mercoledì 30 gennaio 2019

Promemoria Auschwitz. Il viaggio di 150 studenti dei Comuni della provincia diretti a Cracovia

Sono 44 i ragazzi e le ragazze da Forlì e dal comprensorio forlivese che partecipano quest’anno al progetto Promemoria Auschwitz, un progetto di memoria e cittadinanza attiva, promosso dall’Associazione Deina in collaborazione con il Centro per la Pace di Cesena, che da anni porta centinaia di ragazze e ragazzi provenienti da ogni parte d’Italia a conoscere e cercare di capire due dei luoghi più terribili della storia del Novecento, i campi di concentramento e sterminio nazisti di Auschwitz e Birkenau.

Sei ragazzi dal Comune di Forlimpopoli, sei dal Comune di Bertinoro, tre dal Comune di Predappio e due dal Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole grazie al contributo delle rispettive amministrazioni comunali e dell’Associazione Anpi Forlimpopoli e Forli-Cesena partiranno domani con un treno speciale dal Brennero verso Cracovia. Anche altri Comuni del forlivese hanno aderito al progetto come Galeata, Santa Sofia, Forlì, Portico e San Benedetto.

Promemoria Auschwitz è un percorso che si compone di tre fasi, la prima consiste in una serie di incontri nei quali i gruppi (una a Forlì e una a Forlimpopoli) hanno analizzato la storia con lavori di interazione e dialogo, la seconda è il viaggio vero e proprio e la terza forse la più importante è la restituzione ovvero come questi ragazzi riporteranno la loro esperienza grazie a progetti e iniziative che costruiranno in altri incontri successivi.

È un viaggio nella storia e nella memoria – dichiarano gli amministratori dei vari Comuni aderenti – realizzato attraverso la scoperta dei luoghi e delle storie delle persone che hanno vissuto la tragedia della Shoah. Un’esperienza molto forte, che coinvolge i giovani partecipanti in riflessioni profonde che si pongono l’ambizioso obiettivo di stimolare nei ragazzi una partecipazione attiva e una conoscenza che, partendo dalle tragiche vicende storiche della seconda Guerra Mondiale, arrivi ad analizzare in maniera critica e costruttiva il presente che li circonda”.

Vedere Auschwitz oggi – afferma Federica, educatrice in partenza con i ragazzi – e coglierne il significato, le implicazioni e le complessità non può prescindere da una prospettiva che non si limiti alla memoria nazionale ma sappia allargare lo sguardo a una dimensione micro e macro-regionale, europea. Universale. Guardare alla storia delle persecuzioni e degli stermini della seconda guerra mondiale significa infatti costruire la consapevolezza che i processi che ne furono alla base sono parte di un passato comune, così come lo sono le conseguenze sociali, politiche, culturali che quella storia ha portato”.

Articolo di Staff 4live.



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