamento ai pochi operatori che svolgono servizio esterno ed è priva di ufficiali ed agenti di servizio reperibili che possano concretamente fornire supporto agli uomini e donne quotidianamente sulle strade, chiamati a garantire il mantenimento dell’ordine pubblico, la sicurezza dei cittadini, e l’osservanza delle leggi, dei regolamenti e delle varie ordinanze in vigore”: elenca il segretario territoriale dell’Ugl Romagna, Filippo Lo Giudice, che conclude con un’anticipazione: “Visto che il problema è sovra comunale, certamente di area vasta, comune a tutti i comuni del versante forlivese della provincia, stiamo valutando la proposta di far costituire un tavolo ad hoc sui problemi della Polizia Locale in prefettura o direttamente in Provincia, dal presidente Lattuca”: conclude Filippo Lo Giudice.
Articolo di Staff 4live.
from 4live.it https://ift.tt/18ZahUx
https://ift.tt/kBbXzGW via IFTTT
Forlì, “basta aggressioni ai poliziotti”: la denuncia dell’Ugl

sabato 28 gennaio 2023
Il poliziotto fascista contro il mercato sugli ebrei
In questa settimana del Giorno della Memoria ho ravvivato la memoria della persecuzione antiebraica nella Romagna forlivese, pubblicando già due interventi su 4live: uno sulla figura di mons. Augusto Bertazzoni, Vescovo di Potenza dal 1930 al 1966, tanto prodigatosi a favore di ebrei, pure emiliano-romagnoli, confinati in Basilicata; l’altro sulla vicenda di Ismaele Sabatini, ebreo partigiano, residente a Santa Sofia, deportato e assassinato nel lager di Mauthausen. Se, però, prima ho scritto di perseguitati ed, eventualmente, di chi li ha aiutati nella loro drammatica storia, ora intendo, invece, scrivere di qualcuno, sicuramente collocabile nello spazio dei persecutori, ma sempre distintosi da quest’ultimi, non condividendone né gli intenti ideologici né quelli razzisti, sino al punto di denunciare a Mussolini il turpe commercio di alcuni gerarchi fascisti nella vendita ad ebrei di costosissimi, falsi certificati di arianità ovvero di appartenenza alla “razza pura”.
Voglio raccontare di una persona, ascrivibile alla parte dei persecutori solo per il suo alto ruolo istituzionale durante il Ventennio: ruolo ispirato unicamente al principio di servire bene lo stato. È la storia di Carmine Senise, qui nella foto (Napoli, 1883-Roma, 1958), laurea in giurisprudenza e dal 1908, per pubblico concorso, nell’amministrazione del Ministero dell’interno, inizialmente come funzionario prefettizio, poi via via a salire nella scala gerarchica, anche per la solida cultura giuridica posseduta e la vasta esperienza maturata.
Formato, perciò, a servire lo stato, come lo stesso Senise dichiarò pubblicamente nel novembre 1940 al sottosegretario all’interno Guido Buffarini Guidi, al momento di assumere il ruolo di Capo della Polizia, incarico mantenuto sino al 23 settembre 1943: “Ho servito tutti i governi che si sono succeduti al potere: sono stato nei gabinetti di Giolitti, Salandra, Nitti, Orlando e Facta; ho servito da vicino uomini di governo dalle tendenze politiche diverse e questo è potuto accadere perché sentivo di servire soltanto lo Stato. I governi sono per me un fatto transitorio, perciò ho servito e servo il governo fascista non perché io sia fascista e pensi di servire il regime, ma unicamente perché Mussolini è al governo del mio paese”.
Quindi, Carmine Senise fu capo della polizia per quasi tre anni, assicurando ordine pubblico e lotta alla criminalità, controllo del dissenso antifascista e di ogni fronda fascista, anche l’osservanza delle disposizioni razziali nel difficile periodo tra l’entrata in guerra e poco oltre l’8 settembre ’43; tutto questo senza mai debordare dal rispetto delle norme e contrastando spesso iniziative illecite di “corpi separati” entro l’amministrazione centrale e periferica della polizia. Poliziotto al servizio dello stato senza alcuna colpa delittuosa, tanto meno persecutoria: sorprendente questa volontà e capacità di sottrarsi alle spire del regime fascista. Presso l’Archivio di Stato di Roma nel fascicolo 73 della “Corte d’Appello, Sezione Istruttoria” è consultabile il proscioglimento di Senise dalle accuse di favoreggiamento, complicità in crimini ed illeciti del Fascismo, infine di collaborazionismo con i nazisti, emesso il 23 novembre 1945 dalla Corte Speciale d’Assise di Roma dopo la denuncia, quasi inevitabile, del precedente 22 agosto, da parte dell’Alto Commissariato per le Sanzioni contro il Fascismo: la motivazione del proscioglimento è quella lapidaria e senza ombre di “non aver commesso il fatto”!
Poliziotto incorrotto e severamente responsabile del proprio compito che, riconosciuto innocente dalle accuse infondate ascrittegli, tornò tranquillamente a piedi nella sua modesta abitazione romana in via Provana n. 23, poco distante da piazza S. Giovanni in Laterano, dove sempre aveva vissuto e dove la morte lo colse il 24 gennaio 1958.
Riguardo a Carmine Senise meritano ancora attenzione i documenti all’Archivio Centrale dello Stato a Roma, relativi al Ministero degli interni, 1926-1948, e alla Segreteria particolare del Duce, Carteggio Riservato; confermano la sua condotta, ispirata a due principi: svolgere al meglio il proprio ruolo ed evitare eventi peggiori.
Da sempre contrario alla guerra, Senise non esitò a sostenere il dissenso del Gran Consiglio del 25 luglio’43, poi ad agevolare il “licenziamento” di Mussolini da parte del Re e arrestare subito i grandi gerarchi: sempre con fermezza, la stessa dell’estate ‘42 nell’indagare sul commercio di false certificazioni di arianità, appartenenza alla razza ariana, vendute ad ebrei, addirittura sino a un milione di lire per un nucleo familiare di quattro persone. Iniziata a Venezia con l’arresto di tale Magnini, dunque proseguita a Padova fino a giungere a Roma, l’indagine coinvolse malavita comune, abile nella contraffazione, assoldata da una ristretta cerchia di alti gerarchi sino alla figura del potente ed intoccabile Buffarini Guidi.
Dinanzi a tante prove d’accusa fu davvero difficile per Mussolini contrastare l’abile e risoluto Senise, contenere la rabbia di Buffarini Guidi, ancora di più tener fuori il nome della sorella Edvige, maldestramente finita in questa vicenda.
Dopo l’8 settembre Senise, a differenza di altri, non abbandonò Roma e il lavoro di capo della polizia sino al 23 settembre ’43, data del suo arresto ad opera del capitano delle SS Erich Priebke; quindi, fu deportato nel campo di concentramento di Dachau e, a fine novembre, recluso nel carcere speciale di Hirschegg in Baviera.
Solo il 2 maggio ’45 la liberazione da parte delle truppe francesi che curarono una sua forte debilitazione fisica prima di farlo rientrare in patria attraverso la Svizzera l’11 agosto. In fondo, Mussolini e Buffarini Guidi avevano scelto Senise a capo della polizia, convinti che fosse un funzionario “addomesticabile” ai propri voleri, ma ignari dove, invece, potesse giungere la dignità di un buon servitore dello stato, anche in tempi bui e violenti.
Franco D’Emilio
Articolo di Franco D'Emilio.
from 4live.it https://ift.tt/1JtOv9o
https://ift.tt/wNx0WCa via IFTTT
venerdì 27 gennaio 2023
"Un punto di ascolto alla ricerca di una via per il benessere": apre in vallata un nuovo studio di psicologia

Santa Sofia: riaperta la strada da Campigna al passo della Calla

Ismaele l’ebreo partigiano di Santa Sofia
Il 15 aprile 1944, a Firenze, dinanzi all’ingresso della sua residenza a Villa di Montalto al Salviatino sulla prima collina di Fiesole, poco sopra Campo di Marte, veniva ucciso Giovanni Gentile, celebre filosofo, rappresentante della cultura nel Ventennio, già nel 1925 cofondatore con Giovanni Treccani dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana e, prima ancora, ministro della pubblica istruzione e, come tale, artefice nel 1923 della riforma della scuola.
L’uccisione avvenne ad opera di un’unità di ispirazione comunista, aderente ai GAP, Gruppi di Azione Partigiana, esecutore materiale Bruno Fanciullacci, uno dei sette partigiani, con diverso incarico partecipanti all’agguato.
Immediatamente, Raffaele Manganiello, prefetto e capo della provincia di Firenze dal 1° ottobre ’43 al 23 luglio ’44, dispose a tempo indeterminato sia il pattugliamento di controllo della città e delle sue immediate periferie sia numerosi posti di blocco sulle vie d’uscita dall’hinterland fiorentino. Appunto, nei controlli cittadini del 18 aprile ’44, ad opera dei fascisti repubblichini, così agli atti della Prefettura di Firenze, 1865-1952, in deposito all’Archivio di Stato di Firenze, incappò tristemente Ismaele Sabatini, cittadino residente a S. Sofia, provincia di Forlì, ove era nato il 7 ottobre 1904 in via Nicolò Gentili.
I documenti in suo possesso, certamente preceduti da qualche segnalazione forlivese, non lasciarono scampo al giovane, subito identificato come ebreo e partigiano, poi consegnato ai nazisti, pochi giorni dopo, assieme ad altri catturati a diverso titolo, o perché ebrei o partigiani o disertori oppure politici antifascisti, per la deportazione e l’internamento, prima, nel campo di concentramento principale di Mauthausen, poi nel suo sottocampo di Gusen, dove morì il 16 dicembre 1944. Si concluse così tragicamente la vita di Ismaele, discendente della famiglia ebrea dei Sabatini, a metà degli anni sessanta dell’800, dopo l’unità d’Italia, trasferitasi nel Comune di S. Sofia dalla comunità toscana di Pieve di Arezzo, installando “un opificio per la cardatura della lana”, cosicchè “la loro condotta non accolse mai lamento alcuno sia a questa autorità che a quella Giudiziaria e così da meritarsi fama di assiduità al lavoro”, come attestato in una nota del 1871 da Luigi Giovannetti, sindaco dello stesso paese romagnolo.
Dal XV secolo, infatti, nei territori aretini della Valtiberina e della Valdichiana si conosceva una presenza ebraica dedita alla lavorazione e tessitura della lana.
Penultimo di 12 fratelli, tanto era stato prolifico il matrimonio del padre Abramo con Rosa Rapini, anch’essa aretina, il nostro Ismaele crebbe educato al lavoro e con una sufficiente istruzione, prima operaio nel piccolo opificio familiare, poi artigiano in proprio nel settore dell’edilizia. Di spirito antifascista, aveva aderito, ormai quasi quarantenne, alla Resistenza nelle file dell’VIII Brigata Romagnola Garibaldi, ma dopo il rastrellamento nazifascista, che tra il 5 e il 12 aprile ’44 aveva scompaginato quella stessa formazione partigiana, aveva deciso di abbandonare per un po’, in attesa di tempi migliori, S. Sofia e la Valle del Bidente, recandosi a Firenze dalla sorella Zelinda, ancora convalescente dopo un intervento chirurgico, fra l’altro con un ricovero sotto falso nome, data l’origine ebraica.
Ecco perché Ismaele si trovava a Firenze nel giorno dell’attentato mortale a Giovanni Gentile, venendo, così, arrestato tre giorni dopo. Negli ultimi giorni dell’aprile ’44 alla mamma del nostro protagonista fu recapitata per posta e in busta chiusa la licenza di caccia, intestata ad Ismaele, che il figlio, durante una sosta a Bologna del treno verso Mauthausen, aveva fatto cadere tra le assi del carrobestiame dopo avervi scritto sopra a matita “a mia madre Rapini Rosa”. La pietà di un ferroviere, raccogliendo quella licenza tra i binari, aveva provveduto alla triste incombenza.
Franco D’Emilio
Articolo di Franco D'Emilio.
from 4live.it https://ift.tt/53ZWQ9s
https://ift.tt/F45rS3Z via IFTTT
giovedì 26 gennaio 2023
Chiusura Sp4 del Bidente nel tratto Campigna-Passo della Calla
«Oggi sono stato in Campigna per un sopralluogo dopo la caduta di alcuni abeti di grandi dimensioni lungo la strada provinciale 4. Nella notte e nella mattinata di oggi si è verificata la caduta di 4 grossi abeti prontamente rimossi dal personale della Provincia e dai Carabinieri per la Biodiversità di Pratovecchio. La situazione è monitorata ma per precauzione la Sp4 è chiusa nel tratto da Campigna al passo della Calla. Molti alberi sono ancora “carichi” di neve, appesantita dalla galaverna. Domani mattina si farà il punto sul da farsi. Rimane invece percorribile la Sp94 Castagno che dal Passo della Calla porta agli impianti di risalita» è la disamina del sindaco di Santa Sofia Daniele Valbonesi dopo le forti nevicate avvenute nel nostro Appennino.
«Un discorso a parte – continua – merita il pericolo, e la temporanea chiusura, per il locale Alpen bar nei pressi del quale c’è stato un crollo di una porzione di abete e dove sono presenti alberi che destano preoccupazione. In accordo con la Prefettura sono intervenuti anche i vigili del fuoco per verificare il pericolo. Domani mattina, condizioni territoriali permettendo (oggi c’è stato anche un terremoto con epicentro a Cesenatico), i vigili del fuoco interverranno per migliorare, e si spera risolvere, la situazione di pericolo. Siamo tutti impegnati per risolvere l’emergenza per il fine settimana ma molto dipenderà dal meteo. Concludo con una considerazione generale».
«I territori montani sono fragili e hanno bisogno di risorse per la gestione di un ambiente che è prezioso per tutti. Lo è per le materie prime che mette a disposizione (aria e acqua) e perché sono aree largamente frequentate da turisti. La gestione forestale non è un tema al centro dell’attenzione, purtroppo. Solo la “sicurezza” consente di intervenire, come del resto avvenuto in questi anni. Intervenire per motivi di sicurezza è un modo necessario ma che non risolve i problemi. Si deve pianificare garantendo la sicurezza delle strade e delle strutture in un’area dal grande valore ambientale» insiste Valbonesi.
«Non ci si può limitare ad interventi spot magari motivati dall’ordinanza dei sindaci (che in questo caso è emessa ogni anno da chi vi parla). Da mi batto per questo, con risultati non sufficienti alle necessità in primis di chi in quei luoghi vive e lavora. Gli scarsi risultati non mi impediranno di farlo finché rappresenterò le istanze di questa terra. Nel frattempo gestiremo al meglio tutte le emergenze anche con l’utilizzo di tutti gli strumenti in mio possesso, come appunto l’ordinanza che obbliga i proprietari a tenere le proprie aree nelle condizioni adeguate per non arrecare pericolo alle strade pubbliche» conclude il sindaco Daniele Valbonesi.
Articolo di Staff 4live.
from 4live.it https://ift.tt/geJkcZf
https://ift.tt/F45rS3Z via IFTTT
Sul palco del Teatro Mentore a Santa Sofia arriva Cristina Donà con l'ultimo album “deSidera”

Le celebrazioni per il “giorno della memoria 2023” a Santa Sofia
Il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria, dedicato al “ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati politici e militari nei campi nazisti”.
Venerdì 27 gennaio, alle ore 11,30, i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale insieme ad Anpi Santa Sofia, alle Associazioni Reduci e Combattenti, agli Alpini sezione Dino Bertini si ritroveranno per deporre una corona al monumento a Guelfo Zamboni, Console Generale d’Italia a Salonicco che nella città greca, occupata dai nazisti, salvò dalla deportazione circa 350 ebrei.
“Ribadiamo sempre quanto sia importante ricordare quanto avvenne nei campi di concentramento e, in generale, durante la Shoa ai danni di ebrei, rom, zingari, prigionieri politici, omosessuali – commenta l’assessora alla Cultura Isabel Guidi – per questo ogni anno ci ritroviamo a deporre una corona al Monumento di Guelfo Zamboni. Nel 2023 la commemorazione sarà molto semplice e senza la presenza degli studenti, semplicemente perché i ragazzi più grandi dell’Istituto Comprensivo di Santa Sofia assisteranno, nelle prossime settimane, ad uno spettacolo teatrale che vede protagonisti un ex comandante dei campi di sterminio intervistato da una giornalista ebrea: non parteciperanno al gesto simbolico della deposizione della corona ma avranno, comunque, modo di riflettere su queste importanti tematiche”.
“La memoria dell’Olocausto, dei suoi martiri e dei suoi eroi è di estrema importanza – conclude la presidente dell’Anpi di Santa Sofia Liviana Rossi -. Serve a ricordare ai popoli illuminati e democratici fin dove può portare il razzismo e ci ricorda la necessità di combattere sempre e in ogni contesto contro tutti gli aspetti di questo odio”.
Articolo di Staff 4live.
from 4live.it https://ift.tt/u2vSoxG
https://ift.tt/F45rS3Z via IFTTT
Il vescovo di Potenza in aiuto ad ebrei emiliano-romagnoli
Il 2 ottobre 2019 Papa Francesco ha dichiarato venerabile monsignor Augusto Bertazzoni, già Vescovo della Diocesi di Potenza-Marsico dal 30 giugno 1930 al 30 novembre 1966 e Padre del Concilio Vaticano II, attribuendogli, così, post mortem quel titolo che la Chiesa cattolica conferisce a quanti si siano oggettivamente segnalati per “santità di vita” ed “eroicità delle virtù”, tanto da poter essere proposti per una successiva beatificazione.
E, sicuramente, Augusto Bertazzoni, nato a Polesine (Mantova) il 10 gennaio 1876 e scomparso a Potenza il 30 agosto 1972 all’età di 96 anni, aveva sempre dato prova di tanta umanità e generosa comprensione, proprio come riassume la promulgazione papale della venerabilità: “Buon Pastore e padre dei poveri, vero uomo di Dio, uomo di fede e di preghiera, predicatore instancabile della Parola di Dio, attento alle necessità spirituali dei fedeli ed anche dei non credenti, per i quali si spese fino alla fine, offrendo a Dio, per il bene delle Chiese che aveva guidato come vescovo, le sofferenze che lo portarono alla morte.
Fu padre per le vittime della guerra e per gli Ebrei confinati in Basilicata, lungimirante educatore dei giovani, per la cui formazione, nell’Azione Cattolica e nelle scuole, sollecitò l’impegno educativo dei suoi sacerdoti, oltre che dei religiosi e religiose.”
Dunque, il Vescovo di Potenza Augusto Bertazzoni si spese strenuamente per l’accoglienza, la protezione e, soprattutto, la salvezza dei tanti ebrei, stranieri e italiani, tra quest’ultimi numerosi quelli emiliani e romagnoli, confinati nella povertà e nell’abbandono di quella Lucania, già efficacemente raccontata dal romanzo “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi, anch’egli dal ‘35 al ’36 al confino in quella regione.
Testimonianza, anche dettagliata, di questo impegno del nostro Bertazzoni resta custodita dall’Archivio Storico Diocesano di Potenza, a fianco del duomo cittadino, davvero uno strumento culturale di grande valore ed utilità per l’approfondimento storico che ci interessa circa la persecuzione degli ebrei, perseguitati e arrestati in Romagna.
Una nuova fonte archivistica, ancora tutta da esplorare, certamente ricca di informazioni: dal 1940 al ’43, non oltre il mese d’agosto, considerato lo sbarco alleato del 10 luglio in Sicilia, su 92 comuni della provincia di Potenza ben 52, capoluogo compreso, furono sedi di confino di perseguitati dal regime, inclusi tanti ebrei, tutti collocati, perlopiù, in alloggi pubblici di fortuna oppure, a proprie spese, in abitazioni private o modesti alberghetti o misere locande.
A Potenza “Il Lombardo”, albergo a gestione familiare, sito in piazza Prefettura, fu ampiamente adibito all’accoglienza di perseguitati ebrei, soprattutto stranieri, nella possibilità di corrispondere ai proprietari il costo della pensione giornaliera, stabilita in questo caso dall’ufficio prefettizio.
Complessivamente, sempre dal 1940 all’agosto ’43, in Basilicata furono confinati 72 ebrei stranieri, in maggioranza tedeschi, e poco più di 200 ebrei italiani, comunque tutti in difficili condizioni di vita e con poca o nessuna disponibilità di mezzi.
Nell’Archivio Diocesano di Potenza è reperibile documentazione relativa ad ebrei italiani di provenienza lombarda, veneta ed emiliano-romagnola, purtroppo il terribile biennio pandemico ha interrotto la mia ricerca, proprio quando cominciavo a raccoglierne risultati davvero insperati. Adesso sono pronto a ripartire nel mio approfondimento, confidando in nuove sorprese.
Già rimasi sorpreso quando, sempre a Potenza, in Archivio Storico Diocesano, F7, SdS, Bertazzoni 3, Carteggi “ebrei” 1940-1946, mi imbattei nel nome di Fanny Hilde Abraham, musicista tedesca, fermata a Bolzano perché ebrea, seppur convertita al cattolicesimo.
La triste vicenda da “soluzione finale” di questa concertista (Colonia,1905-Auschwitz, s.d.) può ora riassumersi così: internata a Bolzano ai primi di gennaio ’43; confinata il 1° marzo a Potenza all’albergo “Il Lombardo”; ai primi di luglio nuovamente a Bolzano, quindi dal 7 settembre confinata, a proprie spese, all’albergo “Alta Romagna” di Santa Sofia in provincia di Forlì; dunque, arrestata il 1° dicembre ’43 in esecuzione dell’ordinanza Buffarini ed il 21 dicembre trasferita al campo di concentramento di Forlì, Albergo Commercio; infine, il 23 gennaio ’44 al carcere di Ravenna e il 25 gennaio avvio al campo di sterminio di Auschwitz, dove giunse il 31 dello stesso mese.
Avevo conosciuto Fanny nella cura delle due mostre “Stelle Gialle”, una del 2010, sottotitolata “Storie di perseguitati ebrei forlivesi”, l’altra del 2015, sottotitolata” Ebrei della provincia forlivese nella notte fascista”, poi, della mostra “Forlì ebraica” del 2018, infine di “Nuove memorie della persecuzione” del 2019.
Ritrovarla nell’Archivio Diocesano di Potenza suscitò in me una profonda emozione, anche dolorosa, come sempre accade quando si percorre la strada della sofferenza per l’orrore del male altrui.
Franco D’Emilio
Articolo di Franco D'Emilio.
from 4live.it https://ift.tt/sUOH8gP
https://ift.tt/F45rS3Z via IFTTT
mercoledì 25 gennaio 2023
Il Comune di Santa Sofia mette all'asta un appartamento: ecco come presentare l'offerta

Valbonesi: «Con pochi trasferimenti da parte dello Stato difficile fare degli investimenti sulla SP3 del Rabbi»
“Sono dispiaciuto della presa di posizione dei sindaci Canali e Valmori in merito al bilancio della Provincia approvato lunedì scorso prima dall’Assemblea dei Sindaci e poi dal Consiglio provinciale – afferma Daniele Valbonesi, sindaco di Santa Sofia e Consigliere delegato alle infrastrutture e alla viabilità per il Comprensorio Forlivese –. Sappiamo tutti quale difficoltà ha attraversato l’ente dalla riforma del 2016, in termini di risorse economiche ed umane, ma il bilancio approvato lunedì scorso dà il segno che le condizioni stanno cambiando, grazie a trasferimenti statali per la manutenzione di strade e ponti e fondi PNRR sugli edifici scolastici. Pertanto il parere contrario dei sindaci di Predappio e Premilcuore a mio avviso ingeneroso. Questa Amministrazione provinciale ha una grande attenzione alla relazione con i Comuni, con i quali ci confrontiamo costantemente, in particolar modo mi riferisco al territorio collinare e alle aree interne”.
Pur avendo attraversato in questi anni momenti difficili non è mancato l’impegno sulle strade provinciali: la SP 3 del Rabbi è stata oggetto nel corso del 2022 di un importante intervento sulla variante di Fiumana per circa € 300.000 e di interventi diffusi per ulteriori € 100.000. Nei due anni precedenti abbiamo realizzato 300.000 euro di manutenzioni sulla stessa strada. Anche per il prossimo triennio sono previsti interventi nella parte alta della SP3 all’altezza di Premilcuore.
Queste risorse, nel contesto attuale dell’ente, si vanno ad aggiungere ad interventi importanti che hanno riguardato la messa in sicurezza del tratto di SP3 che collega Predappio a Forlì. Lavori realizzati tra il 2009 e il 2016 che hanno migliorato la viabilità e la sicurezza di quel tratto. Certo, il tutto è stato completato, per il ricorso presso il TAR che impedì di concludere la messa in sicurezza del tratto di strada che va da Trivella a Predappio. Da fine 2020 tale impedimento è caduto. È volontà di questa Amministrazione riprendere la progettazione e mettersi nelle condizioni di poter realizzare l’opera. Ma questo, come gli amministratori ben sanno, non è una scelta della Provincia che oggi non può contare su proprie risorse, ma solo su trasferimenti da parte dello Stato. A tale scopo penso sia utile lo sforzo di tutti nel chiedere maggiori risorse per le strade provinciali a prescindere dei rispettivi colori politici”.
Articolo di Staff 4live.
from 4live.it https://ift.tt/KxB8ny6
https://ift.tt/zLEfvw2 via IFTTT
Provinciale 3 del Rabbi, Valbonesi: "La Provincia vuole concludere il tratto Trivella-Predappio. Ma serve l'aiuto dello Stato"

Shoah, Santa Sofia celebra il Giorno della Memoria al Parco Guelfo Zamboni

“Lo zingaro” con Marco Bocci al Teatro Mentore
Venerdì 27 gennaio alle ore 21,00 va in scena al Teatro Mentore di Santa Sofia “Lo zingaro. Non esiste curva dove non si possa superare”, spettacolo con Marco Bocci di Marco Bonini, Gianni Corsi, Marco Bocci regia di Alessandro Maggi, produzione Teatro Stabile d’Abruzzo e Stefano Francioni Produzioni.
In un monologo emotivo ed appassionante Marco Bocci racconta la storia esemplare di un pilota di auto sconosciuto il cui destino è, però, indissolubilmente legato ad un mito della Formula 1: Ayrton Senna. Ricostruendo in parallelo la vicenda personale dello Zingaro, nomignolo del protagonista stesso, e quella di Senna, va in scena la storia di una sfida, una sfida per realizzare un sogno e per vincere una grave malattia. Il racconto rintraccia coincidenze, premonizioni, intuizioni che quasi segnano il destino dello Zingaro. Il primo incontro con Senna, il primo gran premio visto dalla pista, il rapporto con il padre, il primo go-kart, la scelta di correre, il legame profondo con la famiglia e il desiderio di crearne una propria dopo il divertente incontro con la moglie. E ancora Senna, Senna ovunque. Senna è davanti agli occhi dello Zingaro in ogni curva, in ogni scelta. Lo Zingaro cerca sé stesso attraverso un legame quasi ossessivo con il grande campione brasiliano morto ad Imola il primo maggio 1994.
Lo spettacolo è compreso nell’abbonamento cumulativo. Per i non abbonati, ingresso 20 euro, ridotto 18 euro. Per info e prenotazioni: 3499503847 o teatromentore@gmail.com.
Articolo di Staff 4live.
from 4live.it https://ift.tt/YOr9iFw
https://ift.tt/zLEfvw2 via IFTTT
martedì 24 gennaio 2023
Dopo le abbondanti nevicate vanno risolvendosi i guasti alla rete elettrica: la situazione

La prima neve dell'inverno trasforma Santa Sofia in un presepe naturale: le spettacolari immagini aeree

Dopo le abbondanti nevicate problemi per la raccolta rifiuti a Premilcuore e Santa Sofia

Slavina sulla Provinciale 4 del Bidente per Campigna: l'immagine

lunedì 23 gennaio 2023
Il magico effetto della neve a Santa Sofia

Partiti i lavori agli alloggi popolari a Santa Sofia
Ad inizio gennaio, dopo le festività natalizie, sono partiti i lavori di manutenzione straordinaria per l’esecuzione di opere di efficientamento energetico in alcuni edifici di Edilizia Economica Popolare a Santa Sofia. Tali edifici, di proprietà comunale, sono gestiti da Acer per conto del Comune in seguito ad una convenzione stipulata nel 2017.
Nel corso del 2022 il Comune aveva dato autorizzazione ad Acer di provvedere alle procedure di affidamento, alle progettazioni ed all’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria per l’efficientamento energetico di tali edifici, tenendo conto delle detrazioni previste dal cosiddetto superbonus nella misura del 110% dei costi certificati (lavori, competenze tecniche e IVA).
Durante i mesi scorsi, Acer ha svolto una procedura di progetto di finanza al termine della quale è stato affidato il lavoro ad una RTI Vertical-SGR-RIMOND così ora sono stati avviati gli interventi, eseguiti mediante partenariato pubblico privato (PPP) ai sensi dell’Art.183 comma 15 del Codice dei Contratti pubblici Dlgs 50/2016 e ss.mm.ii.
L’edificio interessato dai cantieri si trova in via Unità d’Italia n.3 e, nel dettaglio, i lavori riguarderanno la realizzazione di tamponamento isolante, la posa di nuovi infissi, il cambio delle caldaie e l’impianto fotovoltaico, oltre a lavori di rifinitura come intonaco e tinteggiature.
La spesa complessiva preventivata per l’intervento è di € 545.476,40 e verrà finanziata per € 510.162,89 mediante Cessione del credito fiscale con sconto in fattura.
“Dopo l’approvazione dei progetti a fine 2022, il 9 gennaio sono iniziati i lavori sugli edifici ERP – dice il sindaco di Santa Sofia Daniele Valbonesi -. I Comuni non sono tra i destinatari del beneficio fiscale del cosiddetto Superbonus, ma tra i destinatari vi sono gli istituti autonomi case popolari e altri enti con le medesime finalità sociali, tra i quali rientra Acer.
Ci è sembrato, quindi, che questa fosse l’occasione giusta per migliorare parte del patrimonio di edilizia popolare, apportando migliorie che avessero ricadute sia dal punto di vista immobiliare e, soprattutto, in termini di beneficio agli utenti che abitano negli alloggi ERP”.
Articolo di Staff 4live.
from 4live.it https://ift.tt/2LFw0ME
https://ift.tt/kYputDo via IFTTT
Santa Sofia, lavori agli alloggi popolari: efficientamento energetico con il "superbonus"

domenica 22 gennaio 2023
Neve abbondante in Val Bidente, auto fuori strada e un albero ko. A Santa Sofia scuole aperte lunedì

Soppressione automedica. Valbonesi: «Non è corretto strumentalizzare temi così importanti»
Proseguono i commenti politici sulla soppressione dell’automedica Mike 42 di Meldola. Il sindaco di Santa Sofia e Segretario della Federazione PD Forlivese Daniele Valbonesi fa il suo punto della situazione. «In questi giorni siamo tutti molto preoccupati per le notizie che riceviamo sulla situazione della sanità territoriale e dell’eliminazione dell’automedica che fino al 31 dicembre 2022 era operativa a Meldola. Ci sono polemiche, strumentalizzazioni, prese di posizione, raccolte di firme da parte di forze politiche. A me interessa la realtà dei fatti e capire lo stato di un servizio fondamentale per i cittadini. Bisogna fare alcune premesse. La sanità pubblica è in un momento difficile ma in questo territorio e in questa regione funziona e si regge su ottime strutture e su un personale di grande valore. Il covid è stato uno tsunami, ha logorato i dipendenti e messo in difficoltà i bilanci. Mancano oggi risorse umane ed economiche. Ne è responsabile lo Stato. Prima per una programmazione sbagliata sui numeri del personale e poi per le poche risorse stanziate a fronte dei costi sostenuti per il covid e per una finanziaria che vede risorse insufficienti».
«Le responsabilità vanno al governo Meloni e, a scanso di polemiche politiche, al governo Draghi. In questa situazione l’Ausl ha preso alcune decisioni. Tra queste la riduzione delle automediche sul territorio di sua competenza. Tra i servizi annullati c’è l’automedica di Meldola che serviva il territorio forlivese. Come sindaci abbiamo preso posizione per una scelta che penalizza un servizio nel nostro territorio e abbiamo difeso le ragioni che il Sindaco di Meldola, Roberto Cavallucci, ha posto con decisione. Continueremo a farlo in tutte le sedi e con tutte le nostre forze. Da questo punto di vista abbiamo individuato la Provincia, grazie alla disponibilità del Presidente Enzo Lattuca, come luogo in cui condividere il tema» continua Valbonesi.
«Non va dimenticato che a questo si aggiungono le difficoltà sui medici di famiglia, sulle carenze di personale medico al Nefetti di Santa Sofia, sullo stato critico del pronto soccorso del Morgagni-Pierantoni di Forlì, per citare le situazioni più sensibili. Vedremo se nei prossimi giorni avremo risposte e chiarimenti. In tutto questo alcune forze politiche stanno raccogliendo firme. Tutto legittimo, vorrei vedere. Ma quello che non è corretto è giocare sulla pelle della gente e strumentalizzare temi così importanti. Dare la responsabilità alla regione Emilia-Romagna non è corretto. Bisogna motivare e spiegare quello che sta accadendo e proporre soluzioni. Le competenze su risorse umane e finanziarie sono del Governo in questo caso. Se le petizioni sono strumenti di propaganda non servono a risolvere i problemi. Per questo propongo a Fratelli d’Italia di modificare la petizione inserendo la richiesta al governo Meloni di aumentare le risorse per la sanità e sbloccare l’assunzione di personale semplificando le procedure. Se questo accadesse sarei pronto a firmare una petizione che coinvolga tutti e ad essere d’aiuto per la raccolta delle firme» conclude Daniele Valbonesi.
Articolo di Staff 4live.
from 4live.it https://ift.tt/buiohp7
https://ift.tt/kYputDo via IFTTT
venerdì 20 gennaio 2023
Forlì-Cesena, il bilancio 2022 della Polizia per San Sebastiano – Gallery

Arriva la neve e l’inverno in Campigna e nel Parco delle Foreste Casentinesi
Finalmente la tanto attesa neve ha imbiancato le vette dell’Appennino Romagnolo e nel comprensorio di Campigna ci si prepara ad accogliere i turisti con le attività di “Neve&Natura”, il programma di eventi ideato dall’Ente Parco con il Contributo del Comune di Santa Sofia e la collaborazione della cooperativa Atlantide.
“Il calendario Neve&Natura prende avvio prima di Natale e invita i turisti a visitare tutti i borghi del Parco e a scoprire le tradizioni tipiche delle festività – commenta l’assessora al turismo Ilaria Marianini -. Ora, grazie alle recenti nevicate, riprenderanno anche le attività sportive invernali nel comprensorio sciistico di Campigna: anche se si tratta di una piccola stazione, offre un ampio ventaglio di opportunità per famiglie e sportivi. Inoltre, la neve e i suoi tanti appassionati sono una risorsa importante, hanno ricadute su tutto il territorio dell’alta Val Bidente e non solo in Campigna”.
Tra gli appuntamenti “Neve&Natura” ricordiamo i corsi di introduzione allo sci sci di fondo (domenica 5 febbraio, previa prenotazione al numero 0543980051), il 6° Winter Trail di Campigna (domenica 19 febbraio, info Pippo Olimpico 0543923515), il 29° Raduno Sci Alpinistico della Campigna (domenica 26 febbraio, info 3204309459, 3494231499, 3481753419). Il 4 febbraio in occasione della patrona di Forlì, la Madonna del Fuoco, ogni due skipass uno è in omaggio.
Fino a marzo, poi, ogni domenica si potranno fare evoluzioni sullo snowboard al Fun-ghetto Park servito da tapis roulant mentre per gli amanti delle ciaspole ci sono km di sentieri da percorrere tra Campigna e Monte Falco (per il noleggio: il mondo delle ciaspole 0543980052 o Burraia Chalet 0543980006). Nelle domeniche di maggiore affluenza sarà attivo un servizio di bus navetta tra le piste e i parcheggi a Passo della Calla. Domenica e festivi per i mezzi di lunghezza superiore a 3,5 metri sarà in vigore il divieto di transito tra Passo della Calla e parcheggio Fangacci, tra le 8,30 e le 16,30. Il programma dettagliato degli eventi si può scaricare dal www.parcoforestecasentinesi.it e da www.visitsantasofia.it.
Articolo di Staff 4live.
from 4live.it https://ift.tt/7b39HVc
https://ift.tt/Pq3TkiS via IFTTT
giovedì 19 gennaio 2023
Strada ghiacciata in Campigna, autocarro finisce nel fosso
Questa mattina alle ore 9,15 una squadra del Distaccamento Vigili del Fuoco di Bagno di Romagna, è intervenuta lungo la SP4 del Bidente, in località Campigna, per un incidente stradale. La squadra giunta sul posto si è adoperata per mettere in sicurezza un autoarticolato uscito di strada ed intraversatosi nel fosso fuori dalla sede stradale.
La squadra ha operato anche per il recupero di due autovetture che a causa del ghiaccio erano uscite di strada senza provocare danni. Non si segnalano persone ferite. Sul posto i Carabinieri per i rilievi. I tecnici della Provincia di Forlì-Cesena sono intervenuti invece per istituire un senso unico alternato.
Articolo di Staff 4live.
from 4live.it https://ift.tt/exl9gpL
https://ift.tt/Pq3TkiS via IFTTT
mercoledì 18 gennaio 2023
L'Appennino forlivese fa il pieno di neve, oltre mezzo metro sul Monte Falco: riapre il rifugio "La Capanna" e sarà un weekend di ciaspolate

domenica 15 gennaio 2023
Nuovo parcheggio, lavori alla “Drudi” e una pista ciclabile in via Indipendenza
Partiranno a Meldola lunedì 16 gennaio, i lavori per la realizzazione di un nuovo parcheggio pubblico al quartiere “Dozza”. L’intervento prevede, attraverso la riqualificazione dell’area antistante il “Bar Dozza” posta tra la Strada Provinciale 4 del Bidente e la via Indipendenza, la formazione di 57 posti auto di cui due per disabili, posti per moto, aree di carico/scarico, predisposizione per colonnine di ricarica per auto elettriche e modifiche alla circolazione che renderanno più sicura e migliore la viabilità di questa parte di città.
Le opere consentiranno la corretta definizione delle sedi stradali, separando i percorsi pedonali su marciapiede dalle aree destinate agli stalli per i mezzi, con una nuova piazzola per la fermata dell’autobus. A lavori completati non sarà più possibile dalla via Indipendenza accedere alla via Risorgimento che rimarrà a doppio senso con entrata ed uscita solo dalla Strada Provinciale 4 del Bidente; la via Indipendenza avrà un’unica uscita in sicurezza sulla Strada Provinciale 4 del Bidente e sarà a senso unico in direzione Santa Sofia.
È prevista, per coloro che hanno necessità di salire sull’autobus per andare a Forlì, la realizzazione di una nuova fermata in fregio alla Strada Provinciale 4 del Bidente prima del Bar Dozza arretrata rispetto alla sede stradale per consentire la sosta ai mezzi pubblici senza fermare la circolazione in discesa dalla vallata del Bidente, evitando così che gli autobus, come avviene ora, percorrano Via Indipendenza contromano con significativo miglioramento della sicurezza stradale.
Nell’area della Drudi sarà realizzato, oltre al rifacimento del muro di contenimento della strada di accesso alle cucine, un nuovo cancello di ingresso più largo di quello esistente al fine di consentire l’entrata e l’uscita degli autobus direttamente sulla Strada Rimbocca-Ca’ Baccagli ed evitare, come avviene ora, che l’uscita degli autobus avvenga, attraversando il parco della Drudi, sulla Via Risorgimento. Anche in questo caso l’intervento, che prevede la realizzazione di una nuova pensilina dell’autobus, migliora la sicurezza ed aumenta gli spazi liberi da destinare a mobilità lenta. Infine sarà realizzata una nuova pista ciclabile che interesserà tutta la via Indipendenza ed il nuovo parcheggio della “Dozza” con prolungamento all’interno del viale alberato del parco pubblico dell’Istituzione Drudi per arrivare attraverso il nuovo cancello alla Strada Rimbocca-Ca’ Baccagli.
Le opere avranno un costo complessivo di 241.500 euro e sono finanziate per 94.500 euro con contributi della Regione Emilia-Romagna e per 146.700 euro con risorse dell’Amministrazione Comunale. Il sindaco Roberto Cavallucci e l’assessore ai Lavori Pubblici Filippo Santolini si dicono “particolarmente soddisfatti di poter dar avvio a questa serie di interventi collegati tra loro, attesi oramai da tanti anni, che porteranno ad una riorganizzazione complessiva della viabilità dell’intera area con un miglioramento della sicurezza stradale e la contestuale realizzazione di percorsi per spostamenti ciclopedonali”.
Articolo di Staff 4live.
from 4live.it https://ift.tt/iY2rZqO
https://ift.tt/jb354SV via IFTTT
venerdì 13 gennaio 2023
Fat Freddy’s Drop al Parco fluviale di Santa Sofia per “Acieloaperto”

"Acieloaperto" riparte dal palco fluviale di Santa Sofia con i Fat Freddy’s Drop

“Lo zingaro” sul palco del Teatro Mentore: a Santa Sofia lo spettacolo con Marco Bocci

Molti gli amministratori a sostegno della candidatura di Bonaccini alla guida del PD
Sono già molti i sindaci e gli amministratori locali del territorio forlivese, del PD e civici, che hanno manifestato il proprio sostegno alla candidatura di Stefano Bonaccini a segretario nazionale del Partito Democratico, sottoscrivendo il manifesto a cui già hanno aderito oltre mille amministratori locali di tutta Italia.
“Come sindaci e amministratori locali del territorio forlivese – esordiscono i sottoscrittori dell’appello – crediamo che il momento che ci attende sia decisivo: un punto di svolta per costruire un PD e un centrosinistra rinnovato e proiettato al futuro, in grado di contrastare sin da subito il governo delle destre e quindi di candidarsi a forza di governo. Quali amministratori responsabili, attenti e impegnati a far crescere le nostre comunità siamo disponibili a mettere in campo la competenza maturata negli anni e con Stefano Bonaccini pensiamo che la nostra esperienza possa esprimere tutto il proprio potenziale”.
“Stefano è infatti un amministratore locale di grande esperienza, alla guida di una Regione tra le più innovative d’Italia, oltre che tra le più eque. Un profondo conoscitore di tutti i territori, compreso quello forlivese, e da sempre sensibile alle loro esigenze. Con lui – concludono gli amministratori locali – possiamo realizzare il sogno di un partito riformista che contrasti le disuguaglianze e promuova un’Italia delle comunità territoriali, in cui la tutela dei beni comuni, delle persone e dei loro bisogni sia centrale. Insieme possiamo realizzare il sogno di un partito nel quale i territori siano finalmente protagonisti”.
Hanno già sottoscritto l’appello le sindache ed i sindaci: Roberto Cavallucci sindaco di Meldola; Jader Dardi sindaco di Modigliana; Elisa Deo sindaca di Galeata; Milena Garavini sindaca di Forlimpopoli; Daniele Valbonesi sindaco di Santa Sofia.
Le amministratrici e gli amministratori locali: Tommaso Anagni, Valentina Ancarani, Davide Baraghini, Patrizia Campacci, Gianluigi Cerrone, Antonio Dattoli, Angelo Evangelisti, Roberto Freddi, Wilma Giorgetti, Isabel Guidi, Soufian Hafi Alemani, Elisa Leoni, Lorenzo Lonzardi, Ilaria Marianini, Enrico Monti, Goffredo Pini, Mirna Tampieri, Matteo Zanchini,
Jacopo Zanotti.
Articolo di Staff 4live.
from 4live.it https://ift.tt/fOLqH2D
https://ift.tt/RZTjiYs via IFTTT
Inaugurazione della mostra “Popolo del Parco”
Sabato 14 gennaio, alle ore 17,00, nel Centro visite di Santà Sofia a Palazzo Nefetti verrà inaugurata una mostra fotografica dedicata all’ingegno, alla competenza e alla creatività dei “Popolo del Parco” che fino agli anni Settanta hanno caratterizzato la vita delle vallate appenniniche.
L’esposizione intende raccontare la vita quotidiana, la sapienza di popolazioni dissanguate dalla grande emigrazione del secondo dopoguerra della per impedirne l’oblio. La mostra sarà visitabile oggi sabato e domenica dalle 15.00 alla 18.00 fino al 12 febbraio. Ingresso libero.
Articolo di Staff 4live.
from 4live.it https://ift.tt/nRoiDAT
https://ift.tt/RZTjiYs via IFTTT
mercoledì 11 gennaio 2023
A Santa Sofia la mostra "Il sapere delle mani" per celebrare il trentennale del Parco nazionale

lunedì 9 gennaio 2023
Taglio delle piante, pronta l’ordinanza che garantisce la sicurezza degli utenti della strada
Come ogni anno, è stata emessa dal Comune di Santa Sofia l’ordinanza per il taglio di piante e rami sporgenti ai margini di marciapiedi, aree di sosta e strade aperte al pubblico transito. «La principale motivazione dell’ordinanza è quella di mettere l’utente della strada nelle condizioni di poter transitare in piena sicurezza e di godere di un’ottima visibilità. È necessario, quindi, eliminare piante e siepi che protendono verso la sede stradale e il marciapiedi creando un ostacolo per i pedoni e limitando la visibilità stradale e la leggibilità della segnaletica» spiega una nota del Comune di Santa Sofia.
Entro il prossimo 31 marzo i proprietari e i tenutari e i frontisti delle strade aperte al pubblico transito, di piazze, parchi e corti situati nel territorio comunale di Santa Sofia sono invitati ad eseguire il taglio o la potatura di piante e siepi esistenti lungo il bordo delle strade che comportano pericolo per la pubblica incolumità in caso di intemperie e neve o comunque intralcio per la fluidità della circolazione anche pedonale e provvedere alla rimozione immediata dalla sede stradale di alberi, ramaglie e terriccio proveniente dai propri fondi.
«I proprietari sono altresì invitati a provvedere alla manutenzione delle ripe confinanti con le strade e, in generale, ad adottare tutte le precauzioni e gli accorgimenti atti ad evitare qualsiasi danneggiamento o limitazione della sicurezza e della fruibilità delle strade confinanti con i propri fondi. Rimangono inalterate anche le disposizioni in merito a siepi e rami delle piante che non dovranno restringere o danneggiare la strada. Si rammenta che l’ordinanza non è applicabile alle piante monumentali censite. Per l’esecuzione dei lavori previsti dall’ordinanza pubblicata sull’albo pretorio, non sono necessarie autorizzazioni, essendo provvedimenti urgenti inerenti la pubblica incolumità. In caso di inosservanza, l’Amministrazione comunale o provinciale potrà provvedere d’ufficio al taglio o alla potatura e addebiterà ai proprietari e tenutari inadempienti le relative spese, trattenendo il legname risultante» conclude la nota dell’Amministrazione di Santa Sofia.
Articolo di Staff 4live.
from 4live.it https://ift.tt/URAVhz7
https://ift.tt/2wNdvKP via IFTTT
giovedì 5 gennaio 2023
Premilcuore, la storica coppia del ristorante Fiumicello unita da 60 anni

mercoledì 4 gennaio 2023
Befane e cena in piazza Matteotti
Torna l’appuntamento con la Befana a Santa Sofia e nelle sue frazioni. Quella della notte tra 5 e 6 gennaio, con la Befana che passa di casa in casa lasciando piccoli doni e caramelle per i bambini, è una tradizione longeva che, ancora oggi, incanta grandi e piccini. A Santa Sofia, giovedì 5 gennaio, il ritrovo è in piazza Matteotti dove alle 18.00 è previsto l’arrivo della Befanda, ovvero la Befana del Corpo Bandistico “C. Roveroni”.
Sempre in piazza, ci sarà una grande tavolata dove gustare le specialità preparate da Pro Loco Santa Sofia, Mani in pasta e associazione Tre Ponti Alto Bidente: maccheroncini alla vodka, fagioli in giubbalunga, panino con la salsiccia, piadina fritta, piadina nella lastra farcita e vin brulé. Lungo la serata, tutti i gruppi di Befane e Befanotti sono invitati a cantare e suonare in piazza.
La festa della Befana coinvolge ogni frazione dell’alta valle del Bidente: a Spinello, Biserno, Corniolo e Campigna le relative Befane oltre alle case visiteranno anche i locali pubblici, portando doni ai più piccoli e cantando la tradizionale Pasquella.
Articolo di Staff 4live.
from 4live.it https://ift.tt/R0dj3Po
https://ift.tt/ICMOqsB via IFTTT
Santa Sofia celebra l'arrivo dell'Epifania: befane e cena in piazza Matteotti

PD Vallata del Bidente: “Mantenere assolutamente l’automedica di Meldola”
«Il Pd della Vallata del Bidente si associa alla richiesta dei sindaci del territorio di mantenere l’automedica Mike42 a Meldola. Ringraziando la tenacia di Roberto Cavallucci nel farsi promotore di questa petizione su cui vediamo con piacere una grande compattezza di intenti sia delle Amministrazioni sia delle forze politiche presenti in Consiglio regionale, ricordiamo che il problema non riguarda solo Meldola e i Comuni vicini ma una sottostima, in questo ambito, delle necessità di un territorio geograficamente e demograficamente complesso come quello della collina e della montagna forlivese le cui comunità perderebbero, secondo il piano del’Ausl, un fondamentale presidio di sicurezza e celere intervento sul territorio» si legge in una nota del PD della Val Bidente a firma di Tomas Rubboli Pd Meldola, Ilaria Cangini Pd Civitella e Cusercoli, Marco Chiarini Pd Galeata, Gabriele Nuzzolo Pd Santa Sofia.
«Come giustamente sottolineato dai sindaci, è difficile pensare che una sola auto medicalizzata con sede a Forlì possa garantire la velocità d’intervento caratteristica e necessaria a questo servizio per coprire non solo il capoluogo ma ben 1100 kmq di territorio distribuiti su tre vallate e con piccole comunità e frazioni che, con mille difficoltà, continuano a essere vive anche al di fuori dei centri principali. Sollecitiamo pertanto l’Ausl a tornare sui propri passi e auspichiamo la prosecuzione della compattezza politica nel promuovere la richiesta dei sindaci e, più in generale, nel difendere le conquiste della sanità pubblica regionale in particolar modo nei suoi presidi più periferici e diffusi sul territorio» concludono i segretari del Pd della Val Bidente.
Articolo di Staff 4live.
from 4live.it https://ift.tt/AsE6Q8H
https://ift.tt/NRlFtk9 via IFTTT
“Il lupo e i sette capretti” al Teatro Mentore
Venerdì 6 gennaio alle ore 16,00, giornata dedicata alle famiglie al Teatro Mentore di Santa Sofia: va, infatti, in scena lo spettacolo di Accademia Perduta Romagna Teatri /TCP Tanto Così Progetti “Il lupo e i sette capretti”.
La storia è nota ed è ispirata al classico dei Fratelli Grimm: un lupo desidera divorare 7 capretti e aspetta l’occasione favorevole che si presenta quando mamma capra li lascia soli per andare a fare spesa. In diverse occasioni il lupo viene scoperto dai capretti che, chiusi nella loro casa perché messi all’erta dalla mamma sull’incombente pericolo, non aprono la porta. Il lupo allora ricorre a stratagemmi e travestimenti, aiutato anche dall’indifferenza ed egoismo di Mastro Porcello pasticcere, Mastro Coniglio fornaio e Mastro Topo mugnaio, ai quali si rivolge per raggiungere il suo scopo, e riesce infine a divorare sei dei sette capretti, riuscendo a entrare nella loro casa. Il settimo capretto, rifugiatosi dentro la pendola, al ritorno della madre la informa dell’accaduto. Mamma capra si dispera, ma poi cerca il lupo e lo trova immerso nel sonno per avere mangiato troppo in fretta le sue prede che, dentro l’enorme panciona sono ancora vive. Mamma capra allora estrae la prole e mette nella pancia del lupo enormi pietre…
Per l’occasione, l’Associazione C.I.F. Santa Sofia offrirà il biglietto di ingresso a tutti i bambini mentre il costo del biglietto per i genitori è di 7 euro. I bambini fino a 7 anni dovranno essere accompagnati. Le sorprese, poi, non sono finite: la Befana in persona, infatti, passerà a salutare tutti i bambini intervenuti e lascerà loro una piccola calza in dono. Prenotazione obbligatoria al numero 3485194348.
Articolo di Staff 4live.
from 4live.it https://ift.tt/YlfgxQr
https://ift.tt/NRlFtk9 via IFTTT
martedì 3 gennaio 2023
Bonus trasporti per gli studenti che non godono della gratuità stabilita dalla Regione
Il Comune di Santa Sofia intende supportare le famiglie di studentesse e studenti under 19, residenti, pendolari, iscritti alle scuole secondarie di Secondo Grado del sistema nazionale di istruzione, oppure a percorsi di istruzione e formazione professionale presso un organismo accreditato per l’obbligo di istruzione che opera nel Sistema regionale IeFP, che non sono in possesso dei requisiti per l’accesso alla gratuità stabilita dalla Regione Emilia Romagna.
“Riteniamo importante garantire un contributo anche per le fasce economiche di medio livello – dice l’assessora alle politiche sociali Ilaria Marinini – perché siamo consapevoli di come la crisi abbia coinvolto tutti. Per questo l’amministrazione ha deciso di supportare economicamente anche le famiglie che in realtà non si trovano nella fascia di povertà, ma che devono comunque fare fronte a spese e rincari”. Per questo motivo ASP San Vincenzo de’ Paoli ha pubblicato un bando destinato alle famiglie con ISEE superiore a 30.000 euro, che potranno ricevere un sostegno per l’acquisto dell’abbonamento al servizio di trasporto.
L’importo concesso sarà pari al 50% del costo totale del titolo di viaggio per gli studenti con ISEE superiore od uguale a € 30.000 e fino a € 35.000 e pari al 30% del costo totale del titolo di viaggio per gli studenti con ISEE superiore od uguale a € 35.000,01 fino a € 40.000. I genitori degli studenti e delle studentesse possono presentare domanda di rimborso parziale dell’abbonamento Under 19 acquistato presso gli uffici Start Romagna, esclusivamente se in possesso dei seguenti requisiti:
ISEE in corso di validità per le Prestazioni Agevolate Minorenni non superiore a 40.000 euro; residenza nel Comune di Santa Sofia; tesserino nominale (abbonamento Under 19) già rilasciato da Start Romagna per il servizio di trasporto pubblico per l’anno scolastico 2022/2023 con relativa ricevuta di pagamento.
La domanda si potrà inviare entro le 12,30 del 31 gennaio via mail all’indirizzo: asp.bidenterabbi@gmail.com, compilando il modulo reperibile sul sito internet https://ift.tt/zSYhixJ. Alla domanda dovranno, inoltre, essere allegati: copia del tesserino nominale trasporto; copia della ricevuta di avvenuto pagamento; copia del codice IBAN (al fine dell’accredito del rimborso su conto corrente); dichiarazione ISEE in corso di validità rilasciata le Prestazioni Agevolate Minorenni. In caso di necessità per la compilazione della domanda, è possibile rivolgersi allo Sportello Sociale (martedì dalle 9,00 alle 14,00 – giovedì dalle 9,00–12,00 e 14,30-16,30, ingresso piazzetta parco della resistenza, a fianco dell’ufficio tecnico, tel. 0543/974535).
Articolo di Staff 4live.
from 4live.it https://ift.tt/M7cHsoP
https://ift.tt/NRlFtk9 via IFTTT
Santa Sofia, il Comune al fianco delle famiglie: varato un bonus trasporti per gli studenti delle superiori

lunedì 2 gennaio 2023
“Il lupo e i sette capretti”, dalla favola dei fratelli Grimm lo spettacolo al teatro

Servizio civile in Romagna: il Parco delle Foreste Casentinesi cerca 4 ragazzi
