mercoledì 30 marzo 2022

Le Uova di Pasqua dell’AIL tornano a colorare di speranza i sogni dei pazienti ematologici

Venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 aprile, si rinnova il tradizionale appuntamento di solidarietà “Uova di Pasqua” promosso da AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma), posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. È anche grazie alle proprie manifestazioni di raccolta fondi che le sezioni AIL possono organizzare servizi di cura e assistenza per i malati di tumori del sangue, sostenere i reparti di ematologia e contribuire alla ricerca scientifica contro le gravi malattie ematologiche.
Le tante difficoltà di questo periodo hanno accresciuto le necessità di assistere e tutelare la salute dei malati che lottano contro i tumori del sangue – sottolinea Redo Camporesi presidente della sezione AIL Forlì-Cesena – e il nostro impegno nei loro confronti non è mai arretrato. La raccolta fondi Uova di Pasqua Ail ci permetterà di continuare con le nostre importanti attività che da oltre 26 anni garantiamo sul territorio provinciale, tra cui le Cure mediche domiciliari, il servizio di Psiconcologia, il supporto all’Ematologia IRST. Questa manifestazione sarà poi caratterizzata dal nostro impegno, a fianco di AIL Nazionale, nella costituzione di un fondo per l’aiuto ai pazienti ematologici ucraini che vengono accolti in Italia e per inviare farmaci e cure a chi è rimasto in patria. Per ogni Uovo Ail distribuito, la nostra sezione donerà un euro per questa emergenza.

Appuntamento quindi con i volontari nelle piazze e in alcuni centri commerciali della provincia per la distribuzione delle colorate Uova di Pasqua AIL, a fronte di una donazione minima di 12 euro ciascuno. Dove trovare le Uova di Pasqua AIL nella nostra provincia:
Forlì: Piazza Saffi 13 loggiato Municipio ven.1, sab.2, dom.3 aprile. Piazzale Kennedy: sab.2, dom.3 aprile. Coop “I Portici” via Colombo, 10: ven.1, sab.2 aprile. Supermercato Famila via A. Costa 49: ven.1, sab.2, dom.3 aprile. Iper Punta di Ferro p.le della Cooperazione n.4: ven.1, sab.2, dom.3 aprile. Sede AIL viale Roma 88: ven.1, sab. 2, dom. 3 aprile. San Martino in Strada piazzale della Pieve: sab.2, dom.3 aprile.
Forlimpopoli: piazza Pompilio ven.1, sab.2, dom.matt.3 aprile. Bennet Centro commerciale Le Fornaci via XXV ottobre n. 4 sab.2, dom.3 aprile. Casa Artusi bottega sab.matt 2, dom.matt.3 aprile.
Bertinoro: piazza della Libertà, piazza del Duca e Largo Cairoli sab.2, dom.3 aprile. Capocolle alla Chiesa via Bologna n. 60: dom.3 aprile. Santa Maria Nuova, davanti Conad “City” via Santa Croce 3857 sab.2, dom.3 aprile.
Rocca San Casciano, piazza Garibaldi 8 (tabaccheria Leoni) ven.1, sab.2, dom.3 aprile.
Meldola, piazza Felice Orsini lato edicola: sab.2, dom.3 aprile.
Cusercoli, Largo Matteotti dom.3 aprile.
Galeata, logge del Teatro comunale: sab.2 aprile.
Santa Sofia, piazza Matteotti: ven.1, sab.2, dom.3 aprile.

Articolo di Staff 4live.



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lunedì 28 marzo 2022

L’Oleodinamica Forlivese sbanca Rimini

Rimini Calcio a 5 – Oleodinamica Forlivese Forlì: 1-4

Rimini Calcio a 5: Ciappini, Muratori, Gianni, Gasperoni, Vitali, Timpani, Celli T., Tonini, Marino, Nishimura, Celli S., Gemmani. All. Novembrini.
Oleodinamica Forlivese Forlì: Cassano, Fabbri, Benhya, Cangini Greggi, Di Maio, Simone, Ragazzini, Bruno, Betancort, La Corte, Horikawa, Salvatore. All. Vespignani.
Arbitri: Elezi di Ravenna, Fortunati di Cesena.
Note – Ammoniti: Betancort, Marino. Marcatori: 6’ aut. Benhya, 10’ Fabbri, 14’ Cangini Greggi, 16’ Horikawa, 23’ Salvatore del p.t.

Dopo due pareggi consecutivi torna alla vittoria il Forlì di mister Vespignani che dopo essere andato in svantaggio in avvio di gara ribalta il risultato con una veemente reazione nella prima frazione chiusasi sul 4-1 per poi amministrare nella ripresa. Oleodinamica che, a 4 giornate dalla fine, consolida così così la sua terza piazza col vantaggio sul Santa Sofia quarto che si dilata a 13 punti e che se fosse mantenuto da qui alla fine di almeno 10 lunghezze permetterebbe ai forlivesi di accedere direttamente alla finale play-off escludendo la quarta e la quinta classificata dal post season. Rimane invece invariato lo svantaggio sulle prime della classe col Balca secondo avanti di tre lunghezze e la capolista Real Casalgrandese, attesa la Pala Marabini sabato prossimo, avanti di cinque punti.

Cronaca. Forlì pericoloso al 4’ con La Corte che serve sul secondo palo un cioccolatino per Betancort che a botta sicura colpisce il montante. Al 6’ su una punizione di Timpani è Benhya in copertura sul palo a deviare la palla nella propria rete per il vantaggio dei padroni di casa. All’ 8 Vitali con una rasoterra chiama Cassano ad allungarsi in corner dai cui sviluppi nasce l’occasione per Tonini che in girata trova l’opposizione di petto di Cassano. Forlì risponde con capitan Cangini che libera Fabbri a tu per tu con Ciappini col pivot forlivese che in scivolata sfiora il pareggio. Pari che arriva comunque due minuti dopo con Benhya che fa il break a metà campo serve Horikawa al limite che di prima libera Fabbri solo a centro area che questa volta non sbaglia firmando l’1-1. All’11 capitan Cangini ci prova di potenza Ciappini respinge di pugni. Minuto 14, Di Maio servito da rimessa laterale conclude di potenza Ciappini respinge corto in area dove il più lesto è capitan Cangini che in un fazzoletto controlla e insacca la rete del sorpasso. Forlì bravo a reagire ma anche fortunato infatti al 16’ su un tiro rasoterra di Horikawa senza troppe velleità arriva una sfortunata deviazione di un difensore che inganna l’incolpevole Ciappini per l’1-3 forlivese. Forlì sfrutta il buon momento e continua a spingere sfiorando la quarta rete con una puntata di La Corte su cui Ciappini in spaccata si supera deviando in corner ma deve capitolare al 23’ quando sugli sviluppi di un corner dalla destra Salvatore da terra risolve in gol una mischia in area per l’1-4. Forlì prima dell’intervallo vicino alla quinta rete con un bel triangolo fra Cangini e Fabbri con la conclusione di quest’ultimo a fil di palo.

Nella ripresa, che si concluderà a reti inviolate, torna in campo un Rimini più accorto che prova una maggiore pressione con la speranza di riaprire il match ma trova un Forlì capace di chiudersi e provare a colpire in contropiede con La Corte al 2’ e Fabbri al 3’ che non capitalizzano due importanti occasioni a tu per tu con Ciappini. AL 9’ è Vitale con un pallonetto su Cassano dal limite a sfiorare la seconda rete riminese mentre al 20’ è uno strepitoso Cassano a negare con un riflesso la rete a Gianni autore di una deviazione a colpo sicuro in area. Nel finale si rivede in campo Simone che crea subito scompiglio colpendo una traversa al 20’ con una deviazione da due passi su tiro di Betancort. Simone protagonista anche al 27’ quando libera a centro area Horikawa che spreca però a tu per tu con Ciappini calciando centralmente. Gli ultimi squilli della gara sono dei padroni di casa vicini alla rete prima con un contropiede di Vitali che spreca calciando fuori e ancora con una deviazione in area di Gianni che chiama Cassano alla deviazione in corner.

Articolo di Staff 4live.



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giovedì 24 marzo 2022

Archeologia in dialogo. Ciclo di incontri

Prenderà il via venerdì 25 marzo il ciclo di appuntamenti Archeologia in dialogo. Il Museo “A. Santarelli” come luogo di relazioni, ricerca, conservazione, a cura della Sezione forlivese di Italia Nostra e dell’Associazione culturale La Foglia con il patrocinio della Società di Studi Romagnoli e del Programma S.F.E.R.A. dell’Università di Parma. Intento dell’iniziativa è riportare l’archeologia nel dibattito culturale cittadino e offrire un’occasione di confronto sul destino dei musei civici, partendo dal cuore più antico degli Istituti culturali cittadini – il Palazzo del Merenda – e dal museo intitolato al padre dell’archeologia forlivese. Chiuso dal 1996, il Museo “A. Santarelli”, è divenuto il simbolo della situazione di criticità in cui versa una parte del patrimonio storico e artistico forlivese, con importanti collezioni da anni inaccessibili perché in deposito o all’interno di musei chiusi al pubblico.

Pensato come un percorso a più voci, tra ricerche, nuovi scavi ed esempi innovativi di allestimento e gestione museale, il programma si articola in tre momenti. Si comincerà con i “Dialoghi”, conversazioni sull’archeologia del territorio e sul ruolo dei musei archeologici: il primo appuntamento è il 25 marzo con Valeria Cicala (giornalista) che presenterà la raccolta degli scritti giornalistici di Giancarlo Susini, ordinario di Storia Romana, uno dei Maestri dell’Alma Mater, che dedicò numerosi studi a Forlì e curò l’allestimento del lapidario del museo forlivese. Tra gli appuntamenti legati alla storia cittadina, si segnalano anche le conferenze di Mirko Traversari, antropologo fisico, Università di Bologna, sulle sepolture rinvenute nell’area del Campus universitario (1 aprile), di Sergio Spada, storico, sulla Rocca di Ravaldino (22 aprile), e di Kevin Ferrari e Romina Pirraglia, funzionari archeologi MIC, sugli ultimi scavi condotti in città (20 maggio). Ulisse Tramonti, Università di Firenze, presenterà la sua ricerca sulle fonti romane della Fratta (8 aprile), mentre al ruolo dei musei saranno dedicate le conferenze di Carlo Peretto dell’Università di Ferrara (6 maggio) e di Paola Giovetti e Federica Guidi del Museo civico archeologico di Bologna (13 maggio); chiuderà il ciclo una conferenza spettacolo di Enrico Giorgi, Università di Bologna, con la partecipazione di Vince Vallicelli, sulla scoperta di Butrinto da parte del bertinorese Luigi Maria Ugolini.

Uno sguardo più ampio al territorio e non solo archeologico sarà offerto il 9 giugno dalla presentazione del volume Studi su Galeata e Santa Sofia. Studi Vari. Atti del LXXI Convegno di Studi Romagnoli (2021), con il coordinamento di Alessia Morigi, Università di Parma, presidente della Società di Studi Romagnoli e direttore della missione archeologica della villa di Teoderico a Galeata. In autunno, il programma proseguirà con l’incontro di studi I musei archeologici, luoghi dell’identità collettiva, una riflessione sul ruolo dei musei archeologici nella società odierna, come strumento privilegiato per indagare le radici più profonde di una comunità.

Articolo di Staff 4live.



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mercoledì 23 marzo 2022

Finanziato il progetto di rigenerazione urbana

C’è anche il progetto presentato dal Comune di Santa Sofia tra gli interventi di rigenerazione urbana finanziati dalla Regione Emilia-Romagna con 47 milioni di euro. “Il finanziamento costituisce una grande opportunità per Santa Sofia – commenta il sindaco Daniele Valbonesie ci permette di progredire nell’iter di riqualificazione di tutta l’area circostante il Municipio, tenendo conto del fatto che anche la corte comunale sarà oggetto di lavori di ripavimentazione oggi in fase di progettazione esecutiva e che il vicino Parco della Resistenza è stato recentemente coinvolto da migliorie con il progetto Vias Animae”.

Il progetto di restauro e risanamento conservativo dell’ala nord del municipio di Santa Sofia, redatto dall’ingegnere Emanuele Casamenti e presentato al bando “Rigenerazione Urbana 2021” della Regione Emilia Romagna, si pone l’obiettivo di far tornare a nuova vita l’edificio sia da un punto di vista edilizio ed urbanistico, sia per quanto riguarda gli effetti sociali che l’intervento può portare perché si punta ad implementare al loro interno una serie di attività a servizio della collettività, trasformando spazi in disuso in luogo di aggregazione. L’obiettivo è anche quello di attivare una serie di nuovi servizi rivolti ai turisti e qualificare quelli già esistenti.

Uno dei punti cardine, infatti, è proprio il procedimento co-partecipativo alla base del progetto presentato dal Comune di Santa Sofia: un processo che parte dalla conoscenza delle necessità e dei bisogni della comunità nato proprio dal confronto tra pubblico, privato e sociale. “Un nuovo modo di lavorare – continua Valbonesi – portato avanti con grande serietà ed impegno dagli uffici comunali e, in particolare dall’architetta Lucia Dignani. Ritengo che la collaborazione tra enti, privati e terzo settore sia destinata a rafforzarsi, specie nei piccoli comuni come il nostro, distanti dai grandi centri abitati ma ricchi di risorse ambientali, culturali e sociali”.

A livello pratico, i lavori previsti riguardano il miglioramento sismico dell’ala nord del Municipio, il miglioramento della qualità architettonica nonché impiantistica e maggiore confort ambientale. Gli spazi rinnovati potranno essere destinati ad associazioni sorte negli ultimi anni in paese e dedite ad attività di servizio per lo sport ed il turismo mentre il piano terra è soggetto a più destinazioni ancora da dettagliare che potrebbero spaziare da attività commerciali ad uffici ad attività aperte al pubblico.
L’intervento sarà completato con il ripristino della pavimentazione sotto le logge di Via Nefetti e con la realizzazione di una connessione tra la corte comunale e il giardino del Parco Nefetti, mediante una scala rivestita in lastre di pietra e con la realizzazione di gradoni a servizio delle persone che partecipano alle manifestazioni che si svolgono nella corte comunale. L’importo di spesa ammonta ad 748.800 euro, finanziati dalla Regione con un contributo di 604.800 euro.

Articolo di Staff 4live.



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La risposta contro la siccità potrà essere un altro invaso


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Chiara Civello e Rita Marcotulli al Teatro Mentore

Appuntamento con la musica a Santa Sofia, dove è in programma il concerto di Chiara Civello e Rita Marcotulli, venerdì 25 marzo alle 21,00 al Teatro Mentore. Per la prima volta insieme sul palco la voce di Chiara Civello e il pianoforte di Rita Marcotulli si incontrano per una serie di spettacoli eccezionali. Il jazz di entrambe; la canzone d’autore di Chiara, cui Rita è tutt’altro che estranea; la sperimentazione musicale di Rita, che trova in Chiara un partner perfetto; il virtuosismo di entrambe ai rispettivi strumenti, voce e pianoforte: questi gli ingredienti di un concerto che non mancherà di emozionare, stupire, commuovere, divertire.

Chiara Civello è senza dubbio tra le migliori voci italiane in circolazione. La sua dimensione è spiccatamente internazionale, avendo collaborato in carriera con Burt Bacharach, Ana Carolina, Esperanza Spalding, Al Jarreau, Marc Collin, Chico Buarque, Gilberto Gil. Da quest’ultimo è stata invitata, nel 2018, come ospite fisso nel tour mondiale per i 40 anni del disco Refavela.

Rita Marcotulli, pianista e compositrice, è tra i maggiori talenti del jazz italiano. Dagli esordi al fianco di un gigante come Billy Cobham, Rita ha collaborato con alcuni dei più grandi jazzisti internazionali: Jon Christensen, Palle Danielsson, Peter Erskine, Joe Henderson, Helène La Barrière, Joe Lovano, Charlie Mariano, Marilyn Mazur, Pat Metheny, Sal Nistico, Michel Portal, Enrico Rava, Dewey Redman, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Norma Winstone.

Lo spettacolo è compreso nell’abbonamento cumulativo. Per i non abbonati, ingresso 15 euro, ridotto 12 euro. Per info e prenotazioni: 349 9503847 oppure teatromentore@gmail.com. In osservanza dei D.L. attualmente in vigore, l’accesso ai Teatri per i maggiori di 12 anni è consentito esclusivamente se in possesso di “Super Green Pass” (certificato di vaccinazione e/o guarigione da Covid-19) e, ad esclusione dei bambini sotto i 6 anni, è necessario indossare mascherine di tipo FPP2 dal momento dell’ingresso e per tutta la durata dello spettacolo.

Articolo di Staff 4live.



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martedì 22 marzo 2022

Il PD forlivese promuove l’Agorà della montagna

Il PD Forlivese promuovendo l’Agorà della montagna ha voluto dare vita ad un momento di discussione e di approfondimento rivolto al territorio della collina e della montagna, con l’obiettivo di mettere a punto proposte volte ad affrontare al meglio i temi più importanti e riuscire a ridurre il divario esistente rispetto alle aree più urbanizzate e più dotate di servizi del nostro comprensorio. In questi primi quattro mesi di lavoro, durante i quali si sono svolti 5 incontri, gli ultimi due sono stati dedicati alla sanità del territorio: un proficuo confronto tra amministratori comunali e operatori socio-sanitari.

Da questi incontri è stato elaborato un documento che individua alcuni temi che il segretario territoriale del PD forlivese, Daniele Valbonesi, riassume: “I ritardi ed i disservizi che si registrano nella sanità territoriale risalgono a prima dello scoppio della pandemia: sono particolarmente preoccupanti a fronte dei profondi cambiamenti demografici del nostro Paese ed in particolare dell’invecchiamento della popolazione. Le aree interne, montane in primo luogo, soffrono maggiormente della debolezza dell’assistenza territoriale, soprattutto delle carenze quantitative della medicina generale e della pediatria, ma non solo. Si tratta di carenze che sono note da anni, ma che si sono acuite nell’ultimo decennio: nel breve periodo si rischia dunque un peggioramento della sanità italiana e soprattutto del servizio pubblico universalistico. Per il PD deve restare fermo il primato dei servizi sanitari pubblici, la tutela della salute dei singoli e delle comunità, per garantire anche su questo fronte la giustizia sociale. La tutela della salute è un elemento chiave per la lotta alle disuguaglianze che sono sociali, economiche, di genere ma anche territoriali (tra Nord e Sud e tra aree urbane e aree interne)”.

Le risorse previste dal PNRR per la sanità, anche se al di sotto delle aspettative, sono tuttavia una grande opportunità anche per gli investimenti a favore della nostra sanità territoriale – prosegue Valbonesi -. Inoltre recentemente il Ministero della Sanità ha varato un provvedimento, sotto forma di Decreto ministeriale che è ora al vaglio delle Regioni, per il riordino organizzativo della sanità del territorio che prevede diverse azioni per il potenziamento dei servizi socio-sanitari. Servono però urgentemente anche altre misure: in particolare è necessario che, nell’ambito di un accordo nazionale sui medici di base, venga data la possibilità ai Distretti socio-sanitari di avere la facoltà di pianificare meglio e con un certo grado di autonomia l’organizzazione dei servizi sul proprio territorio”. Il documento prodotto dall’Agorà del PD Forlivese individua un’ulteriore serie di necessità e proposte.

Le risorse per il Servizio Sanitario Nazionale stanno diminuendo

Naturalmente l’avvio e il sostegno di tale processo di riordino necessità di adeguate risorse da parte del fondo sanitario nazionale, sicuramente superiori a quanto previsto dai provvedimenti nazionali in essere. Infatti i 2 miliardi di incremento annuo, nel triennio 2021-2023, non coprono nemmeno gli aumenti dei costi dovuti all’inflazione e soprattutto dei costi energetici che sono in forte incremento: siamo purtroppo di fronte alla diminuzione di risorse statali e non, come invece servirebbe, al loro incremento.

L’emergenza dei medici di base

Il problema oggi più urgente nel nostro territorio è sicuramente quello della assenza dei medici di medicina generale che nei comuni più piccoli e più distanti dalle grandi città sta assumendo il carattere di una vera e propria emergenza che deve essere affrontata come tale sia dall’Ausl sia dalla Regione. Pur sapendo che i medici di base sono liberi professionisti convenzionati e non dipendenti pubblici, ci deve essere uno sforzo straordinario, in attesa che a livello nazionale ci sia la ridefinizione giuridico-contrattuale della figura del cosiddetto medico di famiglia e che venga previsto un diverso sistema formativo. Occorre cioè fornire risposte straordinarie, anche transitorie, volte prioritariamente a risolvere le situazioni che oggi riguardano l’assenza dei medici di base nei Comuni di Tredozio, Portico e San Benedetto, Premilcuore e Galeata e quella del servizio pediatrico per tutto l’Alto Bidente e l’Alto Montone.

Le Case della di comunità

Le Case della comunità costituiscono una delle principali novità contenute nel recentissimo provvedimento del Ministero della Sanità per il riordino della medicina territoriale. In Emilia-Romagna, di fatto, con la denominazione di Case della salute, esistono da diversi anni e sono state prese a modello dal Ministero. Nel territorio del Distretto Socio Sanitario Forlivese esse esistono a Forlimpopoli, Meldola, Modigliana, Rocca San Casciano e Predappio. Ne sono previste altre tre: a Forlì, Castrocaro e Santa Sofia. I fondi del PNRR dovrebbero finanziare le strutture edilizie e le attrezzature. In futuro le Case della comunità dovrebbero diventare il luogo che accoglie anche gli ambulatori dei medici di base insieme ad apparecchiature per la diagnostica, la presenza degli infermieri, dei medici specialistici, le associazioni del volontariato socio-sanitario ecc. Costruire o ristrutturare fisicamente le Case della Comunità, grazie ai fondi del PNRR, però non basterà, perchè servirà poi il reperimento del personale necessario e quindi delle risorse finanziarie per garantirne il pieno funzionamento. Nel caso poi dei Comuni che sono totalmente privi o hanno un numero molto esiguo di presenze del medico di base e che distano oltre 10 chilometri dalla prima Casa della Comunità, potrebbe essere opportuno, per rafforzare i servizi soprattutto rivolti alla popolazione più anziana, prevedere la presenza settimanale di un infermiere di comunità appoggiandosi presso i presidi già presenti, come possono essere le farmacie rurali o le case di riposo.

Il Progetto di legge del Governo per la montagna

Pochi giorni fa il Governo ha approvato un positivo Progetto di legge sulla Montagna che prevede, tra le altre cose, anche alcune importanti misure a favore della sanità di montagna. Sono previsti dei punteggi preferenziali di carriera per i sanitari, medici e non solo, che hanno lavorato per almeno tre anni in un comune di montagna, inoltre agli operatori della sanità sono riservate delle agevolazioni, sotto forma di credito di imposta, per l’affitto o l’acquisto dell’abitazione.

La partecipazione dei cittadini: le Consulte di comunità

Un sistema sanitario universalistico, capace di dare risposte ai cittadini e di diminuire il divario territoriale che caratterizza in particolare le aree montane, deve poggiare sulla partecipazione alle scelte organizzative e di pianificazione innanzitutto da parte dei Comuni. Occorre però che vi siano, sia nelle Dirigenze dell’Ausl che nel Distretto socio-sanitario, anche interlocutori attenti e che si impegnino molto nel ricercare le soluzioni più idonee. Il confronto da parte dell’Ausl e del Distretto socio-sanitario con il territorio più periferico deve rivolgersi non solo alle forme della rappresentanza previste attualmente, ma anche a tutta la popolazione. Servono quindi riunioni periodiche da tenere nei comuni e serve la costituzione di vere e proprie Consulte di Comunità che vanno istituite in ogni Comune. Questa proposta, va vista come il tentativo di fluidificare ed umanizzare i rapporti tra i decisori politici ed i professionisti della sanità pubblica da un lato ed i veri portatori di interesse, cioè i cittadini – utenti. Ci auguriamo pertanto che i Comuni del nostro Distretto si attivino in tale direzione.

Articolo di Staff 4live.



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lunedì 21 marzo 2022

Dissesto idrogeologico; triste primato in regione per la provincia di Forlì-Cesena

In Italia, la regione con i valori più elevati di popolazione che vive nelle aree a rischio frane e alluvioni è l’Emilia Romagna (con quasi 3 milioni di abitanti a rischio). A dirlo, è il rapporto 2021 “Dissesto idrogeologico in Italia” presentato nei giorni scorsi da Ispra che fornisce il quadro di riferimento nazionale sulla pericolosità associata a frane e alluvioni nell’intero territorio nazionale.

A livello locale, secondo l’indagine condotta da Ispra e riscontrabile sul portale IdroGEO, la provincia emiliano romagnola con la percentuale maggiore di superficie potenzialmente soggetta a frane è quella di Forlì Cesena. Il 30,886% dei suoi territori sono classificati in fascia di pericolosità ‘elevata’ o ‘molto elevata’. Entrando nel dettaglio – spiega il consigliere regionale della Lega Massimiliano Pompignoliabbiamo Comuni nel forlivese e nel cesenate con situazioni particolarmente gravi dal punto di vista del rischio frane. Meldola, ad esempio, convive con il 21,886% del proprio territorio classificato in fascia di rischio molto elevata (P4) e un restante 31,249% in fascia elevata (P3). Complessivamente, in questo Comune il 53,136% del territorio secondo Ispra è mappato nelle classi a maggiore pericolosità per frane. La situazione non migliora a Santa Sofia, Civitella, Predappio e Rocca San Casciano. Nel primo Comune, complessivamente, il 32,066% del territorio è a serio rischio dissesto (20,744% in fascia P4 e 11,323% in fascia P3). A Civitella, invece, il 14,67% del territorio rientra nella fascia più ad alto rischio (P4) mentre il 33,61% è a rischio elevato (P3). Nell’insieme, il 48,28% della superficie cittadina riporta alti indicatori di rischio. Predappio ha il 41,399% del proprio territorio in fasce a maggiore pericolosità per rischio frane (16,145% in fascia molto elevata P4 e 25,254 % in fascia elevata P3). Rocca San Casciano, infine, ha il 23,86% del proprio territorio in fascia molto elevata e il 15,57% in fascia elevata”.

Nei piccoli Comuni montani del cesenate – aggiunge Pompignoli – riscontriamo le stesse fragilità, con indicatori di rischio molto elevati. Tra le situazioni peggiori ci sono quella di Sogliano al Rubicone e Mercato Saraceno. Nel primo caso il 55,836% del territorio cittadino è a serio ed elevato rischio frane (38,761% P4 e 17,075% P3). Nel secondo caso, complessivamente, il 50,466% del territorio è mappato nelle classi a maggiore pericolosità per frane. A Bagno di Romagna, il 32,567% della superficie è classificata in fascia di rischio molto elevata (P4) e un restante 16,283% in fascia elevata (P3). A Roncofreddo, il 49,61% del territorio ha elevati indici di pericolosità”.

Contro il rischio di calamità naturali – conclude Pompignoli – occorre agire per tempo, approntando soluzioni concrete e tempestive e ragionando in un’ottica di progettualità integrata tra i vari enti regionali, i Comuni e le Provincie, onde evitare di limitarsi alla periodica e drammatica conta dei danni. Soprattutto, per scongiurare il peggio, è necessario che la giunta Bonaccini aumenti gli stanziamenti previsti in bilancio per la difesa del suolo, in una misura che sia parametrata e proporzionata al rischio e dialogando in maniera costante con le amministrazioni locali che si trovano in prima linea ad affrontare il prezzo di questa diffusa emergenza“.

Articolo di Staff 4live.



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Di Maio al ministro Cingolani: «Nominare subito il Consiglio direttivo del Parco delle Foreste Casentinesi»

Effettuare le nomine necessarie a garantire la piena esistenza ed operatività del Consiglio direttivo del Parco nazionale delle Foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna, anche in considerazione dell’importanza strategica dell’area protetta rispetto a un adeguato sviluppo del territorio in cui si colloca”. Lo chiede il deputato di Italia Viva Marco Di Maio in una interrogazione al ministro della Transizione ecologica (ex ministero dell’ambiente), Roberto Cingolani, a seguito dell’appello lanciato dal sindaco di Santa Sofia e presidente della Comunità del Parco, Daniele Valbonesi.

Occorre fare squadra sui temi che riguardano il territorio e che non hanno colore politico – osserva il parlamentare – perchè il Parco è un patrimonio di tutta la comunità e non qualcosa di esclusivo di una parte politica, di un partito o di qualche sindaco. E’ una risorsa per tutti e lavorando insieme bisogna puntare non solo allo sblocco delle nomine, ma ancor più ad una sempre maggiore valorizzazione di questo immenso patrimonio, invidiato da tutta Italia e non solo“.

Nell’atto parlamentare formalmente depositato lunedì pomeriggio, il deputato osserva che “il Parco nazionale delle Foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna si colloca tra le regioni Emilia-Romagna e Toscana e insiste sui territori di tre province – Arezzo, Firenze e Forlì-Cesena, dieci Comuni e quattro Unioni dei Comuni, per un totale di 36 000 ettari di ambiente protetto sull’appennino tosco-romagnolo”.
Le faggete vetuste ricomprese nel perimetro del Parco rappresentano uno dei più ampi complessi forestali vetusti d’Europa e rientrano tra le dieci foreste più antiche di tutto l’Emisfero Nord. Per questo ed altri motivi, il 7 luglio 2017 la Commissione UNESCO, riconoscendone, tra l’altro, l’eccezionale valore universale, le ha inserite nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità, all’interno del sito transnazionale “Foreste di faggi primarie e antiche dei Carpazi e di altre regioni d’Europa” che include 94 siti forestali localizzati in diciotto diversi Stati europei.

Si evince, quindi, come il Parco svolga – da sempre – “un ruolo trainante per il territorio e le comunità che ne fanno parte e la sua importanza, già accertata con il riconoscimento Unesco, è ancora maggiore se si pensa che, tra i temi di attualità, quelli ambientali rivestono una sempre maggiore centralità”, fa notare il parlamentare.
L’organo di indirizzo e controllo del Parco è rappresentato dal Consiglio direttivo, in cui trovano spazio non solo i rappresentati dell’Istituto superiore per la ricerca applicata (Ispra), del Ministero della Transizione Ecologica e del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, ma anche le associazioni di protezione ambientale e la Comunità del Parco.

La Comunità ha provveduto a designare i propri rappresentanti, tra i quali, tra l’altro, vi è chi ricoprirà la carica di vicepresidente del Parco che spetta, così come previsto per legge, a un rappresentante della Comunità, anche per ragioni di bilanciamento territoriale.
Nonostante l’impegno mantenuto dalla Comunità, ad oggi l’ente si trova privato del proprio organo direttivo, decaduto nel 2019 e non più rinnovato dal Ministero competente – conclude Marco Di Maio -. La nomina del nuovo Consiglio, inoltre, comporterebbe il prolungamento della durata della carica di Presidente dell’attuale incaricato che, in base alle nuove disposizioni, resterebbe alla guida dell’ente per ulteriori cinque anni, assicurando continuità nell’operato e nella gestione del Parco”.

Articolo di Staff 4live.



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Tornano le Giornate Fai di Primavera: ecco i luoghi in Romagna


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venerdì 18 marzo 2022

Incontro con i giovani alla Milleluci

L’Amministrazione comunale di Santa Sofia, sabato 19 marzo alle ore 16,30 apre le porte della “Sala Milleluci” a tutti i ragazzi. L’invito è rivolto a tutti gli under 30, con cui l’amministrazione desidera condividere i progetti e le idee per un luogo che torna fruibile per concerti, mostre, feste, serate a tema, convegni e altro. L’incontro è finalizzato a raccogliere idee e proposte da parte dei giovani, per capire le loro necessità e provare a realizzare insieme eventi di varia natura.

Ora che la Milleluci è tornata di nuovo fruibile, anche grazie al contributo della Pro Loco di Santa Sofia, vorremmo che diventasse un luogo di incontro e socializzazione. Per questo desideriamo confrontarci con la visione e la vivacità delle nuove generazioni, che ci auguriamo possano vivere questi spazi“, ha spiegato il sindaco Daniele Valbonesi.

Articolo di Staff 4live.



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Siccità, Romagna Acque incontra i vertici del Cer e dell’Autorità di Bacino del Po


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martedì 15 marzo 2022

Altri due morti a Parma nelle ultime 24 ore, 101 nuovi casi e 3 persone ricoverate in terapia intensiva - Gazzetta di Parma

  1. Altri due morti a Parma nelle ultime 24 ore, 101 nuovi casi e 3 persone ricoverate in terapia intensiva  Gazzetta di Parma
  2. Covid: a Reggio Emilia e provincia 138 nuovi contagi e un morto  Reggionline
  3. Covid oggi Emilia, 2.279 contagi e 17 morti: bollettino 15 marzo  Adnkronos
  4. Covid, quattro decessi e 114 nuovi casi di positività. Due persone sono in Intensiva  Libertà
  5. Coronavirus, 113 nuovi positivi nel Forlivese: si alza l'età media dei contagi. Santa Sofia piange un'altra vittima  ForlìToday
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Meldola: la cura del territorio va di pari passo con la valorizzazione dell’ambiente

Partono da Meldola i lavori di manutenzione ordinaria del fiume Ronco e del torrente Bevano, che interesseranno a breve anche altri Comuni della provincia. E proprio nell’area golenale sulla riva destra del Ronco-Bidente, uno dei tratti interessati dagli interventi, l’Amministrazione comunale ha messo a dimora 500 piante provenienti dal vivaio forestale regionale “Castellaro” di Galeata, di cui 400 fornite gratuitamente dalla Regione nell’ambito del progetto “Mettiamo radici per il futuro”.

Un risultato reso possibile grazie alla collaborazione di tanti soggetti diversi, dal Comune all’associazionismo locale, dal volontariato di Protezione civile ai singoli cittadini – spiega Irene Priolo, assessore regionale all’Ambiente e alla Difesa del suolo-. Progetti come questo sono davvero vincenti, perché capaci di integrare la sicurezza idraulica con la tutela e la valorizzazione della biodiversità. L’Emilia-Romagna- conclude l’assessore- punta a diventare il corridoio verde d’Italia con la posa di 4 milioni e mezzo di nuovi alberi: uno per ogni cittadino. Meldola ha fatto la sua parte e costituisce un esempio di ‘buona pratica’ anche per altri territori della nostra regione”.

Nell’ambito delle altre manutenzioni del fiume Ronco e del torrente Bevano, finanziate dalla Regione con 110.000 euro e che riguarderanno anche i Comuni di Forlì, Forlimpopoli, Bertinoro, Civitella, Galeata e Santa Sofia, il Servizio di Forlì-Cesena dell’Agenzia effettuerà ulteriori piantumazioni.

Articolo di Staff 4live.



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Ronco e Bevano, partono i lavori di manutenzione. Dalla Regione 110mila euro


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giovedì 10 marzo 2022

La sanità territoriale al centro dell’iniziativa dell’Agorà della montagna

Quello dei servizi sanitari è sicuramente uno dei problemi più sentiti da chi vive nei territori più distanti dal capoluogo non solo per la pandemia da Covid, ma soprattutto perché per restare in montagna serve, tra le altre cose, anche la sicurezza di potersi curare adeguatamente. Inoltre nella nostra montagna e nell’alta collina è più alta la percentuale di persone anziane che quindi sono più bisognose di servizi medici di prossimità. In testa a tutto c’è la carenza, ed in alcuni casi la vera e propria assenza, dei medici di famiglia, che colpisce particolarmente proprio i Comuni più alti e distanti come Premilcuore, Tredozio e Portico San Benedetto, e dei pediatri di libera scelta, assenti da molti mesi nei comuni dell’Alta Valle del Bidente.

Per questo l’Agorà democratica della montagna forlivese, che ha avviato la propria attività a novembre scorso, si sta occupando di questi temi analizzando la situazione e cercando di mettere a punto alcune proposte tese a colmare le carenze presenti. Nelle scorse settimane, mentre da un lato la Regione ha avviato la predisposizione del nuovo piano Socio Sanitario, dall’altro il Ministero della Sanità ha approvato il Decreto che disegna il nuovo modello organizzativo per la sanità territoriale attualmente al vaglio delle Regioni.
Quest’ultimo provvedimento definisce funzioni e standard prestazionali per case della comunità, Ospedali di comunità, infermieri di famiglia, telemedicina, nuovo ruolo delle farmacie ecc.; il tutto per valorizzare e potenziare i servizi assistenziali territoriali. In altre parole una sorta di riforma che per certi versi la Regione Emilia-Romagna ha già anticipato negli anni scorsi istituendo le Case della salute.

Di cosa possa significare tutto questo per il territorio della nostra montagna e dell’alta collina si parlerà venerdì 11 marzo, alle ore 20,30, a Santa Sofia in presenza e da remoto.
Interverranno Giovanni Bissoni, già assessore regionale alla Sanità dell’Emilia-Romagna, Lucio Boattini, già dirigente dell’Ausl Romagna, Daniele Valbonesi, segretario territoriale del PD forlivese, Lia Montalti, consigliera regionale e componente della commissione Politiche per la salute e Politiche sociali. Per partecipare da remoto occorre richiedere il codice di accesso inviando una mail a agorademocratica2@gmail.com.

Articolo di Staff 4live.



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mercoledì 9 marzo 2022

Un corso “Social” per le strutture ricettive

Da alcuni mesi l’Amministrazione Comunale di Santa Sofia sta lavorando ad un progetto di rilancio e di promozione turistica del territorio comunale, su idea dell’assessora al Turismo Ilaria Marianini e con il supporto di alcuni esperti del settore selezionati tramite un bando pubblico. Nel 2021 sono stati realizzati progetti come la creazione e la stampa di una mappa cartacea o il restyling del sito www.visitsantasofia.it e delle relative pagine Instagram e Facebook mentre, per supportare le attività ricettive, sono stati girati dei brevi video di presentazione con le strutture interessate. Ora, anche a seguito di quanto emerso da incontri e riunioni, si sta svolgendo un corso dedicato all’uso dei social network tenuto da Alessandro Ceccarelli di “Golden Hour Media”, agenzia specializzata nella creazione di contenuti per il web.

Sappiamo che i social sono un potente mezzo per promuovere la propria attività ma, allo stesso tempo, che è necessario utilizzarli con cura e attenzione – commenta Marianini – per questo abbiamo coinvolto un esperto del settore che ha messo a punto un mini corso di formazione, rispondendo proprio alle esigenze sollecitate dai proprietari delle strutture ricettive”. Il corso, gratuito, è rivolto a tutte le strutture ricettive situate nel comune di Santa Sofia ed è stato formulato in modo da offrire ai partecipanti indicazioni teoriche sulle modalità con cui gestire i social network, partendo dalle basi fino ad arrivare ad acquisire capacità che permettano di gestire in modo pratico e proficuo la propria pagina. Ad ogni incontro, poi, è previsto un momento pratico in cui sarà possibile analizzare e migliorare i profili social già esistenti delle strutture ricettive.

Il nostro territorio è ricco di potenzialità e la pandemia, nei mesi scorsi, ha spinto le persone a riscoprire mete nazionali: anche Santa Sofia, il Parco delle Foreste Casentinesi, la Diga sono sempre più spesso meta di gite e vacanze – prosegue Marianini -. Tanti sono i progetti pensati per valorizzare Santa Sofia dal punto di vista turistico e ci auguriamo che molti di questi vengano finanziati dalle risorse del Pnrr, tramite i bandi a cui stiamo partecipando. Sempre grazie ai bandi pubblici, in futuro potrebbero esserci risorse anche per iniziative private. Nel frattempo, visto che gli imprenditori hanno vissuto anni difficili, cerchiamo di fare sentire loro la nostra presenza anche con piccole iniziative come il corso “Social” che ci auguriamo possa rivelarsi un utile strumento di promozione”.

Articolo di Staff 4live.



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Santa Sofia, un corso social per strutture ricettive


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martedì 8 marzo 2022

Coldiretti: in viaggio 4 tonnellate di aiuti in olio, pasta e carne per l’Ucraina

Quattro tonnellate di cibo Made in Italy raccolte dagli agricoltori italiani sono già in viaggio per l’Ucraina per sostenere la popolazione sotto l’assedio dell’esercito russo. Ad annunciarlo è la Coldiretti in occasione del via alla campagna di solidarietà spesa sospesa per l’Ucraina in tutti i mercati di Campagna Amica delle regioni italiane, a partire da quello in via San Teodoro 74 al Circo Massimo a Roma, sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo.

Coldiretti e Campagna Amica hanno già consegnato a don Marco, responsabile della Chiesa Ucraina della Basilica di Santa Sofia a Roma, scatoloni per le famiglie ucraine con prodotti di eccellenza del Made in Italy come tra cui olio extra vergine d’oliva, pasta, passata di pomodoro, legumi, prodotti da forno, farina, zucchero, formaggi e salumi, carne in scatola. I volontari ucraini insieme ai giovani e alle donne di Coldiretti hanno caricato i pacchi della solidarietà su un camion diretto in Ucraina.

Dalla popolazione ucraina – spiega Massimiliano Bernabini presidente di Coldiretti Forlì-Cesenavengono infatti richiesti soprattutto cibi a lunga conservazione, meglio se di facile consumo anche perché in alcune zone manca l’energia elettrica e ci sono problemi per cucinare e conservare i prodotti. Nei mercati della nostra provincia ed in particolare al Mercato di campagna Amica di viale Bologna 75 Forlì, da sabato 5 marzo con l’aiuto dei giovani agricoltori di Coldiretti Giovani Impresa e le donne imprenditrici di Coldiretti Donne Impresa abbiamo cominciato a raccogliere donazioni riservate alla “spesa sospesa per l’Ucraina” progetto di grande solidarietà in cui crediamo molto. Ringrazio sin da ora – conclude il presidente – per la generosità, tutte le aziende che hanno aderito a queste iniziative e il buon cuore dei consumatori che hanno donato e doneranno, uniti verso una comune solidarietà”.

Articolo di Staff 4live.



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domenica 6 marzo 2022

Mattarella a messa nella basilica di Santa Sofia, la chiesa nazionale degli ucraini: “Faremo tutto il… - Il Fatto Quotidiano

  1. Mattarella a messa nella basilica di Santa Sofia, la chiesa nazionale degli ucraini: “Faremo tutto il…  Il Fatto Quotidiano
  2. Mattarella a messa nella basilica ucraina a Roma: "Faremo tutto quello che si può". Il rettore: "La nostra c…  la Repubblica
  3. Mattarella a messa alla Basilica di Santa Sofia: 'Faremo tutto quello che si può'  Agenzia ANSA
  4. Mattarella riceve la bandiera dell'Ucraina dopo la messa a Santa Sofia a Roma  AGI - Agenzia Italia
  5. Roma, Mattarella a messa nella chiesa ucraina di Santa Sofia: «Faremo tutto quel che si può»  Corriere della Sera


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Mattarella a messa nella basilica di Santa Sofia, la chiesa nazionale degli ucraini: “Faremo tutto il… - Il Fatto Quotidiano

  1. Mattarella a messa nella basilica di Santa Sofia, la chiesa nazionale degli ucraini: “Faremo tutto il…  Il Fatto Quotidiano
  2. Mattarella a messa nella basilica ucraina a Roma: "Faremo tutto quello che si può". Il rettore: "La nostra c…  la Repubblica
  3. Mattarella a messa alla Basilica di Santa Sofia: 'Faremo tutto quello che si può'  Agenzia ANSA
  4. Mattarella riceve la bandiera dell'Ucraina dopo la messa a Santa Sofia a Roma  AGI - Agenzia Italia
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Roma, Mattarella a messa nella chiesa ucraina di Santa Sofia: «Faremo tutto quel che si può» - Corriere della Sera

  1. Roma, Mattarella a messa nella chiesa ucraina di Santa Sofia: «Faremo tutto quel che si può»  Corriere della Sera
  2. Mattarella a messa nella basilica ucraina a Roma: "Faremo tutto quello che si può". Il rettore: "La nostra c…  la Repubblica
  3. Mattarella a messa alla Basilica di Santa Sofia: 'Faremo tutto quello che si può per l'Ucraina'  Agenzia ANSA
  4. Ucraina: Mattarella alla Messa a Santa Sofia a Boccea (2)  Il Tempo
  5. Ucraina, Mattarella alla messa nella chiesa di Santa Sofia a Roma  Adnkronos
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Mattarella a messa nella basilica ucraina a Roma: "Faremo tutto quello che si può". Il rettore: "La nostra c… - la Repubblica

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  2. Mattarella a messa alla Basilica di Santa Sofia: 'Faremo tutto quello che si può per l'Ucraina'  Agenzia ANSA
  3. Roma, Mattarella a messa nella chiesa ucraina di Santa Sofia: «Faremo tutto quel che si può»  Corriere della Sera
  4. Mattarella riceve la bandiera dell'Ucraina dopo la messa a Santa Sofia a Roma  AGI - Agenzia Italia
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Bar Alimentari Osteria Renzi Milena

Bar Alimentari Osteria Renzi Milena (Andrea & Milena)
Indirizzo via Berleta centro – Berleta Fraz. di Santa Sofia FC
Recapiti tel. 0543/980012
Giorno di chiusura: (ti consiglio di telefonare per sapere se è aperto e cosa c’è di pronto).
Orario di esercizio: Pranzo/Cena (ma si legga sopra).
Si può prenotare? Impellente, pochissimi posti (max 20).
Locale non climatizzato. Locale ha sale all’aperto? L’antistante veranda.
Come arrivare, itinerario consigliato: portarsi a Santa Sofia di Romagna, proseguire per la Campigna, dopo pochi chilometri troverai sulla sinistra la struttura.
Parcheggio: antistante, piccolissimo, come il locale, “piccolo è bello”.

Grazie ad un nostro segnalatore siamo alla conoscenza di questo Bar Alimentari Osteria Renzi Milena, più nota come Andrea & Milena, i coniugi che gestiscono l’alimentari, il bar e questa piccolissima Osteria. Siamo a Berleta frazione di Santa Sofia, sulla SS che, dopo il capoluogo Santa Sofia, porta in Toscana, scavalcando l’Appennino tosco-romagnolo (qui è Romagna; luoghi di rara incontaminata bellezza.

“Piccolo è bello” recita l’adagio dei buoni Ristoranti, idealmente un posto piccolo sarà più curato di uno molto grande, ma qui la dimensione è davvero minimale! Il locale è un Bar Alimentari che fa anche da mangiare: durante l’intervista la signora Milena, preoccupata, avvisava di scrivere “qui c’è poco da mangiare, mi raccomando, lo scriva, anzi dica solo piadina e merende, eh”, mettendo avanti le mani per volersi scusare della scarsità del desio: Milena e Andrea ignorano che sono alla ricerca di questi posti minimali, casarecci e con pochi coperti, (qui non si arriva a 20, Ndr) l’opposto dei grandi ristoratori da 100 posti a sedere, nel week-end arrivano a 200 coperti, e si vantano di ciò! Libero mercato, ci mancherebbe altro. 

Le Osterie nate da Alimentari: ne ho viste tante, alcune famose come Burde a Firenze, nata sul retro di un piccolo bar-alimentari, come questo; Dall’Olio a Bologna, da noi recensito, rimasto spartano come a fine guerra, popolar-trattoria con tanto di cappello; Amilcare ad Agugliaro Veneto, recensito, un must che purtroppo ha chiuso: in tutti questi locali si dava da mangiare ai carrettieri che nell’800 passavano all’alba su carri trainati da buoi: oggi su quelle strade passano i Tir; il mangiare dell’epoca era semplice e senza pretese: panini alla Mortadella, al Salame e al Baccalà mantecato nel Veneto, a seconda delle tre regioni che ho citato.

La struttura della Osteria a Berleta oggi compie 100 anni: “Cafarnao” fu il nome attribuitogli da un Vescovo arrivato dalla Palestina, troverai una targa commemorativa posta sulla casina dei coniugi. Struttura in sasso ben ristrutturata.
Sebbene da 22 anni Milena gestisca l’Osteria, questa è sempre esistita e seguita dai genitori e dobbiamo evidenziare la longevità dei suoi parenti, 209 anni in due, da Guinness dei Primati, e ci andarono su quel libro. Sarà l’aria montana a dare longevità?
Locale nato come “Piada, Panini e Formaggi”, si è evoluto con la Cucina del momento: primi piatti disponibili, i classici Cappelletti, Tagliatelle e Tortelli, tutti assaggiati; per secondo potrai trovare, ma su prenotazione, Coniglio e Pollo (allevati da loro), altrimenti non mancherà il Tagliere di affettati e formaggi con Piada, la piadina qui è piuttosto alta di spessore, solito impasto farina e buon strutto, ci è piaciuta.

Dimensione del locale; Servizi Igienici, altro: locale con max 20 coperti, sempre pieno;  bagno invernale interno; Bagno estivo esterno molto rustico ma pulito.

Target del locale $$$: Basso.

Cucina romagnola: piadina.
Direzione, chef: Milena Renzi.

Descrizione Menù:
Antipasti: Tagliere di salumi di provenienza locale (ottimi) con piadina buonissima, un po’ grossa ma casereccia. Formaggi pecorini locali. Voti: affettati (7,5); Piada (8,5). Fegatelli in paté, se disponibili prendili, rari e squisiti (voto 9+).
Primi piatti: disponibili tre paste fatte in casa, tutte assaggiate: Cappelletti tradizionali montanari, compenso con carne formaggi e forma, manualità: piccolissimi (complimenti) (chissà in brodo che bontà) assaggiati col ragù (voto 9). Ravioli verdi di erbette al ragù, buoni, molto saporiti, un po’ troppo cotti, pazienza (voto 7,5). Ravioli di patate, buoni, delicati, al ragù (voto 8). Ragù in assaggio, tradizionale manzo/maiale, odori, ottimo (voto 8,5).
Secondi piatti: Coniglio e Pollo ma solo “su prenotazione”, nella nostra gita degustativa non era disponibile: ci dicono, in nostri segnalatori, essere ambiti, Pollo ruspante di montagna.
Contorni: insalate, verza, verdura di stagione: ottime.
Nel Cestino: pane comune e piadina montanara.
I dolci: solo crostate fatte in casa dalla signora Milena.

La carta dei Vini; e dell’acqua? Vino unico è il Nespolino, sangiovese standard (voto 6,5).
Olio sale aceto: nella norma.
Caffè; infiammabili: Caffè buono. Pochi “Infiammabili”, liquori, dal mini bar attiguo. Nel Bar evidenzio la rarissima marmellata fiorentina della Chiaverini: come fa ad avere chicche del genere?

Piatti consigliati: Primi piatti, buonissimi i Cappelletti.
Miniere gastronomiche: La piadina, qui di montagna: ricordando, con nostalgia, la mitica “Dina del Corniolo”, 40 anni fa!
PL; fa Pranzo Lavoro? È già molto economico di per sé.

Locale del Cuore: a me è piaciuto, certo è minuscolo; il gatto bianco in un angolo della sala-veranda, che dolcezza.

Verdetto finale: la Location esterna 10. Il locale 6. Servizio 8. Voto globale sul menù: da 7 a 10. Il Conto: 9.

“Sulla Porta”. Il locale vanta le Placche delle seguenti Guide:
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Puoi anche provare. Locali recensiti o consigliati:
Ristorante Burraia da Paolo, Campigna frazione Burraia, recensione.
Ristorante Vera Romagna, Biserno, recensione.
Ristorante Fiaschetteria a Santa Sofia, in lista recensiva.
Osteria in Salita a Santa Sofia.

Cosa c’è da vedere in zona: A Biserno trovi una chiesetta del 1540, San Benedetto Abate: potrai vedere una tela del 17° secolo del pittore fiorentino Martinelli, è San Benedetto. Visitare Santa Sofia. Non mancare a visitare la Campigna, bellissima, molto fresca in estate (portare giubbotti).
In definitiva: se troverai il posto, prova (prenotare per tempo).

Gigi Arpinati

Articolo di Gigi Arpinati.



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Mattarella a messa nella basilica di Santa Sofia, la chiesa nazionale degli ucraini: “Faremo tutto il… - Il Fatto Quotidiano

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  3. Roma, Mattarella a messa nella chiesa ucraina di Santa Sofia  Corriere della Sera
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  5. Mattarella a messa nella basilica di Santa Sofia, chiesa ucraina cattolica. "Faremo tutto quello che si può"  L'HuffPost


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Mattarella a messa nella basilica di Santa Sofia, la chiesa nazionale degli ucraini: “Faremo tutto il… - Il Fatto Quotidiano

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Roma, Mattarella a messa nella chiesa ucraina di Santa Sofia - Corriere della Sera

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Ucraina: Mattarella a messa alla Basilica di Santa Sofia - Agenzia ANSA

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  5. **Ucraina: rettore Santa Sofia, grati a Mattarella e al popolo italiano, non siamo abbandonati'**  Il Tempo
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sabato 5 marzo 2022

Va a tartufi con il suo cane e precipita in un canalone

Brutta esperienza per un 72enne residente a Santa Sofia precipitato per diversi metri in un canalone (finendo in un cespuglio di rovi) mentre stava cercando i tartufi col suo cane. È stato lo stesso santasofiese a dare l’allarme ai sanitari del 118 e particolarmente complessa è stata la localizzazione in quanto l’infortunato non era in grado di fornire indicazione precise. Grazie alla professionalità dell’operatore del 118 che è riuscito a tranquillizzarlo tenendolo al telefono fino all’arrivo dei soccorritori.

È stato fatto decollare l’elicottero di Ravenna ed è stata attivata l’ambulanza di Santa Sofia e il Soccorso Alpino e Speleologico stazione Monte Falco che ha attivato le squadre della valle del Bidente e del Savio. L’uomo è stato individuato dall’elicottero che ha poi guidato le squadre e il personale del 118. Molto complicata è stata l’estricazione dai rovi. È stato necessario l’intervento dell’elicottero 118 di Pavullo nel Frignano dotato di un verricello con a bordo un tecnico del CNSAS. Il cercatore di tartufi è stato recuperato con il verricello e trasportato al Bufalini di Cesena in codice di media gravità.

Articolo di Staff 4live.



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Predappio. Va a tartufi con il cane e precipita in un canalone, salvato dal Soccorso alpino


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giovedì 3 marzo 2022

Il Comune di Santa Sofia partecipa al bando per il Pnrr e cerca partner privati

Il primo marzo, la Giunta Comunale di Santa Sofia ha disposto la partecipazione all’Avviso pubblico del Ministero Cultura per la presentazione di “Progetti di Rigenerazione Culturale e Sociale dei piccoli Borghi Storici” PNRR (M1C3) – Misura 2 Intervento 2.1 “Attrattività dei Borghi” linea B, avente scadenza il 15 marzo.

Il PNRR è uno strumento importante che ci potrebbe permettere di realizzare numerose opere e dare rilancio al territorio, dopo anni difficili – spiega il sindaco di Santa Sofia Daniele Valbonesi –. Per questo abbiamo stabilito di partecipare al bando di rigenerazione culturale e sociale, grazie al quale sono previsti contributi a fondo perduto per interventi realizzati nei piccoli Comuni con meno di 5000 abitanti che si caratterizzano come borghi storici”.

Obiettivo del bando è di produrre attrattività ed al contempo preservare il territorio, integrando la tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione economica e sociale, di rilancio occupazionale e di contrasto allo spopolamento. Per questo, da bando verranno premiati interventi di tutela, valorizzazione, rigenerazione e gestione di beni culturali come definiti dall’Art. 10 del Dlgs 42/2004 e smi; interventi materiali ed immateriali per la creazione di itinerari culturali e/o naturalistici; interventi per migliorare il sistema di accoglienza, attrazione ed esperienza turistica; attività finalizzate ad ottimizzare la gestione di singoli servizi/infrastrutture culturali; processi partecipativi del tessuto economico e sociale; inclusione sociale; attività educative e di formazione professionale.

Alla luce di queste linee guida e considerato che l’amministrazione comunale contempla la “rigenerazione culturale e sociale” nei propri obiettivi strategici indicati nelle “Linee di mandato” e nel DUP 2022-24, non poteva certo mancare la partecipazione del Comune al bando. Sono, quindi, stati selezionati alcuni progetti, ovvero la realizzazione di bike Park come tappa lungo la Ciclovia del Bidente; la biopiscina e chiosco nel Parco fluviale- Parco delle Sculture; la creazione di un punto di riferimento per una tappa del cammino Via Romea Germanica; migliorie alla sentieristica e nuove aree sosta nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, in Santa Sofia e nelle frazioni; area Sosta Camper a Spinello; Info Point in Santa Sofia; Centro didattica ambientale alla Foresteria di Capaccio; efficientamento energetico e miglioramento accessibilità dell’Ostello “La Filanda”; migliorie all’archivio storico digitale Valbonesi.

Si tratta in generale di progetti che coinvolgono il territorio del Comune di Santa Sofia dal punto di vista turistico, ricettivo, culturale, ambientale – prosegue Valbonesi -. Su alcuni di essi il Comune stava già lavorando, quindi i fondi del PNRR potrebbero velocizzare i tempi della loro realizzazione. In ogni caso, si tratta di progetti che a nostro avviso possono portare ulteriori, interessanti spunti di crescita economica, sociale e culturale”. Parallelamente, il bando ministeriale prevede l’individuazione di partner con i quali avviare una collaborazione pubblico-privato, per promuovere approcci integrati e partecipativi coinvolgendo in modo diretto ed esplicito le comunità locali. A tale fine, il Comune di Santa Sofia ha indetto un avviso pubblico di manifestazione di interesse per l’individuazione di partner pubblici o privati (associazioni, enti del terzo settore, cooperative, operatori economici privati) interessati a collaborare con l’Amministrazione comunale ai fini di partecipare e rendersi parte attiva alla proposta progettuale di “Rigenerazione culturale e sociale di Santa Sofia-2022”, presentando entro il 10 marzo la propria volontà e presentando proposte di intervento in linea con quanto stabilito dal bando misura M1C3 del PNRR “Piccoli Borghi”. Nell’avviso sono indicati anche specifici progetti ai quali aderire.

In questa fase, desideriamo individuare soggetti privati e Associazioni, profit o non profit, presenti nel territorio di Santa Sofia che siano portatori di specifiche competenze e know-how e, soprattutto, che si dimostrino interessati ad avviare partnership pubblico-privato – sottolinea l’assessora alle attività produttive Isabel Guidi -. Ci sono tutte le premesse per fare sì che il nostro territorio possa crescere dal punto di vista turistico e culturale e questo – ne sono convinta – potrebbe portare giovamenti sotto ogni punto di vista, da quello economico a quello socio culturale. Ora il Bando ci presenta un’interessante opportunità che non dobbiamo farci sfuggire”.

I progetti, anche in questo caso, dovranno riguardare l’attrattività del territorio, l’incremento dei flussi turistici, l’aumento dei servizi a disposizione della cittadinanza, il sostegno delle attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentare, artigianali – tutte volte a rilanciare e rendere attrattivo il territorio e l’economia locale, nonché creare ricadute occupazionali che evitino lo spopolamento del territorio. I soggetti interessati sono invitati a candidarsi entro e non oltre le ore 12,00 del 10 marzo, inviando al Protocollo del Comune di Santa Sofia le candidature in modalità cartacea o via PEC: comune.santa-sofia@cert.provincia.fc.it. Il testo completo con le modalità di partecipazione alla manifestazione di interesse è pubblicato sull’albo del Comune di Santa Sofia.

Articolo di Staff 4live.



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mercoledì 2 marzo 2022

Guerra Ucraina, Zelensky: "Russia vuole cancellarci" - Adnkronos

  1. Guerra Ucraina, Zelensky: "Russia vuole cancellarci"  Adnkronos
  2. Ucraina - Russia, le news di oggi dalla guerra. Kiev: "Sì a secondo round di negoziati in serata". I russi: "…  la Repubblica
  3. Zelensky: "Russia vuole cancellarci". Poi fa un appello agli ebrei. Ecco perché  ilGiornale.it
  4. Ucraina, il memoriale del massacro degli ebrei di Babyn Yar devastato dalle bombe russe – Il video  Open
  5. “Russi pronti a raid aereo sulla Cattedrale di Santa Sofia”: l’allarme dell’ambasciata ucraina  Fanpage.it


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Zelensky: "La Russia vuole cancellare l'Ucraina" - TGCOM

  1. Zelensky: "La Russia vuole cancellare l'Ucraina"  TGCOM
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La Cattedrale di Santa Sofia di Kiev nel mirino dei missili russi? "Non commettete questo crimine" - TGCOM

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